InfoAut
Immagine di copertina per il post

Proteste ad Hebron: lacrimogeni sugli studenti. Due arresti

Oggi al checkpoint Salaymeh  di Hebron, le forze israeliane hanno sparato 29 candelotti lacrimogeni e 5 granate assordanti a bambini che andavano a scuola.

La mattinata era cominciata tranquilla con i bambini che passavano attraverso il checkpoint, ma come si è sparsa la voce che due palestinesi erano stati uccisi dall’esercito israeliano la sera prima, la tensione ha cominciato rapidamente a salire. Le forze israeliane avevano una chiara presenza al checkpoint fin dall’inizio. Un paio di piccole pietre sono stati tirate da un piccolo numero di ragazzi, ma lanciate a caso verso il checkpoint.

Tre  poliziotti di frontiera israeliani hanno iniziato a sparare il primo candelotto di gas lacrimogeno contro i bambini. In totale, 29 lacrimogeni e 5 granate stordenti sono stati sparati. Questo è stato estremamente eccessivo e inutile, in quanto la polizia di frontiera israeliana chiaramente non era in pericolo. Due ambulanze sono state chiamate sul posto a causa delle immense quantità di gas lacrimogeno sparato e un insegnante palestinese ha dichiarato che 30 alunni e 15 insegnanti hanno sofferto per eccessiva inalazione di gas lacrimogeni.

Gli attivisti di International Solidarity Movement (ISM),  poi hanno lasciato il  checkpoint Salaymeh  e si sono  diretti verso il checkpoint Qeitun, a circa 5 minuti di distanza, visti che hanno sentito il lancio di gas lacrimogeni.

Al checkpoint Qeitun gli scontri  avevano cominciato ed erano ancora in corso tra giovani palestinesi disarmati e le forze israeliane. Una quantità eccessiva di gas lacrimogeni è stato utilizzato in aggiunta ai proiettili di gomma e le granate stordenti.

Un piccolo gruppo di ragazzi più grandi stavano lanciando pietre, ma non sono riusciti a colpire le forze israeliane. Tuttavia, il comandante ha insistito sul tiro nonostante la presenza di tanti bambini, alcuni di appena 8 anni di età, di fronte al loro tentativo di arrivare a scuola.

Più tardi le forze israeliane hanno lanciato granate stordenti e hanno afferrato brutalmente e arrestato due giovani ragazzi palestinesi di età compresa tra 14 e 15 anni. Uno dei ragazzi, mentre era in una guardiola e ammanettato viene colpito più volte al fianco. Gli attivisti dell’ISM sono corsi a chiedere ai ragazzi i loro nomi e l’età corretta, ma le forze israeliane erano molto ostili. Entrambi sono stati costretti attraverso i tornelli e sono stati tenuti al checkpoint per alcuni minuti prima che le forze israeliane li facessero andare  verso la stazione di polizia vicino alla moschea Ibrahimi.

da Rete Italiana Ism

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

hebronisraelepalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si prepara a partire verso Gaza la Global Sumud Flotilla, con il pensiero a Vittorio Arrigoni

Decine di barche con centinaia di persone a bordo, provenienti da 44 Paesi, salperanno da diversi porti del Mediterraneo tra agosto e settembre per raggiungere insieme la Striscia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Strage di giornalisti a Gaza: Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea assassinati da Israele

Questa notte i giornalisti Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea sono stati assassinati da Israele in un attacco con drone che ha colpito una tenda di giornalisti davanti all’ospedale Al-Shifa nella città di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: armamenti e mezzi cingolati al porto. Procura apre inchiesta, presidio dei portuali

La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per atti relativi alla nave Bahri Yanbu, il cargo saudita su cui sono stati trovati armamenti e mezzi militari cingolati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”: dopo l’assemblea nazionale in Val di Susa inizia un percorso di mobilitazione sui territori verso e oltre l’8 novembre a Roma

Riportiamo di seguito gli interventi introduttivi dell’assemblea nazionale tenutasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità in modo da sottolineare le caratteristiche del percorso di mobilitazione contro guerra, riarmo e genocidio in Palestina proposto in tale occasione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

No Muos: spropositato dispositivo di polizia contro chi si oppone a Muos e guerra

Ci teniamo a raccontare cosa è successo il giorno della manifestazione per rendere noto a tutti/e come in Contrada Ulmo si vive in uno stato di polizia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Non lasceremo loro nulla”. La distruzione del settore agricolo e dei sistemi alimentari di Gaza/4

Nel contesto del genocidio in corso, l’occupazione israeliana ha confiscato vaste aree di terreno a Gaza, in particolare terreni agricoli essenziali per il cibo e il sostentamento della popolazione palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protestare per la Palestina: il caso della Columbia University

L’università è il luogo per eccellenza del dibattito, del pensiero critico e scomodo, dove le idee si oppongono perché viene garantita la sicurezza di chi le espone.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Freedom Flotilla: atterrato a Fiumicino Antonio Mazzeo, “Deportato da Israele”

Antonio Mazzeo – uno dei due attivisti italiani sequestrati dall’Idf sulla nave Handala della Freedom Flotilla Coalition – è atterrato ieri intorno alle 12 all’aeroporto di Fiumicino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”, assemblea dei movimenti: lanciata per l’8 novembre una manifestazione nazionale a Roma

E’ iniziata con le parole di Nicoletta Dosio, storica attivista della Val di Susa, l’assemblea nazionale “Guerra alla Guerra”, svoltasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità al presidio di Venaus, Torino.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

(Post)fascisti per Israele

Il giustificazionismo delle destre nei confronti del genocidio che Israele sta perpetrando a Gaza smaschera qualcosa di più profondo: il razzismo e l’apartheid sono dispositivi strutturali del capitalismo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato stampa: sottoscrizione nazionale per Anan Yaeesh

Nei primi quindici giorni della campagna nazionale di sottoscrizione a sostegno del combattente per la libertà palestinese Anan Yaeesh – detenuto nel carcere di Terni e attualmente processato presso il Tribunale dell’Aquila – la solidarietà popolare ha prodotto un risultato straordinario.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il laboratorio della guerra. Tracce per un’inchiesta sull’università dentro la «fabbrica della guerra» di Modena

Riprendiamo questo interessante lavoro d’inchiesta pubblicato originariamente da Kamo Modena sul rapporto tra università e guerra.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cronache di polizia: la stampa embedded e la fobia delle regie occulte

L’ultimo articolo de La Stampa, a firma di Caterina Stamin, sulle inchieste contro i movimenti sociali giovanili torinesi, è un esempio lampante di come, in Italia, il giornalismo di cronaca stia scivolando sempre più verso un linguaggio e una prospettiva di derivazione poliziesca e giudiziaria.