Sospensione del Cas per tutti: l’ attacco dello Stato ai terremotati non si ferma
La retorica emergenziale che si ripete in Italia dal secondo dopoguerra in poi, usata strumentalmente per profitti privati, continua a tradursi nel centro Italia in una beffa ai danni dei poveri e di coloro che in generale stanno subendo di più gli effetti potenzialmente devastanti dell’ attività sismica, che è tornata a farsi sentire solamente pochi giorni fa.
Non solo promesse di ricostruzione e stanziamenti di fondi milionari che, seguendo lo schema delle’ economia della promessa, spariscono senza che nei territori ci siano effettive opere e messa in sicurezza degna di tale nome, anche laddove le promesse divengono reali, come per la realizzazione dei bungalow, basta un altra scossa per far tornare rabbia e disillusione allorquando alcuni di questi si rivelano deficitari, mancanti di revisione e inadeguati a far fronte ai problemi neppure in ottica meramente emergenziale.
Ma ai danni che continuano si aggiungono pure le beffe, come riportato in questa nota dell 11 Aprile scorso su Facebook della pagina Terremoto Centro Italia, che sottolinea la sospensione dei contributi e la vessazione oltre limite di chi cerca di costruirsi da sè una nuova casa sfuggendo alla morsa delle economie filo-statali basate sulla speculazione e sul magna magna delle risorse finanziarie.
Sarà per questo che cittadini che si rimboccano le maniche fanno paura allo Stato italiano?
Buona lettura
SOSPENSIONE CAS AI #NONABUSIVI
Continuano le vessazioni nei confronti dei terremotati soprattutto nei confronti di chi, per necessità, spirito di intraprendenza e resilienza ha fatto da solo, rimboccandosi le maniche, dando fondo agli ultimi risparmi e trovando una soluzione abitativa d’emergenza nel proprio paese terremotato.
Ci risulta che molti comuni del cratere, su comunicazione(a mezzo Pec) della Regione, abbiano provveduto a sospendere il Contributo di Autonoma Sistemazione ai terremotati definiti “abusivi” dal commissario De Micheli.
L’art. 8 bis del Decreto Legge 189/2016 prevede l’automatica rinuncia al contributo di autonoma sistemazione per coloro che abbiano provveduto, entro il 31/01/2018, a presentare la comunicazione relativa alla decisione di predisporre autonomamente delle strutture abitative per soddisfare la loro esigenza abitativa contingente. Al contrario, non è prevista alcuna rinuncia o esclusione dal contributo di autonoma sistemazione per quelle persone che, fermo il rischio di processi per abuso edilizio, abbiano deciso di non provvedere a tale comunicazione. Per questo motivo, la decisione delle Regioni e dei Comuni di escludere dal contributo i cittadini che hanno perso la casa per il solo fatto di non aver provveduto alla comunicazione è del tutto arbitraria e priva di qualsiasi fondamento normativo, dovendosi invece sottolineare la permanenza per loro del diritto a continuare a ricevere mensilmente il contributo di autonoma sistemazione.
BASTA CON QUESTA PERSECUZIONE NEI CONFRONTI DI CHI SOFFRE E DEVE QUOTIDIANAMENTE FRONTEGGIARE PROBLEMI MOLTO SERI RISPETTO AI CAPRICCI DI CHI SI VUOLE ERGERE A SCERIFFO DELLA VITA DEI TERREMOTATI
NOI NON MOLLEREMO MAI !
#insiemejelafamo
#nonsiamoabusivi
Ringraziamo gli amici dello studio legale Alterego per il prezioso supporto
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