InfoAut
Immagine di copertina per il post

SiAmo Afrin (We Are Afrin) Campagna globale di raccolta fondi per Afrin

||||

È stata lanciata una campagna globale dagli attivisti e dai diversi gruppi di solidarietà per rompere il silenzio internazionale in merito all’invasione turca di Afrin e sul disastro umanitario che essa ha causato. Chiediamo a tutte e tutti i lettori di infoaut di aderire alla raccolta fondi e far crescere i cana di comunicazione di SiAmo Afrin

In seguito al lancio dell’”Operazione Ramoscello d’Ulivo” da parte della Turchia, il pacifico, multiculturale e democratico cantone di Afrin in Rojava (Nord Est della Siria) è stato invaso, saccheggiato, bruciato e distrutto. Si stima che circa 450.000 persone siano fuggite terrorizzate, dopo che le forze turche e i loro alleati jihadisti, molti con radici in Al-Qaeda e nelle frange dell’ISIS, hanno preso il controllo della città. Gli sfollati attualmente vivono all’aperto, senza beni di prima necessità, come cibo, acqua e latte in polvere per bambini. Malattie come la tubercolosi non sono solamente presenti, ma si diffondono con una certa velocità e allo stesso tempo c’è una mancanza di medicinali e di attrezzature mediche. Le ONG locali, come la Kurdish Red Crescent (KRC) e la Hêvî Foundation stanno tentando con i pochi mezzi che hanno a disposizione di sostenere gli sfollati. A Shahba la KRC ha messo in piedi due campi di accoglienza: Berxwedan e Seredem. Tuttavia non riescono a far fronte a tutte le necessità, soprattutto alla luce della totale inerzia delle ONG internazionali, molte delle quali presenti in Siria. In migliaia ancora vivo all’aperto, sotto rifugi di fortuna costruiti con la plastica.

L’invasione di Afrin non solo ha portato a una massiccia crisi umanitaria, ma ha anche messo in pericolo la democrazia pacifica, multiculturale e radicale basata sulla parità fra uomini e donne e la sostenibilità ecologica in Rojava. L’invasione – con annessa pulizia etnica – era sì rivolta al popolo curdo, ma allo stesso tempo ha colpito anche le altre altre minoranze etniche e religiose presenti sul territorio, come gli Yazidi ed i Cristiani, i quali sono attualmente sottoposti a conversioni forzate all’Islam da parte delle forze turche e degli jihadisti alleati. L’occupazione turca ha delle implicazioni a livello globale e se da una parte le unità di difesa popolare curde YPG e YPJ sono state quelle hanno ottenuto i maggiori successi nella lotta contro l’ISIS, dall’altra dopo quello che è successo ad Afrin ora sono impegnate a proteggere i civili e questo purtroppo comporta un preoccupante aumento delle attività di Daesh.

Davanti al continuo silenzio della comunità internazionale che non ha condannato l’invasione turca di Afrin, davanti al fallimento delle organizzazioni umanitarie internazionali che non si sono mobilitate per fornire aiuti umanitari ai civili sfollati, tutti i gruppi, gli attivisti e associazioni di solidarietà hanno lanciato una chiamata globale e un invito a partecipare alla campagna “SiAmo Afrin” (We Are Afrin).

La campagna vede la partecipazione di due importanti Ong: una italiana, il GUS (Gruppo Umana Solidarietà) e una in Rojava chiamata Hêvî Foundation. La campagna partirà dall’Italia il 25 aprile in coincidenza con il 73 ° anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo, e punta a diffondersi a livello globale; si concluderà poi con una delegazione internazionale che punta ad arrivare in Rojava il 2 giugno per consegnare i fondi raccolti.

Gli obiettivi della campagna sono:

  • Raccogliere fondi per gli sfollati di Afrin
  • Condannare il silenzio globale e inattività del governo
  • Condannare la mancanza di aiuti internazionali ad Afrin
  • Inviare una delegazione internazionale di solidarietà a Rojava
  • Evidenziare l’ipocrisia mediatica silente su quanto successo ad Afrin
  • Accrescere l’attenzione dell’opinione pubblica e informare a cosa ha portato l’aggressione turca – ancora in corso – nei confronti del popolo curdo e delle altre minoranze
  • Sostenere le forze rivoluzionarie e democratiche del Rojava
  • Facebook: Si Amo Afrin
    Twitter: @SiAmoAfrin
    GUS: IoSonoAfrin@gus-italia.org Hêvî: Info@hevifoundation.org

