InfoAut
Immagine di copertina per il post

Vice-capo di Hezbollah afferma che esiste ora una “nuova equazione” nella lotta contro Israele

Beirut – Quds News. In un recente discorso televisivo, il vicesegretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, ha dichiarato che il gruppo di resistenza libanese si è completamente ripreso dai recenti colpi e sta operando sotto una “nuova equazione” volta a intensificare i suoi attacchi contro lo Stato di occupazione israeliano.

da InfoPal

Questo nuovo approccio, ha sottolineato Qassem, è stato concepito per “far male continuamente al nemico” e rimarrà in vigore con l’intensificarsi del conflitto.

Qassem ha sottolineato che Hezbollah, nonostante abbia subito perdite significative, ha recuperato la sua forza militare e le sue capacità strategiche. Nelle ultime due settimane, gli attacchi missilistici di Hezbollah hanno raggiunto Tel Aviv, interrotto le operazioni all’aeroporto Ben Gurion e costretto due milioni di israeliani a rifugiarsi. Secondo Qassem, il gruppo possiede ora la capacità di colpire qualsiasi luogo in Israele e sceglierà i momenti più opportuni per i futuri attacchi.

La resistenza ha superato le aspettative

Qassem ha osservato che i risultati della resistenza sul campo di battaglia hanno superato le sue aspettative, evidenziando la capacità di Hezbollah di adattarsi e rispondere efficacemente alle azioni israeliane. Ha sottolineato che la missione principale del gruppo rimane quella di inseguire le forze israeliane ovunque entrino e di condurre operazioni contro di esse.

In un messaggio diretto ai coloni israeliani, Qassem li ha esortati a non fidarsi delle dichiarazioni ufficiali del loro governo, richiamando l’attenzione sull’alto numero di vittime israeliane nel conflitto in corso. Ha ribadito che l’unica soluzione per porre fine alla guerra è il cessate il fuoco.

Sebbene Hezbollah abbia chiesto un cessate il fuoco a Gaza per fermare gli assalti israeliani, Qassem ha chiarito che questo non è un segno di debolezza. Se Israele rifiuta, Hezbollah è pronto a continuare le sue operazioni. Ha avvertito che un conflitto prolungato porterebbe a un numero maggiore di colonie israeliane nel nord del Paese che diventerebbero deserte, con milioni di coloni che vivono sotto costante minaccia.

Affrontando il più ampio contesto regionale, Qassem ha ribadito il sostegno di Hezbollah al popolo palestinese, confermando che esso ha il legittimo diritto di resistere al proprio occupante. Ha collegato la lotta di Hezbollah a una più ampia resistenza contro l’agenda espansionistica israelo-statunitense in Medio Oriente. Secondo Qassem, il Libano e l’intera regione fanno parte degli obiettivi di dominio a lungo termine di Israele, ma la resistenza di Hezbollah limita questa espansione. “Noi siamo quelli che prenderanno le redini della bestia infuriata [l’entità sionista] e la riporteranno nel suo recinto”, ha detto.

Un messaggio al popolo libanese.

Nelle sue osservazioni conclusive, Qassem ha invitato il popolo libanese a rimanere unito dietro Hezbollah, assicurando che il gruppo rimarrà saldo nonostante le sfide esterne e interne. Ha promesso che le case distrutte del Libano saranno ricostruite e ha giurato che Hezbollah continuerà a combattere al fianco del popolo.

Il discorso di Qassem è giunto in un momento cruciale, in quanto la regione deve affrontare un aumento degli attacchi israeliani, con Hezbollah che ha avvertito che continuerà le sue operazioni a meno che le azioni israeliane non cessino.

Qassem ha anche riflettuto sul significato della recente operazione “Ciclone di al-Aqsa/Al-Aqsa Flood”, affermando che si tratta di un legittimo atto di resistenza che ha scosso l’occupazione israeliana dopo 75 anni. Ha ribadito l’impegno di Hezbollah per la causa palestinese e la sua determinazione a impedire un’ulteriore espansione israeliana nella regione.

Nelle sue osservazioni, Qassem ha sottolineato che le potenze occidentali, tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, sono complici dei crimini israeliani. Ha affermato che le azioni di Israele, sostenute da questi Paesi, mirano a rimodellare il Medio Oriente secondo i loro interessi. Tuttavia, Hezbollah, secondo Qassem, rimane impegnato a resistere a questo piano e a proteggere la sovranità del Libano.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

beirutisraelelibanopalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: corrispondenza dall’Indonesia tra il neogoverno Subianto e le prime mobilitazioni dal basso

Levante: nuova puntata, a febbraio 2025, dell’approfondimento mensile di Radio Onda d’Urto sull’Asia orientale, all’interno della trasmissione “C’è Crisi”, dedicata agli scenari internazionali. In collegamento con noi Dario Di Conzo, collaboratore di Radio Onda d’Urto e dottorando alla Normale di Pisa in Political economy cinese e, in collegamento dall’Indonesia, Guido Creta, ricercatore in Storia contemporanea dell’Indonesia all’Università Orientale di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tajani non sei il benvenuto! Comunicato dell’Intifada studentesca di Polito

