InfoAut
Immagine di copertina per il post

L’assassino Salvatore Mancuso non può e non deve entrare in Italia!!!

||||

Álvaro Uribe Vélez, ex presidente colombiano nonché creatore materiale del “Paramilitarismo”, Iván Duque, attuale mandatario e l’oligarchia colombiana tutta, festeggiano il silenzio del loro Killer.

Salvatore Mancuso Gómez, figlio di un immigrato italiano, nato a Montería (Colombia) il 17 agosto 1964, è un narcotrafficante ed ex comandante “paramilitare” delle “Autodefensas Unidas de Colombia” (AUC); smobilitato nel 2005 ed estradato negli Stati Uniti nel 2008 solo per reati di narcotraffico.

Mancuso è accusato di aver commesso oltre 75.000 crimini di Lesa Umanità in territorio colombiano, ma nonostante abbia scontato la sua pena negli Stati Uniti rimane attualmente nel carcere di Atlanta a causa del Coronavirus.

Mancuso ha riconosciuto il suo coinvolgimento personale in almeno 300 omicidi e viene indicato come responsabile, nel ruolo di comandante, del massacro di “Mapiripán” in cui vennero assassinati venti contadini indifesi e dove è stata trovata una prima fossa con 78 cadaveri, mentre si attende la localizzazione di almeno altri 400 cadaveri; un vero e proprio campo di sterminio e genocidio.

Ma questo killer al servizio della oligarchia colombiana è coinvolto anche nel massacro di “El Aro” dove vennero uccisi altri 15 contadini nel 1997; è stato altrettanto imputato del massacro della “Gabarra” nel 1999, dove furono uccise 35 persone e del massacro di “El Salado”, nel febbraio 2000, considerata una delle azioni più sanguinarie dell’AUC dove furono uccise oltre 100 persone.

Mancuso ha confessato che il “Blocco Catatumbo”, che lui comandava, è stato il responsabile della morte di oltre 5000 civili e che le strutture paramilitari hanno avuto piena connivenza politica ed economica con tutti i rami del potere dello Stato, interferendo militarmente con stragi e minacce di morte, nonché omicidi selettivi, sia nell’ambito locale che nelle elezioni presidenziali.

Oltre che dei reati di narcotraffico per cui è stato estradato negli Stati Uniti nel 2008, Mancuso è accusato di traffico di droga anche dalla giustizia italiana e dalla Guardia di Finanza di Milano che lo accusano, insieme a suo cugino già arrestato in Liguria, di aver trafficato droga per la mafia calabrese.

Ma nonostante questa terrificante realtà il governo colombiano non si è attivato in nessun modo per far rientrare e processare Salvatore Mancuso per le sue atroci ed oggettive responsabilità nella politica di sterminio contro chiunque si opponesse alle scelte politico-economiche del governo di turno; eliminando fisicamente sindacalisti, leader politici, sociali, o imponendo l’abbandono di intere regioni del paese a migliaia di contadini per implementare monocolture agricole a pieno appannaggio delle multinazionali.

Mancuso non viene “richiesto” dalla pseudo giustizia colombiana perché è lui stesso testimone chiave delle cause e dei reali mandanti di quella politica di sterminio orchestrata dal passato presidente della repubblica e plurindagato Álvaro Uribe Vélez e dai settori economici e politici che lo hanno servilmente sostenuto.

Infatti non è un caso che sia l’ambasciatore della Colombia negli Stati Uniti, Francisco Santos Calderón, l’incaricato ufficiale di “ottenere” l’estradizione di Salvatore Mancuso in Colombia, con cui in realtà figura in giudizio come complice nella creazione dei gruppi paramilitari a Bogotà e Bucaramanga. La formazione di queste bande criminali venne programmata nel 2000 con la partecipazione dello stesso Santos Calderón e dell’ex Procuratore Generale e attuale ambasciatore della Colombia presso l’Organizzazione degli Stati Americani -OEA- Alejandro Ordóñez.

Fu proprio l’indagato Francisco Calderón a dare origine ai cosiddetti “falsi positivi”, affermando che era una grande occasione quella di togliere “vagabondi e poveri” dalla strada per poi assassinarli a sangue freddo inscenando finti combattimenti con la guerriglia, rispondendo così all’incessante richiesta dei vertici militari di “effettivi risultati” sul piano delle azioni contro le organizzazioni in armi.

