InfoAut
Immagine di copertina per il post

Tangenti sul petrolio in Iraq e Kuwait. L’Eni finisce sotto inchiesta

È questo il denominatore comune di un nugolo di perquisizioni che ieri, in molte città italiane ma anche in Svizzera, Gran Bretagna e Israele, sono state contemporaneamente svolte dalla Guardia di Finanza su ordine del pm Fabio De Pasquale, forse quello che in questo momento a Milano sta più facendo fruttare i contatti, costruiti negli anni, con colleghi stranieri e organizzazioni internazionali.

È la prima volta che sotto la lente della magistratura finisce l’Eni della gestione dell’amministratore delegato Paolo Scaroni: la precedente inchiesta sulle tangenti pagate a politici della Nigeria da un consorzio internazionale franco-nippo-americano-italiano – sfociata per il gruppo Eni in una transazione da 365 milioni di dollari negli Stati Uniti con il Dipartimento della giustizia e la Sec (cioè la Consob americana), in una da 20 milioni con la Nigeria, e in Italia in un processo a 5 ex manager Snamprogetti in corso ma prossimo alla prescrizione – riguardava infatti gli anni dal 1994 al 2004.

Ora in questa nuova indagine, che oltre a Iraq e Kuwait investe anche la controversa (e già finita nel mirino di un’indagine) attività dell’Eni nel consorzio internazionale per il giacimento di petrolio di Kashagan in Kazakhstan, l’amministratore delegato dell’Eni non è indagato come persona fisica. Ma Eni spa, prima società per capitalizzazione nella Borsa italiana e quinto gruppo petrolifero mondiale, è indagata come persona giuridica – in base alla legge 231 sulla responsabilità amministrativa delle società per reati commessi dai dirigenti nell’interesse aziendale – per l’ipotesi di «corruzione internazionale». Reato al quale, secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbe finalizzata l’«associazione a delinquere» che la Procura contesta per ora al vicepresidente di Saipem spa, Nerio Capanna, e al capo del «progetto Zubair» in seno all’Eni, Diego Brachi, nonché a tre intermediari come gli ex manager del settore Massimo Guidotti, Stefano Borghi e Enrico Pondini. Sull’altro versante, quello cioè delle aziende che avrebbero promesso o già versato quote di tangenti per aggiudicarsi i mega-appalti, accertamenti sono in corso su colossi dell’ingegneristica come Bonatti (gruppo da 6 mila dipendenti), Ansaldo, Renco, Elettra Energia ed Elettra Progetti.

È infatti anche una delle prime volte in cui, stando a quanto sinora portato a conoscenza degli indagati durante le perquisizioni ieri negli uffici delle società e nelle abitazioni delle persone, gli inquirenti avrebbero già rintracciato flussi finanziari su conti all’estero riconducibili a alti dirigenti del cane a sei zampe, e acquisito la prova almeno di alcune consegne di denaro da una azienda a top manager Eni che hanno un ruolo cruciale nell’assegnazione degli appalti in Iraq e Kuwait. Due partite enormi sia per le conseguenze economiche, sia per le implicazioni di geopolitica.

Basti ricordare che il 16 dicembre 2010 era stato il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini a presenziare alla firma alla Farnesina del contratto da un miliardo e mezzo di dollari tra la Saipem e la società kuwaitiana Kharafi per l’esplorazione, la produzione e il trattamento di idrocarburi nel campo a nord del Kuwait destinato a sfornare 150.000 barili al giorno; mentre alcuni mesi prima, il 22 gennaio 2010, era stato Scaroni a volare a Bagdad per siglare l’intesa più significativa mai conclusa dall’Eni nel più importante paese petrolifero oltre all’Arabia Saudita, e cioè per firmare l’impegno (20 miliardi di dollari di investimenti in 25 anni, 700.000 barili al giorno da 68 pozzi entro il 2013) del consorzio internazionale formato al 32% da Eni, al 23% dall’americana Oxy-Occidental Petroleum Corporation e al 18% dalla coreana Kogas-Korea Gas Corporation insieme a due società petrolifere di Stato in Iraq, la South Oil Company e la Missan Oil Company.

Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella, inchiesta per Il Corriere della Sera

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

eniinchiestairaqitaliakuwaitpetroliotangenti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e appalti: l’Italia mantiene aperto il canale con l’industria militare israeliana

Nonostante la campagna di sterminio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato continuano ad equipaggiare i propri reparti di pronto intervento rifornendosi presso le più importanti aziende israeliane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini sfruttati e affumicati nei campi della California

Molto lontano dai campi di Entre Ríos o Santa Fe, i bambini contadini della California lavorano dagli 11 ai 12 anni, sfruttati, mal pagati, in terreni affumicati con pesticidi e con il terrore di essere deportati insieme alle loro famiglie di migranti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina, i coloni attaccano volontari internazionali: feriti tre italiani

Un nuovo attacco dei coloni israeliani ha colpito la comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, nella Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Drone assassino israeliano massacra due fratellini palestinesi

Fadi Tamer Abu Assi e Juma Tamer Abu Assi, bambini palestinesi di 10 e 12 anni, sono stati ammazzati da un drone israeliano a est di Khan Yunis (sud della Striscia) mentre raccoglievano legna per il padre ferito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Membro della Knesset: Israele sta “importando la guerra di sterminio” da Gaza alla Cisgiordania

Un membro israeliano della Knesset (Parlamento) ha affermato che Tel Aviv sta “importando” la sua “guerra di sterminio” dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

CONTRO I SIGNORI DELLA GUERRA E PADRONI DELLA CITTÀ, BLOCCHIAMO TUTTO!

Oggi, nell’ambito dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base, come realtà autorganizzate del movimento milanese abbiamo deciso di bloccare l’ingresso principale della sede dirigenziale di ENI S. p. a. di San Donato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Linee gialle e zone verdi: la divisione di fatto di Gaza

Crescono i timori che il nuovo mosaico di zone diverse di Gaza, separate da una Linea Gialla, possa consolidarsi in una partizione permanente del territorio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Germania è in crisi e vaga nella nebbia

Le ultime notizie dal paese teutonico indicano che la sua crisi economica non si arresta ed entra ormai nel suo quarto anno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bombardamenti israeliani contro il Libano: 5 morti, tra cui l’Alto comandante di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabaei

Beirut-InfoPal. Il ministero della Salute Pubblica libanese ha diffuso il bilancio ufficiale dell’attacco israeliano senza precedenti contro un’area residenziale alla periferia sud di Beirut, domenica 23 novembre: cinque morti e 28 feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso il 28 novembre: i comitati sardi chiamano alla mobilitazione

Diffondiamo l’appello uscito dalla rete Pratobello24 che invita tutti i comitati che lottano contro la speculazione energetica a unirsi allo sciopero e alla mobilitazione del 28 novembre.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sciopero generale e cortei nazionali: di nuovo decine di migliaia in piazza in tutta Italia

La due giorni di mobilitazioni del 28-29 novembre contro la finanziaria di guerra ed il genocidio del popolo palestinese ha nuovamente portato in piazza decine di migliaia di persone da nord a sud.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump all’attacco dell’America Latina con la scusa della “guerra alla droga”

La tensione nei Caraibi ed in America Latina si fa sempre più alta. Alcune note per comprendere quanto sta succedendo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il laboratorio della guerra. Tracce per un’inchiesta sull’università dentro la «fabbrica della guerra» di Modena

Riprendiamo questo interessante lavoro d’inchiesta pubblicato originariamente da Kamo Modena sul rapporto tra università e guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Più conflitti, meno conflitti di interesse

“Le mie mani sono pulite” ha detto il sindaco Sala nella seduta del consiglio comunale dove ha sacrificato il suo capro – l’assessore all’urbanistica Tancredi, coinvolto nelle indagini della procura milanese su alcuni (parecchi) progetti di trasformazione urbana.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chi importa in Europa il gas di Israele?

Le guerre di Israele si nutrono anche di gas: quello estratto dai giacimenti offshore di Tamar, Leviathan, Karish e Tanin (questi ultimi contesi con il Libano), e in previsione anche di quello sottratto ai palestinesi nei mari di fronte a Gaza. di Collettivo Gastivists, da ECOR Network Come è noto, nell’autunno 2023 il Ministero dell’Energia […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anche con l’avvenuto scioglimento del Pkk, la fine del conflitto curdo-turco appare lontana

Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assiste a comportamenti speculari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma fa affari di guerra in Mozambico dove l’ENI festeggia il centesimo carico di gas

L’Italia rafforza la partnership militare con il Mozambico puntando gli occhi alle imponenti risorse energetiche del Paese africano. di Antonio Mazzeo Dall’8 al 12 aprile 2025 il porto di Maputo ha ospitato la fregata FREMM “Luigi Rizzo” della Marina Militare, unità specializzata nella guerra anti-sottomarini. La fregata italiana proveniva dalle acque antistanti la città di […]