InfoAut
Immagine di copertina per il post

Derry dice addio a Peggy O’Hara

La vita di Peggy O’Hara è stata sempre immersa nella causa per la libertà dell’Irlanda, sostenitrice della campagna armata contro l’imperialismo britannico. Ha bilanciato le priorità di guidare una famiglia con quelle inevitabilmente provenienti dalla lotta di liberazione nazionale. In questo compito ha dovuto affrontare realità agonizzanti e processi, sempre gestiti con coraggio e dignità.

Durante la settimana i paramilitati dell’Irish National Liberation Army (INLA) hanno tributato il saluto militare alla compagna Peggy O’Hara, sparando in aria tre volte sopra al suo feretro, su cui erano state deposte la Starry Plough e la bandiera irlandese. I volontari hanno quindi fatto un ulteriore omaggio, inginocchiandosi. Lo stesso omaggio che fecero a Patsy O’Hara nel 1981.

La morte di Peggy O’Hara ha avvicinato molta gente della vasta famiglia rivoluzionaria repubblicana e ai compagni provenienti da tutto il paese. Tutti insieme si sono recai alla Longtower Church di Derry dovesi è tenuta una messa prima che il corteo funebre si spostasse al City Cemetery.

I volontari in divisa militare e gli attivisti dell’IRSP con camicia bianca e cravatta e basco nero hanno accompagnato Peggy O’Hara nel viaggio verso la sua ultima dimora, fermandosi in Bishop Street per rendere omaggio al momumento dedicato a suo figlio Patsy.

Al City Cemetery la funziona è stata guidata dal portavoce dell’IRSP di Derry, Martin McGonigle, che ha detto ai partecipanti di non essere tristi perché Peggy non lo avrebbe voluto.Parlando dei valori riguardanti la classe operaia, ha affermato: “Peggy non ha mai perso il suo buon umore, nonostante tutte le difficoltà. Anche nella sua vita privata, ha sintetizzato l’ideale socialista. Non aveva nessun riguardo per la ricchezza materiale, ma si è sempre dedicata alla sua famiglia e agli amici”.

La canzone “Táimse im Chodladh” è stata intonata dalle Uilleann Pipes (una specie di cornamusa irlandese, NdT) prima che Tommy McCourt – fondatore del moderno Movimento Repubblicano Socialista Irlandese – si facesse avanti per la sua commovente orazione, raccontando i dettagli dei processi e delle tribolazioni patite da Peggy O’Hara durante i giorni bui del 1981.

McCourt ci ha ricordato che l’odio britannico verso gli hunger striker era tale che minacciarono di gettare da un elicottero il corpo di Patsy O’Hara sulla soglia di casa.

Peggy O’Hara era lacerata tra l’amore per il figlio Patsy e la propria convinta adesione agli ideali. Questo portò ad un’esperienza straziante quando l’amministrazione Thatcher – insieme al nazionalismo costituzionale – iniziò a mettere sotto pressione le madre di chi faceva lo sciopero della fame, spingendole ad avviare le misure per iniziare l’alimentazione forzata quando i loro cari avessero perso coscienza. Avendo seguito i desideri dei figli, l’agonia di quel dilemma restò con Peggy O’Hara per tutto il resto della sua vita, ma servì solo a rafforzare il suo impegno nella lotta per la libertà e nel ruolo dell’INLA in quella lotta. Passò il resto della sua vita viaggiando e raccontando le storie del 1981, fornendo il suo aiuto con commemorazioni e iniziative destinate al sostegno dei prigionieri repubblicani, passati e presenti.

Un giovane parente di Peggy l’ha omaggiata con una canzone, che è stata ben accolta, suscitando emozioni con la frase “fammi vedere un inglese che si lascerebbe morire di fame”, prima che venissero rilasciate tre colombe bianche nel cielo di Derry, al grido “Lasciate che la lotta vada avanti” (“Let the fight goes on” sono le ultime parole pronunciate da Patsy O’Hara al termine del suo lungo sciopero della fame).