In Colombia ad oggi si contano 2.248 casi di persone sequestrate, “fucilate” dagli organi militari dello Stato e successivamente presentate come “trofei di guerra” contro le organizzazioni alzate in armi.

Ma potremmo parlare dello sterminio di ex combattenti che dopo aver sottoscritto storici accordi di pace, sono diventati con le loro famiglie facili obbiettivi militari; dalla firma degli Accordi di Pace con le FARC nel 2016, 215 di loro sono stati assassinati dagli sgherri di Uribe e Duque; mentre l’Onu ha documentato 33 massacri e 97 assassinii e la “desaparición” di oltre 200 mila persone.

Nonostante il silenzio e l’ipocrisia dei governi europei per la consegna del “premio Nobel per la Pace” nel 2016 a chi in Colombia invece ha creato, sostenuto e applicato l’annientamento sistematico delle opposizioni politiche, sociali e rivoluzionarie con il “miraggio” della fine della guerra e il virtuale smantellamento dei gruppi paramilitari, quest’ultimi sono invece ogni giorno più forti, più organizzati e più aggressivi. Ma sopratutto sempre più foraggiati e vincolati all’esercito e alla polizia colombiana.

Salvatore Mancuso è parte integrante di questo genocidio. Non ha mai pagato un solo giorno di galera per le migliaia di vittime da lui causate, né per la creazione di tutto l’apparato di repressione e di guerra contro contadini, operai e le opposizioni sociali e politiche.

Salvatore Mancuso in Italia sarebbe un “uomo libero”. Libero incluso di riorganizzare i suoi contatti e i suoi criminali progetti.

Salvatore Mancuso deve essere estradato immediatamente in Colombia per testimoniare fedelmente sul suo ruolo politico e militare dentro il progetto paramilitare creato dall’ex presidente Álvaro Uribe Vélez e finanziato dai poderosi settori economici colombiani nonché dalle multinazionali e dalla amministrazione nord americana attraverso i famosi “Plan Colombia”.

26/08/2020

Comitato “Carlos Fonseca”, Roma

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

colombiandranghetaPARAMILITARI

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Smascherata la politica di Meta sul sionismo: Ciberwell si scatena dopo la rivelazione di legami con Israele

Il 10 luglio è stato annunciato che il gigante dei social media Meta avrebbe ampliato la portata della sua censura e della soppressione dei contenuti relativi al Genocidio di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Eni: basta finanziare guerre

ENI e Ithaca Energy si uniscono per produrre oltre 100mila barili di petrolio al giorno nel Mare del Nord. Peccato che la britannica Ithaca Energy sia controllata per l’89% dalla israeliana Delek Group, nella lista nera dell’ONU per operazioni nei Territori Palestinesi occupati illegalmente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Virus della Polio rilevato nell’acqua di Gaza

Componenti del poliovirus di tipo 2 sono stati trovati in campioni di acque reflue provenienti da Gaza, ha annunciato giovedì il ministero della Salute israeliano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: liberi di lottare contro la guerra e affianco al popolo palestinese

Alle 6 di stamani la polizia è andata a casa di 4 compagn per notificare l’applicazione dell’obbligo di firma e contestare vari reati per la manifestazione in solidarietà al popolo palestinese del 13.02 di quest’anno fuori le sedi della RAI di Napoli. da Laboratorio Politico Iskra Giovedi 18 luglio, Presidio h 10, Sede Rai via […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Combattenti stranieri per Israele: mercenari o guardiani “dell’unica democrazia” del Medio Oriente?

Israele sta usando i combattenti stranieri nella sua Guerra Genocida contro Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’INTIFADA NON SI FERMA NEANCHE IN ESTATE

Assemblea nazionale al Festival Alta Felicità venerdì 26/07/2024 ore 18.00 dell’Intifada Studentesca

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La partenza dei coloni israeliani è aumentata del 150% dal 7 ottobre

I media israeliani evidenziano un notevole aumento di coloni israeliani che lasciano la Palestina occupata, con preoccupazioni per la sicurezza e l’incolumità che guidano questa “migrazione inversa”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Mesopotamia: cos’è Hezbollah? Intervista a Fabio Merone

