InfoAut
Immagine di copertina per il post

Ragazza di Hebron uccisa, non regge la tesi della legittima difesa

Hadil Hashlamoun, 18 anni, uccisa due giorni fa a un posto di blocco israeliano aveva davvero tentato di accoltellare un soldato o il militare ha aperto il fuoco su una persona che non rappresentava in alcun modo una minaccia?

foto Reuters

di Michele Giorgio – il Manifesto

Gerusalemme, 24 settembre 2015, Nena News – La 18enne pale­sti­nese Hadil Hashla­moun, uccisa due giorni fa ad un posto di blocco israe­liano tra le zone H1 e H2 di Hebron, aveva dav­vero ten­tato di accol­tel­lare un sol­dato o il mili­tare ha aperto il fuoco su una per­sona che non rap­pre­sen­tava una minac­cia reale? L’interrogativo, sorto subito dopo il dif­fon­dersi della noti­zia, si è fatto ancora più pres­sante quando in rete sono comin­ciate a cir­co­lare foto e un video che non mostrano la ragazza in atteg­gia­menti aggres­sivi.

Un por­ta­voce dell’esercito ha spie­gato che ad Hashla­moun è stato ordi­nato di fer­marsi dopo che aveva pas­sato il metal detec­tor. La ragazza invece di ral­len­tare è andata avanti e ad un certo punto ha tirato fuori un col­tello minac­ciando un mili­tare. I sol­dati pre­senti hanno spa­rato prima alle gambe e ai piedi per impe­dirle di avan­zare e quando la gio­vane ha con­ti­nuato a diri­gersi verso di loro le hanno spa­rato all’addome. Alcuni testi­moni par­lano invece di una “rea­zione ecces­siva” a una minac­cia per­ce­pita ma non vera e che, in ogni caso, non c’era biso­gno di ucci­dere Hashlamoun.

foto Reuters

Le imma­gini dispo­ni­bili mostrano i sol­dati che pun­tano le armi verso una per­sona con il niqab (il velo isla­mico inte­grale) ferma al chec­k­point prima della spa­ra­to­ria e la stessa per­sona che, in appa­renza, cerca di lasciare il posto di blocco. In nes­suna delle foto la donna appare con armi in mano. Secondo Fawaz Abu Aisheh, uno dei testi­moni, Hashla­moun non com­pren­deva le inti­ma­zioni in ebraico urlate dai sol­dati. Lo stesso Abu Aishe ha detto di aver aperto una porta per per­met­tere alla ragazza di tor­nare indie­tro ma i sol­dati hanno spa­rato. «Quella ragazza avrebbe dovuto sal­tare una bar­riera alta circa un metro per rag­giun­gere un sol­dato», ha spie­gato il testi­mone. «Erano pre­senti sei o sette mili­tari con armi pesanti. Non c’era biso­gno di que­sto assassinio».

L’Esercito afferma inol­tre che i medici israe­liani hanno cer­cato di fare il pos­si­bile per tenere in vita la donna, sul luogo stesso della spa­ra­to­ria prima del tra­sfe­ri­mento in ospe­dale (dove è poi spi­rata). Un video pub­bli­cato da un’agenzia di stampa locale dice il con­tra­rio. Il fil­mato mostra la donna che viene lasciata a san­gui­nare sul ter­reno – per circa 30 minuti – e che poi viene tra­sci­nata via da alcuni sol­dati. Sem­pre due giorni fa un altro pale­sti­nese è rima­sto ucciso in una esplo­sione nei pressi di un vil­lag­gio vicino Hebron. Per il por­ta­voce mili­tare stava cer­cando di lan­ciare un ordi­gno. I pale­sti­nesi non con­fer­mano.

Guarda il video di Palmedia sull’accaduto

da nena-news

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

18 annihebronisrelepalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haaretz: soldati israeliani sparano deliberatamente contro richiedenti aiuti disarmati vicino ai siti di distribuzione sostenuti dagli USA a Gaza

“È un campo di sterminio“, ha detto un soldato. “Dove ero di stanza, venivano uccise da una a cinque persone ogni giorno. Vengono trattate come una forza ostile”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Difendere Anan, Alì e Mansour significa difendere la resistenza del popolo palestinese

Udienze ed iniziative all’Aquila Il 25, 26, 27 giugno si terranno al tribunale dell’Aquila tre udienze consecutive del processo ad Anan, Alì e Mansour, tre palestinesi accusati di proselitismo e finanziamento del terrorismo, contemporaneamente si terranno alcune giornate di mobilitazione. La corte ha intenzione di arrivare alla sentenza entro il 10 luglio. Le iniziative proposte […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Montichiari: cancellato il volo con i missili in transito.

Vittoria per lavoratrici e lavoratori. Revocato lo sciopero.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

L’attacco di destre, sionisti e lgbt liberali al pride di Parigi

Il 28 giugno a Parigi si svolge la Marche des Fiertés Paris & Île-De-France, il più importante pride francese quest’anno anticipato da violente polemiche

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Non lasceremo loro nulla”. La distruzione del settore agricolo e dei sistemi alimentari di Gaza/3

Qui e qui le altre parti. di Palestinian Centre for Human Rights, da ECOR Network 4. Le perdite economiche derivanti dalla distruzione del settore agricolo e dei sistemi di produzione alimentare La distruzione sistematica del settore agricolo di Gaza e dei sistemi di produzione alimentare ha portato a devastanti conseguenze umanitarie ed economiche. Se Gaza […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global March to Gaza: migliaia di persone in marcia nel Convoglio Sumud dalla Tunisia e da molti altri Paesi del mondo

Di seguito il comunicato della Global March to Gaza che vede l’adesione e il ricongiungimento anche con il Convoglio Sumud partito dalla Tunisia lunedì 9 giugno e alcuni aggiornamenti e corrispondenze dalle carovane.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Israele arma l’Isis a Gaza. Alcune riflessioni sulle forme storiche della resistenza

Non si è prestata sufficiente attenzione ad una notizia che sta circolando negli ultimi giorni da diverse fonti: Israele starebbe fornendo armi ad una banda criminale legata all’Isis all’interno della Striscia di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: i portuali pronti a rifiutare di caricare il cargo di armi per Israele

I portuali in Francia si rifiutano di caricare il cargo di armi per Israele: pronti al blocco anche a Genova.