La Turchia liberi immediatamente le/i cinque torinesi arrestati ieri a Sanliurfa
Riceviamo e pubblichiamo…
Manifestazione “Defend Kurdistan” a Torino domenica 15/10 ore 16.30, piazza Castello
In questo momento cinque giovani di Torino si sono svegliate/i nelle mani dello Stato fascista turco.
Sono trattenute/i da ieri insieme ad altre 10 internazionaliste e a 15 esponenti della giovanile del Partito della Sinistra Verde.
L’opposizione democratica in Turchia e in Kurdistan aveva indetto ieri conferenze stampa in varie città per condannare la guerra di aggressione turca all’Amministrazione Democratica della Siria del Nord-Est e alla regione del Rojava. Le forze di sicurezza turche hanno accolto le conferenze stampa organizzate dal Partito Democratico delle Regioni (DBP), dal Partito Democratico dei Popoli (HDP) e dal Partito della Sinistra Verde (YSP) con una dura repressione.
La polizia ha cercato di fermare le conferenze stampa con blocchi e arresti. Nella città curda di Riha (Şanlıurfa), una delegazione di giovani internazionaliste/i provenienti da Germania, Italia e Francia, che era stata invitata al congresso dell’YSP (Partito della Sinistra Verde) che si sarebbe tenuto il 15 ottobre, è stata attaccata dalla polizia con il pretesto che non le era permesso di partecipare alla conferenza stampa. Le giovani sono state ammanettate, arrestate e portate alla stazione di polizia.
Questa volta la repressione dello stato fascista turco coinvolge persone che conosciamo direttamente, persone con cui abbiamo condiviso la passione e l’amore per valori che, come persone internazionaliste a supporto della rivoluzione in Rojava e nella Siria del Nord-Est, riteniamo i valori più preziosi custoditi e rivendicati nella storia dalle società e dalla loro pluralità contro la cultura del dominio e dell’accentramento degli Stati-nazione. Valori come la democrazia radicale, l’auto-organizzazione, la liberazione delle donne e l’ecologia. Ma il regime islamista e patriarcale turco colpisce quotidianamente il popolo curdo e tutte le minoranze in Turchia, le forze di opposizione, le donne e i popoli continuamente bombardati a attaccati per le loro aspirazioni democratiche e pacifica convivenza. I compagni e le compagne che sono state arrestate protestavano proprio contro questi attacchi in solidarietà con i partiti d’opposizione curda che in questi giorni hanno visto l’arresto di più di 1000 dei loro esponenti. L’HDP in particolare sta subendo la sesta procedura di scioglimento come partito per la sua opposizione all’AKP di Erdogan. Tutte le istituzioni, giornalisti, personalità pubbliche e associazioni devono attivarsi per far conoscere quello che succedendo in Turchia e alle persone arrestate. la Turchia va isolata e per farlo bisogna far conoscere il suo ruolo di sponsor globale al jihadismo, alla repressione del dissenso democratico che arriva fino ai nostri stati europei. In Germania ieri sono iniziate le proteste per la liberazione dei prigionieri, la stessa reazione deve arrivare da tutta l’Unione Europea.
Per farlo invitiamo chiunque a unirsi al corteo di condanna degli attacchi turchi sul Rojava a Torino domenica 15 alle 16.30 in Piazza Castello e a diffondere attraverso ogni canale quello che sta succedendo. Chiediamo a tutte le persone che in diverse città e paesi italiani vogliano esprimere condanna agli attacchi di organizzare qualunque iniziativa per rompere il silenzio sulle aggressioni della Turchia e premere per un suo isolamento internazionale.
Tutte le comunicazioni possono essere mandate alla nostra mail: defendkurdistan1@proton.me
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