InfoAut
Immagine di copertina per il post

ZAD di Notre-Dame-des-landes: in 20’000 per dire NO al mega-aeroporto

Alla fine della manifestazione di Nantes, verso le 16, un pezzo del movimento ha deciso di restare sulla tangenziale sud della città e bloccarla. Una settantina di trattori sono stati legati tra di loro con delle catene e i manifestanti hanno annunciato di volere restare lì finché il presidente della repubblica non avesse preso un impegno chiaro sullo stop alla procedura giudiziaria in vista dello sgombero degli abitanti e dei contadini della zona.

La reazione della polizia non si è fatta attendere. Nella serata una centinaia di CRS sono intervenuti con idrante e carro attrezzi. Verso mezzanotte i manifestanti hanno dovuto partire sotto una pioggia di gas lacrimogeni, riuscendo comunque a tornare in corteo fino alla ZAD.

 

Segue l’appello alla manifestazione di ieri:

 

“9 gennaio – perchè bisogna venire?

– Perché la data di mobilitazione è stata anticipata al 9 gennaio ?

Avevamo annunciato inizialmente una grande mobilitazione per il 16 gennaio senza sapere se Vinci (l’azienda in carica di costruire l’aeroporto) e il governo avrebbe avuto l’indegna audacia di rilanciare una procedura giudiziaria per l’espulsione immediata degli abitanti e dei contadini della ZAD in pieno mese di gennaio.

Invece dal 30 novembre sappiamo che erano di nuovo convocati al tribunale il 13 gennaio. Abbiamo deciso di anticipare in extremis il corteo al 9 gennaio e di raddoppiare la determinazione.

-Perché è cruciale partecipare a questa mobilitazione?

Il processo del 13 gennaio è un attacco senza precedenti agli abitanti e contadini resistenti della ZAD. Un attacco dello stesso livello di quella di autunno 2012 [1], anche se questa volta non è sotto forma di intervento della polizia, almeno non per ora. Ago-Vinci vuole obbligare gli abitanti/e a partire minacciandoli di sgombero immediato, di sequestro dei loro beni e del loro bestiame, e chiedendo che siano condannati a pagare multe giornaliere esorbitanti.

Non lasceremo lo stato sgomberare anche solo una parte di noi e non lasceremo che pesi una tale minaccia sull’insieme degli abitanti della zona. Il nostro obiettivo è l’abbandono del progetto, ma la nostra forza collettiva deve riuscire a strappare allo Stato l’impegno di rinunciare allo sgombero immediata finché tutti i ricorsi non saranno arrivati a termine. Questo è l’obiettivo del corteo del 9 gennaio, e seguiranno altre manifestazione se non basterà. Sappiamo che c’è poco  tempo ma chiamiamo tutte e tutti, anche lontani, a fare il possibile per venire numerosi a Nantes quel giorno.

 

 

[1] Quando la polizia francese ha fatto il più importante tentativo di sgombero della zona occupata.

 

Vedi anche gli altri articoli sulle ZAD in Francia

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

notre dame des landeszad

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Germania è in crisi e vaga nella nebbia

Le ultime notizie dal paese teutonico indicano che la sua crisi economica non si arresta ed entra ormai nel suo quarto anno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bombardamenti israeliani contro il Libano: 5 morti, tra cui l’Alto comandante di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabaei

Beirut-InfoPal. Il ministero della Salute Pubblica libanese ha diffuso il bilancio ufficiale dell’attacco israeliano senza precedenti contro un’area residenziale alla periferia sud di Beirut, domenica 23 novembre: cinque morti e 28 feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso il 28 novembre: i comitati sardi chiamano alla mobilitazione

Diffondiamo l’appello uscito dalla rete Pratobello24 che invita tutti i comitati che lottano contro la speculazione energetica a unirsi allo sciopero e alla mobilitazione del 28 novembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non ci sarebbe mai stata una fase due, il cessate il fuoco era la strategia

Il cessate il fuoco, come i negoziati, sono diventati un altro campo di battaglia in cui Tel Aviv temporeggia e Washington ne scrive l’esito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cile: le grandi possibilità del nazi Kast di essere presidente

Il primo turno delle elezioni presidenziali in Cile di ieri sono terminate in modo triste e prevedibile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: corteo “Show Israel Red Card” contro la partita della vergogna tra Virtus e Maccabi Tel Aviv

Ieri, venerdì 21 novembre, corteo a Bologna contro la partita della vergogna, quella di basket tra Virtus e Maccabi Tel Aviv prevista alle 20.30 al PalaDozza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: il trionfo di un popolo che non rinuncia alla sua sovranità

Nel referendum del 16 novembre il popolo ecuadoriano ha detto NO

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone ai tempi del neogoverno nazionalista della Premier Sanae Takaichi

