InfoAut
Immagine di copertina per il post

Francia: il Villaggio del Popolo di Donges lancia un appello contro lo sgombero

||||

APPELLO A TUTTI GLI ATTORI DELLA LOTTA SOCIALE, ANTICAPITALISTA E ECOLOGICA IN CORSO. ABBIAMO BISOGNO DI VOI

Minaccia di sgombero del Villaggio del Popolo a Donges (Loira Atlantica)
 
A Donges, sull’estuario della Loira, a ovest di Nantes vicino a Saint Nazaire, un “villaggio del popolo” è occupato. Un progetto ancora piu ambizioso di un centro sociale, alcuni edifici e una parte di bosco sono auto requisiti e autogestiti per l’accoglienza, le lotte, gli incontri e per preservare il territorio. Questo angolo ancora incontaminato nel mezzo di un’area industriale è sotto sgombero e chiede aiuto. Non esitate a passarci. Ecco il loro testo : ” è da piu di un anno che il Villaggio del Popolo resiste allo sgombero per proteggere una parte degli ultimi spazi naturali sul litorale nei pressi di Saint Nazaire. Da tutto questo tempo uomini e donne si prendono il rischio sul piano giuridico per evitare che i 50 ettari di terra che occupano spariscano sotto il cemento a profitto di un progetto industriale mortifero, in una regione che attesta gia dei tassi di tumore molto elevati. La posta in gioco è alta: proteggere la terra, la fauna e la flora – tra cui anche specie rare – presenti sul territorio e gli abitanti della regione.Durante questo anno di lotta, si sono organizzate molte iniziative. Sono stati fatti incontri, sono nati dei bambini, si sono creati dei legami che non si sarebbero potuti creare nella normale quotidianità – o per meglio dire la normalità anormale della nostra società.

Molte persone che sono nel bisogno, in situazioni di vulnerabilità materiale o psicologica a causa del funzionamento del sistema, trovano qui un posto per ricostruirsi.Sono nati molti progetti, con l’obiettivo di fare del Villaggio del Popolo una fattoria pedagogica o con l’idea di sperimentare, condividere e diffondere un modo di vita verso il quale è assolutamente necessario guardare se vogliamo evitare di essere totalmente distrutti dalla catastrofe ecologica in corso.Questo luogo è un crocevia: di vita, di incontri e di scelte da fare per il futuro. È un terreno di resistenza, indispensabile nel momento in cui i progetti del capitale non nascono nemmeno piu la loro natura mortifera. È infine ma soprattutto un luogo della lotta : un luogo dove la resistenza collettiva contro i sistemi di dominazione, per salvare le forme di vita e la terra, si gioca realmente.Abbiamo bisogno di tutte le persone in lotta pronte a investirsi, di tutti i talenti che si possano mettere a disposizione, di tutti i giornalisti che si occupano di lottare per un’informazione che sia di interesse pubblico. La battaglia entra ora in una fase decisiva: sono in arrivo i procedimenti penali, a meno che non ci sia una reazione collettiva piu forte. Molto probabilmente saremo a rischio sgombero a partire da inizio ottobre, avremo la data nei prossimi quindici giorni. Ci appelliamo dunque a tutte le persone con forte motivazione. Ecco alcune delle azioni che possono aiutare il movimento:

1) La diffusione mediatica: informare, attraverso tutti i canali, far emergere la situazione sia tramite le reti militanti che sulla scena mediatica. Articoli, video, reportage, condividere sui gruppi fb.. tutto è ben accetti. Organizzeremo presto una conferenza stampa, sulla quale vi terremo informati.

2) Appelliamo alla presenza e all’azione : venite a mettere la vostra tenda al villaggio per scoprire il territorio e incontrarci, partecipate a uno dei cantieri di attività previsti o alla vita del luogo, venite a lottare al nostro fianco. Se ci fossero dei collettivi che organizzano dei gruppi per venirci a dare sostegno, sarebbe magnifico. Se voi stessi o avete degli amici che lavorano in ambito giuridico, giornalistico ecc.. pronti a stare dalla nostra parte, non esitate a contattarci.

