InfoAut
Immagine di copertina per il post

Turchia, assalto alle sedi diplomatiche israeliane

Stanotte centinaia di turchi hanno attaccato con pietre le sedi diplomatiche israeliane ad Istanbul e ad Ankara protestando contro l’invasione di terra israeliana a Gaza annunciata ieri sera.

All’1:30 un nutrito gruppo di persone si è radunato di fronte al consolato israeliano ad Istanbul. I dimostranti, sventolando bandiere turche e palestinesi, hanno gridato: “viva la resistenza da Istanbul a Gaza”, “Israele assassina, fuori dalla Palestina” e “colpisci, colpisci Hamas, attacca Israele”. Un piccolo gruppo è riuscito a scavalcare il muro del consolato intorno le 2.30 e ha distrutto le finestre dell’edificio con bastoni e pietre. La polizia è intervenuta energicamente quando i manifestanti hanno provato ad entrare all’interno del palazzo. I protestanti, dispersi dai gas lacrimogeno e dai TOMA (i cannoni ad acqua), hanno reagito lanciando pietre. Un secondo attacco al consolato è stato nuovamente impedito dalle forze dell’ordine.

Scenario simile ad Ankara dove le proteste però hanno avuto luogo fuori la residenza dell’Ambasciatore israeliano. Anche nella capitale i manifestanti hanno lanciato pietre e hanno rotto i vetri dell’edificio. Una bandiera palestinese è stata appesa su uno dei muri del palazzo. La reazione rabbiosa di centinaia di turchi contro l’invasione di terra israeliana nella Striscia di Gaza ha incassato il sostegno di molti parlamentari, alcuni dei quali erano presenti durante la protesta improvvisata di Ankara. “Lo stato occupante d’Israele è responsabile del bagno di sangue palestinese compiuto negli ultimi 15 giorni. Siamo qui come la Grande Assemblea Nazionale di Turchia. Rimarremo così anche domani” ha arringato la folla Murat Yildrim dell’AKP (partito del Premier turco Erdogan). Un suo collega di partito, Ahmet Aydin, ha descritto le operazioni in corso a Gaza come “terrorismo di stato”.

Anche il principale gruppo d’opposizione, il Partito del Popolo Repubblicano (CHP), ha espresso solidarietà al popolo palestinese “oppresso”. Secondo uno dei suoi membri, Mahmut Tanal, Israele meriterebbe una lezione. Nelle altre città turche non si sono segnalate proteste degne di nota. Ad Adana alle 3 un gruppo di manifestanti ha intonato cori contro Israele fuori il consolato statunitense. A Smirne, invece, 25 persone hanno pregato per gli abitanti di Gaza.

“Noi condanniamo l’azione israeliana che ha fatto seguito ai disumani raid aerei” ha scritto stamattina sulla sua pagina di Facebook il Ministro degli Esteri, Ahmet Davutoglu. Davutoglu ha poi reso noto di aver chiesto al Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-Moon di convocare una riunione di emergenza al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per discutere dell’intervento militare israeliano. “Noi ci aspettiamo che ogni paese chieda di fermare l’azione illegale di Israele” ha aggiunto. La Turchia ha, inoltre, chiesto che si riuniscano anche l’Organizzazione della Conferenza Islamica (OIC) e la Commissione dei Diritti Umani per discutere dello stesso tema.

La posizione di ferma condanna del Ministro è ampiamente condivisa all’interno del mondo politico turco. Il Presidente del Parlamento turco, Cemil Cicek, ha affermato che “è arrivato il momento in cui ciascuno dica di fermare questa ingiustizia. Un cessate il fuoco dovrebbe entrare in vigore immediatamente”. Anche il vice Primo Ministro, Emrullah Isler, ha detto che lo stato ebraico “sta giocando con il fuoco”. “Noi assistiamo al collasso della comunità internazionale” ha aggiunto Isler facendo esplicito riferimento alle organizzazioni internazionali che sono rimaste in silenzio dall’inizio dell’Operazione “Bordo Protettivo”.