A livello internazionale, una delle prime mosse della Takaichi è stata aprire un profondo scontro diplomatico con Pechino

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Medici per i diritti umani denuncia uccisioni prigionieri di Gaza nelle carceri israeliane

Il nuovo rapporto diffuso da Medici per i diritti umani-Israele (Phri) apre uno squarcio ulteriore su un sistema detentivo che negli ultimi due anni ha raggiunto un livello di letalità senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

«La cosa più importante è salvare il maggior numero possibile di vite umane e infrastrutture in Ucraina»

Maidan illustra quindi i principali dilemmi dei movimenti e delle mobilitazioni globali: la classe operaia ha una capacità molto limitata di organizzarsi, di articolare gli interessi di classe e di fornire almeno una leadership nazionale.

Immagine di copertina per il post
Culture

Prefazione di Premières Secousses, il libro di Soulèvements de la Terre

Abbiamo tradotto la prefazione del libro dei Soulèvements de la Terre dal titolo Premières Secousses, uscito ad aprile per le edizioni La Fabrique.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: manifestazione contro il progetto della A69

Ben 6.000 oppositori dell’A69 sfidano il divieto di manifestare e si uniscono nella rivolta contro i progetti autostradali.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: la nuova ZAD contro l’A69 attaccata dai gendarmi

Sabato 21 ottobre, 10.000 persone hanno manifestato nella regione del Tarn contro l’inutile, assurdo e distruttivo progetto dell’autostrada A69 tra Castres e Tolosa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La ZAD de la Colline si oppone al cemento e rischia lo sgombero

Nell’ottobre del 2020 è nata una ZAD sulle colline svizzere a nord di Losanna per opporsi alla devastazione del territorio ad opera della multinazionale del cemento Holcim. Abbiamo parlato con una compagna per ripercorrere il percorso e le motivazioni che hanno ispirato l’opposizione alla devastazione e per dare notizia dell’imminente sgombero. La giustizia svizzera ha […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Germania: La polizia interviene contro ZAD Dannenröder

Con l’arrivo dell’inverno e la neve che ricopre la foresta, sabato le forze di polizia sono intervenute contro gli occupanti della foresta di Dannenröder. Dei 1.000 ettari occupati dalla foresta trecentesca di Dannenröder, 27 sono stati riservati all’ampliamento dell’autostrada A49, che collegherà le città di Kassel e Giessen, la maggior parte di loro sono già […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: il Villaggio del Popolo di Donges lancia un appello contro lo sgombero

APPELLO A TUTTI GLI ATTORI DELLA LOTTA SOCIALE, ANTICAPITALISTA E ECOLOGICA IN CORSO. ABBIAMO BISOGNO DI VOI Minaccia di sgombero del Villaggio del Popolo a Donges (Loira Atlantica) A Donges, sull’estuario della Loira, a ovest di Nantes vicino a Saint Nazaire, un “villaggio del popolo” è occupato. Un progetto ancora piu ambizioso di un centro sociale, […]

Immagine di copertina per il post
Culture

«Territori in battaglia»

di Daniele Pepino per volerelaluna.it   “Territori in battaglia” è una collana di libretti, di cui i primi due sono usciti quest’estate, pubblicati dalle edizioni Tabor. Sono, come scrive il collettivo Mauvaise troupe nell’introduzione: «brevi narrazioni che danno visibilità e voce alle dinamiche in opera nei diversi spazi in lotta, in Europa e nel mondo. […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Borroka!, ZAD e NO TAV: Note sulla difesa e l’autogestione dei territori

Presentiamo un altro dei lavori di approfondimento che, come redazione di InfoAut, abbiamo avuto l’occasione di produrre durante il Festival Alta Felicità in Val Susa. In questo caso abbiamo provato a sintentizzare alcune note salienti dell’incontro di venerdì mattina in cui sono intervenuti alcuni compagni e alcune compagne della ZAD con a seguito una breve […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Zad – NDDL: è resistenza contro la seconda tranche di sgomberi di Macron

Nuovo attacco delle istituzioni francesi agli Zadistes, gli uomini e le donne che – dopo aver combattuto, vincendo la battaglia, contro la decisione di costruire un nuovo aeroporto nelle terre di Notre Dame-des-Landes – negli ultimi mesi stanno difendendo il loro diritto alla gestione comunitaria ed anticapitalista del territorio. Dopo gli attacchi dello scorso aprile, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Aggiornamenti dall’operazione militare contro la ZAD

Nella notte tra domenica e lunedi è cominciata l’operazione di sgombera della ZAD, la zona simbolo della resistenza contro il mega-aeroporto di Nantes che è riuscita a vincere il governo e far annullare il progetto. Il fango, i trattori e la resistenza determinata della ZAD sono riusciti martedì, a fare rallentare e a tratti indietreggiare […]