3) Far passare la voce: avremo bisogno di un massimo di persone sul posto e pronti a mostrare il loro sostegno sul luogo a partire da fine settembre inizio ottobre.4. Tutte le altre idee di sostegno, di progetto, di azione che potreste mettere in atto nel luogo in cui siete ( manifestazione pubblica o altro..) Ogni tipo di sostegno sarà il benvenuto. Ogni articolo condiviso, qualsiasi petizione, ogni persona che passa per incontrarci o darci una mano è un aiuto prezioso.Trovate in allegato il volantino di lotta che permette di immergersi nel dettaglio della nostra lotta.

Ecco i nostri contatti:

blog : https://levillagedupeuple.noblogs.org/

Indirizzo mail : levillagedupeuple@riseup.net

Telefono : 07 49 42 53 50

Facebook : Le Village du peuple

E infine la petizione: Sperando di ritrovarci numerosi attorno al fuoco e di fronte alle ruspe.

Le Village du Peuple Lieu dit “La petite lande”, Donges (44) »

Tradotto da Nantes Révoltée

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ambienteFranciazad

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele e Turchia premono sulla Siria del Sud-Ovest e del Nord-Est

In queste giornate di repentini cambiamenti vogliamo fare il punto con Eliana Riva, caporedattrice del giornale di informazione Pagine Esteri, rispetto a due elementi di particolare pressione sul territorio siriano, ossia Israele da un lato e la Turchia dall’altro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kobane pronta a resistere all’imminente invasione guidata dalla Turchia

Le Forze Democratiche Siriane (SDF), martedì, hanno lanciato un duro monito contro l’imminente invasione di Kobane da parte della Turchia. Sottolineando la storica resistenza della città, le SDF hanno giurato di difenderla insieme al suo popolo, facendo appello alla solidarietà internazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la Turchia ammassa le truppe al confine e bombarda Kobane

Siria. La Turchia continua ad ammassare truppe al confine per invadere con le sue milizie jihadiste la città di Kobane, simbolo della lotta anti-Isis e della rivoluzione confederale del nord-est siriano. Da questo martedì 17 dicembre in corso anche bombardamenti di artiglieria sulla città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la sfida di una ricostruzione indipendente dagli interessi imperialisti

Abbiamo posto alcune questioni a Yussef Boussoumah, co-fondatore del Partito degli Indigeni della Repubblica insieme a Houria Bouteldja e ora voce importante all’interno del media di informazione indipendente Parole d’Honneur a partire dalla caduta del regime di Bachar Al Assad in Siria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La fine di Assad e l’inizio del califfato all’ombra di Ankara scompongono il mosaico siriano

La repentina caduta del regime alauita degli Assad riporta alla luce le fratture della Siria postcoloniale, frutto malsano dell’accordo Sykes Picot del 1916 fra Francia e Gran Bretagna, che ha diviso in modo arbitrario i territori che appartenevano all’impero ottomano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA minacciano la Siria: via le sanzioni solo se Damasco abbandonerà Teheran

Caduta Aleppo, si combatte intorno a Hama. Ieri migliaia di miliziani di Ha’yat Tahrir al Sham (Hts) e di altre formazioni jihadiste appoggiate dalla Turchia hanno ripreso ad avanzare verso la città un tempo roccaforte dell’islamismo sunnita. Incontrano la resistenza delle forze governative che sembrano aver in parte ricompattato i ranghi dopo il crollo ad […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Oltre 800 banche europee investono 371 miliardi di euro in aziende che sostengono gli insediamenti illegali in Cisgiordania

La Coalizione Don’t Buy Into Occupation nomina 58 aziende e 822 istituti finanziari europei complici dell’illegale impresa di insediamenti colonici di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: jihadisti filo-turchi entrano ad Aleppo. Attacata anche la regione curda di Shehba

In Siria a partire dal 27 novembre, milizie jihadiste legate alla Turchia hanno lanciato un’offensiva dalla regione di Idlib e raggiungendo i quartieri occidentali di Aleppo. Come sottolinea ai nostri microfoni Jacopo Bindi, dell’Accademia della Modernità Democratica, l’Esercito nazionale siriano, responsabile di attacchi nella regione di Shehba, è strettamente legato ad Ankara. Questo gruppo, che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Una fragile (sanguinosa) tregua