    Qui il crowdfunding: http://l2l.it/siamoafrin

    Hanno aderito: 0161 Festival, Centri Sociali delle Marche, Centri Sociali del Nord Est, Ex Opg – Je so’ pazzo, green Left Weekly, Gus, Hêvî Foundation, Kascina Autogestita Popolare, Kevok Foundation, Kurdistan Solidarity Campaign, Infoaut, Istituto kurdo, Laboratorio Sociale Alessandria, la Cupa Ancona, Manchester Antifascists, Mezzocannone Occupato, Naka – North American Kurdish Alliance, No dal Molin, N.D.O., Osservatorio di genere, Pacì Paciana, Pontid’amore, Progetto Diritti Onlus, Radio 4 Rojava, Red Front Republic, Rojava Poland, Rojava Solidarity Sydney, – SAR, SRQ, Stop Sfratti, Ya Basta Êdî Bese, Yabasta! Marche.

    banner 1

     

     

    Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

    pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

    Afrin

    Articoli correlati

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    Levante: approfondimento sulla situazione politica in Bangladesh a un anno dalla rivolta del luglio 2024. Intervista a Romane Cauqui

    L’estate scorsa, nel luglio 2024, il Paese è stato attraversato da un’ondata di proteste e mobilitazioni di massa contro il governo.

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    La viltà sionista e i suoi oppositori

    Di tutti i comportamenti che degradano l’uomo la vigliaccheria è il più infimo.

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    Verso l’assemblea nazionale “Guerra alla guerra” di domenica 27 luglio a Venaus

    Ripubblichiamo due contributi radiofonici che hanno il pregio di illustrare le caratteristiche che si propone di avere l’assemblea nazionale “Guerra alla guerra” di domenica 27 luglio alle ore 12.30 a Venaus, durante il Festival Alta Felicità.

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    Georges Ibrahim Abdallah uscirà di prigione il 25 luglio, dopo 41 anni di reclusione

    Abbiamo tradotto questo testo apparso su ContreAttaque in seguito alla notizia della decisione di fare uscire dal carcere Georges Ibrahim Abdallah dopo 41 anni di reclusione ingiusta, simbolo della persecuzione e dell’attacco da parte di Stati Uniti e Israele in primis e, di conseguenza della totale complicità di uno Stato europeo come la Francia, nei confronti di un militante anti-imperialista, rivoluzionario marxista libanese.

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    Siria: il bilancio degli scontri settari a Sweida sale ad almeno 250 morti. Israele bombarda anche Damasco

    Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani il bilancio delle vittime degli scontri settari intorno alla città meridionale a maggioranza drusa di Sweida è di almeno 250 morti.

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    Google ha aiutato Israele a diffondere propaganda di guerra a 45 milioni di europei

    Uno studio ha rilevato che, da quando ha colpito l’Iran il 13 giugno, l’Agenzia Pubblicitaria del Governo Israeliano ha speso decine di milioni in annunci pubblicitari solo su YouTube.

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    Che ci fanno dei soldati israeliani nelle scuole del Chiapas?

    Questi giovani (tutti ex soldati) entrano nelle scuole pubbliche locali attraverso una associazione di “volontari” chiamata in inglese “Heroes for life” e più esplicitamente in ebraico “Combattenti senza frontiere” con il fine dichiarato di “dare un’altra immagine al mondo delle IDF”.

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    Obbligazioni di guerra a sostegno di Israele

    Un’indagine rivela che sette sottoscrittori di “obbligazioni di guerra” sono stati determinanti nel consentire l’assalto di Israele a Gaza.  Dal 7 ottobre 2023 le banche hanno sottoscritto obbligazioni emesse dal governo israeliano per un valore di 19,4 miliardi di dollari. di BankTrack, PAX e Profundo (*), da La Bottega del Barbieri Un’indagine condotta dal gruppo di ricerca finanziaria olandese Profundo […]

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    Palestina: nasce la Global Sumud Flotilla, “il più grande sforzo civile per rompere l’assedio di Gaza”

    Attivistɜ e volontariɜ della Freedom Flotilla Coalition, della Global March to Gaza e del convoglio Sumud si sono uniti per lanciare la Global Sumud Flotilla (GSF) – il più grande sforzo civile via mare dalla nascita dell’assedio illegale imposto dall’occupazione israeliana a Gaza. A giugno, migliaia di volontari sono stati mobilitati via terra, via mare […]

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    E’ uno sporco lavoro / 1: ma qualcuno deve pur farlo…

    Almeno per una volta l’alter ego dell’ispettore Stephan Derrick, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, ha lasciato da parte l’ipocrisia con cui da tempo l’Europa maschera le sue posizioni dichiarando che «Israele sta facendo il lavoro sporco anche per noi». di Sandro Moiso, da Carmilla Una frase che più che dai dialoghi della serie televisiva che […]

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    Rojava: violenta esplosione all’interno del quartier generale dei mercenari filoturchi