Grazie al contributo di Fabio Merone, ricercatore che si occupa di islam politico e, in generale, di politica nel mondo arabo, in questa puntata andiamo scopriamo il movimento sciita libanese Hezbollah (“Il partito di Dio”).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Elezioni in Regno Unito. L’analisi del voto e gli scenari di scontro possibile

Abbiamo chiesto a George, del collettivo politico e d’inchiesta militante Notes From Below, una panoramica sui risultati delle elezioni in UK e sulle conseguenze politiche per l’area britannica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Italia: l’aeronautica militare e la marina nell’Indo-Pacifico. Continua l’investimento nell’ambito bellico

L’Aeronautica Militare va nell’Indo-Pacifico con un consistente numero di aeromobili e personale per partecipare all’esercitazione Pitch Black 2024 in Australia, alla Rising Sun 24 in Giappone, nonché per addestrarsi insieme alla Marina Militare in mare aperto.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’America Latina al crocevia. Tensioni geopolitiche e la sfida dell’Unità Regionale

Il mese di aprile del 2024 ha tratto con sé una rivelazione di grande impatto: un rapporto fatto trapelare dall’ambasciata degli Stati Uniti in Bolivia, meticolosamente elaborato dal Centro di Studi Geopolitici Multidisciplinari (CEGM), getta luce sul nuovo e ambizioso piano di ricolonizzazione dell’America Latina.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gavio e ndrangheta. Le mani dei boss del cemento su TAV ed autostrada

Facciamo il punto su quanto emerso finora dall’indagine Echidna che ha scoperchiato il vaso di pandora dei rapporti tra politica, criminalità organizzata e imprenditori in Piemonte nel segno del cemento.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I giorni delle canaglie

Questi primi di aprile sono giorni in cui si torna a parlare delle collusioni fra personaggi legati alla malavita, politici locali e imprese che gestiscono gli appalti per lavori direttamente o indirettamente legati alle grandi opere in Piemonte: sono i giorni delle canaglie.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: Contadini espellono la multinazionale Anglo Gold dal loro territorio

A Jericó, Antioquia, più di 100 contadini del Sudovest antioquegno hanno smontato una piattaforma mineraria installata illegalmente dall’Anglo Gold Ashanti in una zona umida. Negli ultimi giorni, le comunità di questo territorio guidano una lotta a favore dell’acqua e contro l’attività mineraria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: Gustavo Petro ha dichiarato che la Colombia è un paese indipendente, sovrano e giusto

Domenica il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha dichiarato che se fosse necessario sospendere le relazioni estere con Israele, lo farebbe dato che “non appoggiamo il genocidio”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si intensificano gli attacchi contro le comunità zapatiste e AMLO nega

Nonostante le proteste siano risuonate in diversi spazi giornalistici, più di 800 colpi di arma da fuoco hanno continuato a colpire case, scuole e cliniche autonome, oltre all’incendio di appezzamenti di terreno dove lavorano le famiglie delle basi di appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: Gruppo armato assassina sette tsotsil sfollati da Chenalhó

Un gruppo armato identificato come “Los Ratones” (I Ratti) ha attaccato le famiglie tsotsil sfollate da Santa Martha, municipio di Chenalhó in Chiapas, con un saldo di sette persone morte.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dichiarazione nazionale e internazionale sull’attacco alla comunità di Moisés Gandhi

Oggi, in questo momento, il Messico è giunto ad un limite, un limite che sembra sempre lontano finché un proiettile esploso dall’alto non fa detonare la rabbia del Messico dal basso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Chiapas: un’infinita guerra sporca

La notizia più recente, che ci spinge con urgenza a fare appello alla solidarietà delle reti di lotta, è la grave aggressione ai danni del compagno base d’appoggio zapatista Jorge Lopez Santiz, raggiunto al petto da diversi proiettili per mano del gruppo di stampo paramilitare ORCAO

Immagine di copertina per il post
Culture

Cristianesimo, violenza e marxismo in Camilo Torres

Questo articolo offre una rilettura della vita e delle opere del prete cattolico colombiano Camilo Torres Restrepo (1929-1966) attraverso il prisma della resistenza all’ordine e all’autorità nella religione cattolica. Torres fu un sacerdote, un guerrigliero e un sociologo, combinando questi ruoli in un tutto organico.