Al termine della funzione i giovani compagni della James Connolly Republican Socialist Flute Band hanno suonato l’inno irlandese “Amhrán na bhFiann”.

Il Partito Repubblicano Socialista Irlandese desidera ringraziare tutti coloro che sono giunti a rendere omaggio a Peggy O’Hara. Le critiche al suo funerale devono essere trattate con il disprezzo che meritano. La sua morte rappresenta la fine di un’era, certamente per la famiglia O’Hara ma anche per il Movimento Socialista Repubblicano e per l’ampia famiglia repubblicana.

Cogliamo l’occasione per ringraziare Peggy O’Hara per tutti i suoi sforzi a favore del nostro paese e della nostra classe e ci impegniamo a continuare la lotta per la quale ha dato così tanto.

da Les Enfants Terrible

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

derryirlanda del nordPeggy O'Hara

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: il Mendoza avanza contro contadini e indigeni, tra la vendita di terre demaniali e progetti minerari

Ancora risuonano nei paraggi di Los Molles e di El Sosneado, i fatti degli inizi del 2023, quando nel sud provinciale giunsero dei fuoristrada con foto del Generale Roca e proclami negazionisti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Li hanno uccisi senza che muovessero un muscolo”: Esecuzioni sommarie, fame e sfollamenti forzati da parte dell’esercito israeliano nel Nord di Gaza

La squadra sul campo dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha documentato strazianti episodi di uccisioni sommarie ed esecuzioni extragiudiziali di civili da parte di soldati israeliani, eseguite senza alcuna giustificazione. Fonte: English version Dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani – 17 novembre 2024Immagine di copertina: Il fumo si alza da un edificio residenziale dopo un attacco israeliano a Beit […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuova Zelanda: migliaia di indigeni Maori assediano il Parlamento

Dopo poco più di una settimana, la marcia lanciata dal popolo Maori in difesa dei propri diritti è arrivata a Wellington.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele: manifestazione regionale a Torino

Nella giornata di sabato 5000 persone provenienti da tutto il Piemonte si sono radunate a Torino per dare vita ad un ricco e partecipato corteo regionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: la Francia (forse) libererà Georges Abdallah, militante comunista incarcerato dal 1987

Originario di Kobayat, nel nord del Libano, militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina prima e tra i fondatori delle Fazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi dopo l’invasione israeliana del Libano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La coreografia pro-Palestina degli ultras del PSG è diventata un vero e proprio caso politico

Riprendiamo l’articolo di Calcio e Rivoluzione, che mette in luce il caso politico nato intorno alla coreografia pro-Palestina messa in scena dagli ultras del PSG durante una partita di Champions League. Questo episodio ha scatenato reazioni accese da parte delle autorità francesi e aperto un dibattito sul rapporto tra politica e sport, evidenziando come certi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu si nasconde in un bunker sotterraneo per paura degli attacchi dei droni

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe lavorato da una “camera blindata sotterranea” per paura di subire attacchi drone di rappresaglia da parte dei movimenti di resistenza regionali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La vergognosa narrazione occidentale mostra nuovamente il significato di informazione di guerra

Venerdì 9 novembre i militari dell’IDF (ricordiamo che in Israele è presente la leva obbligatoria) e tifosi del Macabi Tel Aviv hanno strappato e bruciato bandiere palestinesi dai balconi olandesi, insultato e aggredito persone e giornalisti, inneggiato alla morte degli arabi e dei bambini palestinesi per ore nel centro cittadino e fischiato il minuto di silenzio ai morti di Valencia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amerika Trump again

Fin dalle prime ore dall’inizio dello spoglio, la vittoria elettorale di Trump si stagliava netta, ben oltre le previsioni di chi scommetteva sulla sua rielezione, macinando stato in bilico dopo stato in bilico, mentre Fox News si sbilanciava a dichiarare la vittoria in anticipo su tutte le testate nazionali del mainstream media a stelle e strisce. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Irlanda del Nord: disordini contro l’operazione di polizia anti-IRA

Sedici agenti di polizia sono rimasti gravemente feriti in seguito ai disordini scoppiati nella città nordirlandese di Derry, dopo essere stati colpiti da mattoni, vernice e molotov nella zona di Stewarts Terrace, a Rosemount.