    Nel cantone di Afrin le cose non sembrano andare tutte lisce e tranquille per gli invasori turchi e i loro ascari. Come riportato dall’agenzia di stampa Hawar (ANHA), sabato 15 gennaio un’esplosione (di cui al momento non si conoscono le cause) nel distretto di Jindires ha devastato quello che rappresenta(va) il vero quartier generale delle […]

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    Il consiglio comunale di Torino prende posizione contro la sorveglianza speciale

    Ieri il consiglio comunale di Torino ha approvato un ordine del giorno di sostegno ai 5 giovani torinesi inquisiti dalla procura Torino.  Partiti per sostenere a diverso titolo, nelle strutture militari e civili, la lotta contro Daesh in Siria a fianco della rivoluzione confederale, rischiano ora di essere sottoposti alla misura della “sorveglianza speciale” dallo […]

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    Attentato a Manbij: 18 morti, 4 tra i soldati USA

    Un commento di Davide Grasso ai microfoni di Radio onda d’urto. Siria del Nord. E’ di almeno 16 morti il bilancio dell’attentato suicida che ha preso di mira oggi, mercoledì 16 gennaio 2019, Manbij, località controllata dalle forze del confederalismo democratico e su cui, da mesi, ha messo gli occhi la Turchia di Erdogan, che continua ad […]

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    SiAmoAfrin: il ricavato raggiunge il Rojava attraverso la Mezzaluna rossa

    Il ricavato della campagna di solidarietà con il Kurdistan SiAmoAfrin è arrivato a destinazione! La campagna SiAmoAfrin, durata dal 25 aprile al 2 giugno 2018, ha coinvolto un gran numero di collettivi, centri sociali e associazioni accanto a individui solidali, Ong nazionali e straniere, internazionalisti impegnati in Rojava nella società civile, nelle Unità di protezione […]

    Immagine di copertina per il post
    Approfondimenti

    L’esperienza della rivoluzione. Eddi e Jacopo di ritorno dalla Siria del Nord

      Eddi e Jacopo sono appena tornati a Torino dopo aver passato gli ultimi nove mesi nel Kurdistan siriano. Abbiamo chiesto loro di raccontarci questa esperienza. Perché due giovani italiani hanno deciso di andare in Siria? Quale impatto con la guerra? Cosa significa in concreto una rivoluzione sociale nel 2018? Come un cambiamento radicale del […]

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    Battaglia di Al Dashisha. Aggiornamenti dal fronte

    Un aggiornamento in presa diretta da due italiani arruolati nelle YPG, le unità di auto-difesa popolare della Siria del nord Nell’operazione per liberare la zona di Al Dashisha dai miliziani dell’isis, la popolazione locale, con il loro aiuto, sta dando un supporto primario ai combattenti delle Sdf. Senza il loro supporto, colmare la fame, la […]

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    Doppiogioco USA in Siria, Manbij appesa a un filo

    Gli USA vendono alla Turchia la dipartita delle YPG/YPJ ed Erdogan spera di potersi spingere sempre più a ovest per eliminare l’esperienza di auto-governo laica e multiconfessionale che è cresciuta in ciò considera il suo cortile di casa.  La città di Mambij era stata liberata dalle SDF, le forze democratiche siriane a trazione curda, nell’estate […]

    Immagine di copertina per il post
    Approfondimenti

    Si Amo Afrin: una campagna per costruire solidarietà a livello globale

    Segnaliamo la traduzione di questo articolo (uscito sul sito Morning Star) che contiene alcune informazioni in più sulla campagna globale di raccolta fondi “Si Amo Afrin”, anche attraverso le parole di Hawzhin Azeez, cofondatrice della Hevi Foundation e tra le coordinatrici della campagna (qui il link all’articolo originario). di Rosa Gilbert Perché i socialisti di tutto […]

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    Eddi, combattente internazionale delle YPJ, per la campagna Si Amo Afrin

    Il video di Eddi, combattente internazionale delle YPJ, per la campagna globale Si Amo Afrin. Riprendiamo dalla pagina facebook Si Amo Afrin questo video che Eddi, compagna italiana e combattente internazionale delle YPG, ha inviato dal Rojava con l’invito a sostenere la campagna globale di sensibilizzazione e raccolta fondi per Afrin. L’iniziativa, lanciata lo scorso […]

    Immagine di copertina per il post
    Approfondimenti

    Dai nostri monti alla Siria del nord, lotta partigiana!

    Una lettera per il 25 aprile da alcuni italiani nella rivoluzione della Siria del nord   Settantatre anni fa l’Italia veniva liberata dall’oppressione nazi-fascista. I partigiani erano la parte di quella generazione che decise di combattere il fascismo e di lottare per una società più umana, libera e giusta. Un’impresa difficile per cui tanti hanno […]