Dopo più di un anno di mobilitazioni cittadine, di mozioni in senato e di proteste studentesche, il Politecnico decide di invitare il ministro degli esteri all’inaugurazione dell’anno accademico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

150 realtà politiche e sociali si incontrano a Vienna per la People’s Platform: alcune valutazioni sulla 3 giorni

Riprendiamo da RadioBlackout: Centinaia di organizzazioni politiche e sociali, per un totale di 800 delegati/e, si sono incontrate a Vienna tra il 14 ed il 16 febbraio in occasione della People’s Platform Europe. Si è trattato di un incontro internazionalista organizzato da collettivi e realtà vicine al movimento di liberazione curdo con l’obiettivo di creare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Negoziati in Ucraina: Trump e Putin gestiscono le sorti dell’Europa

A seguito di una propaganda elettorale incentrata sulla risoluzione in Ucraina, dopo un lungo scambio con Putin nelle ultime ore, Donald Trump avvia i negoziati per poi farli accettare a cose fatte a Zelensky.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas ha annunciato il rinvio dello scambio di prigionieri: Perché e perché ora?

Hamas si trova attualmente in una posizione in cui deve fare del suo meglio per negoziare l’ingresso di aiuti sufficienti a Gaza, assicurando al contempo la fine della guerra e la formazione di un’amministrazione post-bellica in modo che il territorio possa essere rilanciato e ricostruito. di Robert Inlakesh, tradotto da The Palestine Chronicle Lunedì, il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: giustizia per Samir Flores Soberanes! 6 anni di impunità

Questo 20 febbraio si compiono 6 anni dal vile assassinio del nostro compagno Samir Flores Soberanes. Sei anni nella totale impunità di un governo che funge da mano armata per il grande capitale. da Nodo Solidale Samir è stato ucciso da 4 colpi di pistola davanti a casa sua ad Amilcingo, nello stato messicano del […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un unico modo per sconfiggere il Fascismo Israeliano: Ilan Pappé sulla giustizia globale

Riprendiamo l’articolo tradotto di invictapalestina. English version Dobbiamo ancora credere che, a lungo termine, per quanto orribile sia questo scenario che si sta sviluppando, esso sia il preludio a un futuro molto migliore. Di Ilan Pappe – 7 febbraio 2025 Se le persone vogliono sapere cosa ha prodotto in Israele l’ultimo folle e allucinante discorso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il progetto imperialista USA-Israele su Gaza e gli sviluppi sul cessate il fuoco

L’amministrazione Trump ha gettato la maschera esplicitando il progetto coloniale e imperialista che lo accomuna al piano sionista di Israele, attraverso dichiarazioni shock senza precedenti il Presidente degli Stati Uniti parla di deportazione e pulizia etnica del popolo palestinese in mondovisione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fronte Popolare: Gaza non è proprietà di Trump e qualsiasi sogno di controllarla è puramente illusorio

Il destino di qualsiasi forza di occupazione statunitense non sarà diverso da quello dell’occupazione sionista.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: Tel Aviv fa saltare in aria interi edifici a Jenin. Intervista a Christian Elia

Palestina: Israele utilizza le tattiche militari genocidiarie ampiamente viste in 15 mesi su Gaza anche in Cisgiordania. Nel mirino c’è sempre Jenin,  al 14simo giorno consecutivo di assalti, con la morte di 25 palestinesi, decine di feriti, centinaia di persone rapite e altrettante case abbattute.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Spionaggio e abusi tecnologici: Il caso Paragon e il pericolo della sorveglianza invisibile

Nel cuore di un’Italia già scossa dalle incertezze politiche e sociali, un nuovo scandalo sta scuotendo le fondamenta della nostra privacy e libertà individuale. Si tratta del caso Paragon, un’inquietante vicenda che ha rivelato l’utilizzo di sofisticati strumenti di spionaggio informatico per sorvegliare attivisti, giornalisti e comunissimi cittadini. Una storia che, seppur legata all’uso di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La sopravvivenza strategica di Hamas fa impazzire Israele

Sfruttando la sua forza istituzionale, l’adattabilità sul campo e le tattiche psicologiche, Hamas ha magistralmente trasformato la distruzione di Gaza in una dimostrazione di Resilienza, ottenendo avanzamenti sia simbolici che tattici e impedendo a Israele di rivendicare una qualsiasi vittoria politica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Jenin sotto attacco israeliano: 6 morti e 35 feriti

Il Ministero ha spiegato in una breve dichiarazione che sei persone sono state uccise e altre 33 sono state ferite e sono state trasportate negli ospedali Ibn Sina, Al-Amal e Al-Shifa. È probabile che il bilancio delle vittime aumenti con l’aggressione israeliana. Jenin. Sei palestinesi sono stati uccisi e altri 35 sono rimasti feriti durante […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cessate il fuoco nella Striscia di Gaza: facciamo il punto con Eliana Riva

“Cessate il fuoco”: è la notizia che da ieri sera poco dopo le 18 occupa le prime pagine di tutti i giornali, dopo la dichiarazione su Truth da parte di Donald Trump che si è intestato l’accordo tra Israele e Hamas.