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Spagna, i pensionati scendono in strada bloccando le principali città del paese

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Decine di migliaia di persone, delle quali la maggioranza pensionati, sono scese in strada nelle principali città dello stato spagnolo per protestare contro l’ rrisorio, beffardo e quasi carnevalesco aumento delle pensioni, nonché a difesa del sistema pensionistico pubblico gravemente minato dalle politiche liberiste degli ultimi governi a targa PPSOE.

La convocazione è stata lanciata e organizzata da una inter-assemblea statale che raggruppa centinaia di associazioni nate nel periodo delle “maree indignate” post-2012 e collettivi di persona di terza età e lavoratori di tutto lo stato iberico che esigono la messa in deroga delle riforme delle pensioni del 2011 e del 2013 dei Governi Zapatero e Rajoy.

A Madrid i manifestanti nella giornata di ieri hanno bloccato il traffico di fronte al Congreso (Senato) al grido di “meno ladroni e più pensioni” e hanno occupato la vicina Piazza de Las Cortes di fronte alla Camera dei Deputati, rendendo inagibile la centrale e importante Via di San Jeronimo e circondando la sede parlamentare. La polizia ha tentato provocazioni, ma non ha osato disperdere l’ adunata data la composizione del corteo, caratterizzato per lo più da persone di età anziana.

Riprende dunque la pratica di accerchiamento dei palazzi del potere, dopo uno stallo delle mobilitazioni dettato dal riflusso del movimento del 15-M e che, eccezion fatta per lotte territoriali contro grandi opere e il conflitto catalano, era stato incanalato in logiche meramente rappresentative se non testimoniali.

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