da Nena News

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ankaraisraeleistanbulpalestinaturchia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Continuano le piazze per la Palestina e nella notte nuovo abbordaggio della Flottilla

Ieri, 7 ottobre, in particolare in due città italiane, Torino e Bologna, si sono tenuti appuntamenti per continuare la mobilitazione in solidarietà alla Palestina. Entrambe le piazze sono state vietate dalle rispettive questure in quanto considerate “inopportune”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Salvini contestato a Livorno per il suo sostegno allo stato sionista

Dopo due settimane di mobilitazioni, in una data simbolica come quella del 7 ottobre, Salvini è arrivato a Livorno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Aria frizzante. Un punto di vista dalla provincia sulla marea del «Blocchiamo tutto»

Riprendiamo questo ricco contributo di Kamo Modena, in attesa dell’incontro di questo weekend a partire dalla presentazione del documento «La lunga frattura»

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La voce di Jose Nivoi, di ritorno da Gaza

Imbarcato sulla Global Sumud Flotilla per il CALP e l’USB, José Nivoi è rientrato in Italia dopo essere stato sequestrato e incarcerato dalle forze d’occupazione israeliane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Réflexions à chaud sur le mouvement « Bloquons tout »

Traduzione in francese dell’editoriale “Riflessioni a caldo sul movimento Blocchiamo tutto”. Il est presque impossible de dresser un bilan organique de ces journées incroyables. Le mouvement « Bloquons tout » a représenté une véritable rupture politique et sociale dans l’histoire italienne.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

11 nuove barche della Freedom Flotilla cariche di medicine stanno navigando nel Mediterraneo, ormai prossime alle coste di Gaza, decise a rompere l’assedio israeliano.

Novanta medici,infermieri, operatori sanitari, tra cui sei italiani, sono a bordo di quello che loro stessi hanno definito “un ospedale galleggiante pieno di farmaci”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Leonardo ammette l’export di armi in Israele e fa cadere la maschera del governo

Riprendiamo questo articolo di Duccio Facchini, direttore di Altraeconomia apparso originariamente sulla rivista medesima e poi ripreso da osservatoriorepressione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: Lecornu si dimette, il suo è il mandato più breve della storia

A un mese dalla nomina del nuovo primo ministro, e a poche ore dalla nascita nel nuovo esecutivo, il governo di Sebastien Lecornu è già finito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato de* medic* in formazione specialistica dell’Università di Torino contro il genocidio del popolo palestinese

Noi sottoscritt* medic* specializzand* dell’Università di Torino riteniamo necessario prendere insieme una posizione pubblica in merito al genocidio del popolo palestinese e alla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Anan Yaeesh in sciopero della fame

Riprendiamo il comunicato pubblicato dalla campagna Free Anan e ci uniamo alla solidarietà ad Anan Yaeesh.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato di solidarietà all3 compagn3 fermate il 22 settembre a Milano: Ettore e Mina liber3 subito!

Ripubblichiamo il comunicato di solidarietà nei confronti di Ettore e Mina, ora agli arresti domiciliari a Milano scritto e pubblicato dal coordinamento cittadino Torino per Gaza

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Appunti di lotta da Milano

Riflessioni di fine estate. Ci sembra necessario un momento analitico per riuscire a navigare le correnti agitate che stanno attraversando il paese e in particolare la nostra città, dalla fine di agosto a questa parte. Oggi più che mai occorre opporsi alla generale intimidazione preventiva delle lotte che tenta di far cadere i gruppi autorganizzati […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Molte parole sul Board of Peace, il genocidio continua

Michele Giorgio, Giornalista de Il manifesto e di Pagine Esteri, nel giorno in cui gli occhi in Italia sono tutti puntati sulla Global Sumud Flottilla, racconta come questa iniziativa internazionale e internazionalista accenda speranze sebbene flebili nei Territori.