Alle 10 di questa [ieri] mattina è partita la tregua di 60 giorni (rinnovabile) tra Israele e Hezbollah, orchestrata dagli Stati Uniti e in parte dalla Francia. Una tregua fragile e sporca, che riporta la situazione ad un impossibile status quo ex ante, come se di mezzo non ci fossero stati 4000 morti (restringendo la guerra al solo Libano) e 1.200.000 sfollati su un paese di circa 6 milioni di abitanti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Entra ufficialmente in vigore il cessate il fuoco tra Libano e Israele

Riprendiamo l’articolo di InfoPal: Beirut. Il cessate il fuoco israeliano con il Libano è entrato ufficialmente in vigore mercoledì alle 4:00 del mattino (ora locale). Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato martedì sera che il suo governo ha approvato un accordo di cessate il fuoco con Hezbollah in Libano, dopo settimane di colloqui […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: la Francia (forse) libererà Georges Abdallah, militante comunista incarcerato dal 1987

Originario di Kobayat, nel nord del Libano, militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina prima e tra i fondatori delle Fazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi dopo l’invasione israeliana del Libano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: “oltremare” sempre inquieto

Dalla Martinica alla Nuova Caledonia, i “territori d’oltre mare” sono percorsi da proteste e ribellioni. A cui il governo francese risponde con il copri-fuoco e la repressione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: Barnier come primo ministro, il figlio del RN e del macronismo

Macron voleva concludere il suo mandato governando con l’estrema destra. È con questo obiettivo che ha inaspettatamente lanciato uno scioglimento d’emergenza prima dell’estate.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: migliaia in corteo a difesa delle risorse idriche. Lancio di lacrimogeni da parte della polizia che vieta le manifestazioni

Movimenti e organizzazioni di base sono impegnati da ieri mattina in Francia in una mobilitazione internazionale lanciata da Soulevementes de la Terre e Bassines Non Merci in difesa della terra e delle risorse idriche, contro la costruzione di mega-bacini idrici nell’area di Poitou, nell’ovest del paese. Migliaia di persone in corteo. La polizia, anche a […]

Immagine di copertina per il post
Traduzioni

Un suspiro de alivio, nada más

Más que la victoria a medias de la izquierda en Francia, lo que realmente podemos celebrar es la derrota de la Agrupación Nacional de Le Pen. Una derrota clara, una buena noticia a corto plazo pero que, después de haber suspirado de alivio, nos obliga a hacernos unas cuantas preguntas

Immagine di copertina per il post
Culture

Prefazione di Premières Secousses, il libro di Soulèvements de la Terre

Abbiamo tradotto la prefazione del libro dei Soulèvements de la Terre dal titolo Premières Secousses, uscito ad aprile per le edizioni La Fabrique.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Un sospiro di sollievo, nient’altro

Più che la vittoria dimezzata, per quanto in parte sorprendente, della sinistra in Francia ciò che c’è possiamo festeggiare è la sconfitta del Rassemblement National. Una sconfitta chiara, ed una buona notizia nel breve termine, ma che, dopo aver tirato un sospiro di sollievo, ci costringe a porci diverse domande.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Tav segna il campo anche nella Francia in campagna elettorale.

Nel contesto di crisi di governo in Francia, dopo le dimissioni di Macron e lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale che ha portato a chiamare nuove elezioni, il tema del tav si pone ancora una volta come campo di battaglia.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Le guerre per l’acqua: attualità in Francia, prossimo futuro in Italia?

Lunga intervista realizzata dal progetto Confluenza a un attivista della regione del Poitou dove, in Francia, da quasi dieci anni va avanti un’importante lotta per la difesa del territorio contro il progetto dei mega bacini idrici.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Mantenere il sangue freddo, rimanere strategici, definire gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, acquisire forza, puntare al 2027.

Abbiamo tradotto questo contributo di Houria Bouteldja apparso su QG Décolonial per continuare ad approfondire quanto sta accadendo in Francia in merito alla costituzione di un nuovo Fronte Popolare per le prossime elezioni.