Immagine di copertina per il post
Storia di Classe

1971-2023: 52 ANNI FA LA STRAGE DI BALLYMURPHY

Belfast. 52 anni fa, il 9 agosto 1971, il governo locale dell’Irlanda del Nord, d’accordo con Londra, introduceva l’internamento senza processo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Irlanda del Nord: condannata una militante repubblicana

Tra questioni irrisolte e repressione del dissenso, come procede in Irlanda del Nord? In mancanza di chiarimenti da parte degli “addetti ai lavori”, cerchiamo di orientarci.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Irlanda: False Flag

Il termine “false flag” ha origine nel XVI secolo, quando una nave da guerra che si avvicinava al nemico issava una bandiera fasulla per travisare la sua vera fedeltà.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Irlanda del Nord: a 25 anni dagli accordi di pace del Venerdì Santo

Il parlamento nordirlandese di Stormont continua a vivere lo stallo dettato dagli unionisti che non vogliono fare i conti con la vittoria elettorale dello Sinn Fein. In contemporanea con l’arrivo di Biden e Sunak nell’isola sono cresciute nuovamente le tensioni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Elezioni in Uk: disastro Boris Johnson, Labour nelle secche. Netta vittoria dello Sinn Fein in Irlanda del Nord

Le elezioni amministrative nel Regno Unito sono state sotto il segno della confusione. Per conservatori di Boris Johnson si è trattato di un quasi-disastro, ma nonostante ciò il Labour non è riuscito a guadagnare terreno portando a casa un risultato peggiore del 2018. Gli unici ad avere avuto delle performance soddisfacenti sono i Liberaldemocratici e […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

IRLANDA DEL NORD: LO SINN FEIN PUNTA ALLO STORICO PRIMO POSTO NEL PARLAMENTO LOCALE…NEL NOME DI BOBBY SANDS

Milioni di elettori e di elettrici alle urne in Inghilterra, Scozia, Galles in Irlanda del Nord per le elezioni amministrative. Il premier conservatore Johnson nell’ultimo comizio a Southampton ha riconosciuto “i problemi patiti dai cittadini per l’inflazione record e le bollette sempre più alte” ma ha sottolineato che “il governo è impegnato al massimo”. Stando […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

COSA SUCCEDE IN IRLANDA DEL NORD? L’INTERVISTA ALLA GIORNALISTA PATRICIA DEVLIN

Irlanda del Nord. Settimane di tensioni e scontri causate dagli unionisti. Racconteremo la situazione con Patricia Devlin, giovane giornalista irlandese che negli ultimi due anni ha subito pesanti minacce di morte dai gruppi paramilitari lealisti, in particolare dall’Ulster Defence Association (UDA), per i suoi articoli di inchiesta su quel mondo. Le minacce, che sono state […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Irlanda del Nord: le lenti di un conflitto

Quanto sta succedendo nelle ultime settimane in Irlanda del Nord, in particolare a West Belfast è di estremo interesse. Se da un lato, come in altri territori, l’incedere della crisi e delle dinamiche geopolitiche e sociali che questa ha generato hanno riacceso conflitti sopiti, ma mai veramente superati, dall’altro lato questi stessi conflitti assumono nuove […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

IRLANDA DEL NORD: 3 NOTTI DI RIVOLTA UNIONISTA

Unionisti in rivolta in  Irlanda del nord, dove si regitrano 3 notti di  scontri con la polizia tra Belfast e dintorni  da sabato 3 aprile 2021. Prima di interessare Belfast le tensioni erano già iniziate per diverse sere della settimana scorsa nel quartiere unionista Waterside, a Derry, con il lancio di pietre e bottiglie molotov […]