InfoAut
Immagine di copertina per il post

11 giugno: granelli di sabbia negli ingranaggi dell’agroindustria e delle industrie di cemento.

Domenica 11 giugno: sole splendente e caldo intenso nella regione Loire-Atlantique. Fin dall’alba, centinaia di biciclette sono confluite in un campo a Saint-Colomban, nel sud del dipartimento. Lungo il percorso sono stati istituiti numerosi posti di blocco della gendarmeria per controllare e perquisire i veicoli e i ciclisti in arrivo. A nord, un altro convoglio di veicoli è partito dal comune di Héric.

Obiettivo della giornata: protestare contro le cave di sabbia. Nella regione Loire-Atlantique, una ventina di cave estraggono ogni anno milioni di tonnellate di sabbia e aggregati, in particolare per il gigante industriale Lafarge, produttore di cemento ultra-inquinante e complice di terrorismo. Questa sabbia viene utilizzata anche nell’agroindustria. Una manciata di aziende coltiva piante fuori dal terreno, su strisce di aggregati, per produrre rapidamente e massicciamente in un terreno impoverito di pesticidi.

Questo sfruttamento consuma enormi quantità di questa risorsa, che non è infinita. La sabbia è la seconda risorsa naturale più sfruttata al mondo in termini di volume, dopo l’acqua e prima del petrolio. In Francia, quasi il 10% della produzione di aggregati viene estratto nella regione del Pays de La Loire. A Saint-Colomban, queste cave stanno devastando ampie zone della regione, divorando i terreni agricoli coperti da siepi. I residenti e gli agricoltori locali si oppongono da anni alla loro espansione.

Il convoglio meridionale è partito intorno alle 10 del mattino: 1.500 persone, centinaia di biciclette e 30 trattori sono partiti in direzione di Nantes, in un’atmosfera gioviale. Il corteo eterogeneo si è concluso con le auto che suonavano i clacson al ritmo di un noto slogan antifascista. Tutto ciò è ben lontano dal clamore mediatico sui terribili “eco-terroristi”. C’erano nonne e bambini in bicicletta, un concerto su una roulotte, e l’atmosfera era buona, nonostante un elicottero di sorveglianza volasse basso…

Durante il tragitto, abbiamo fatto una serie di azioni. La prima sosta è stata davanti a un campo di mughetti piantati in modo industriale e riempiti di pesticidi. Gli agricoltori chiedevano di rimuovere le piante per ripristinare la biodiversità con le sementi dei contadini. Questo terreno era già stato preso di mira in passato: la sua chiusa illegale era stata smantellata durante l’ultima mobilitazione, per la sua deviazione del corso d’acqua Redour.

La maggior parte dei mughetti francesi è prodotta nella regione di Nantes. Ricordiamo che questo fiore, utilizzato il 1° maggio, è un simbolo introdotto da Pétain: le campanelle bianche hanno sostituito la rosa canina rossa, che in quel giorno simboleggiava il movimento operaio. Ma soprattutto, l’obiettivo è quello di denunciare un operatore di grandi dimensioni che utilizza grandi quantità di sabbia e acqua per un’attività superflua.

La seconda tappa è stata davanti alle serre sperimentali gestite dalla Federazione degli ortolani di Nantes. Non si tratta affatto di “piccoli ortolani”, ma di un grande consorzio di agricoltori che monopolizzano i terreni per l’agroindustria. Queste persone non sono contadini, né tantomeno agricoltori: sono dirigenti d’azienda. Ancora una volta, gli agricoltori si offrono di andare a seminare in serre contenenti germogli “sperimentali” non destinati al consumo. Si tratta di un test che mira a rafforzare gli schemi produttivisti. In questo caso, l’obiettivo è denunciare il greenwashing di cui queste serre sono una vetrina. Primaloire, una delle aziende prese di mira, ha avvelenato 78 persone nel 2023 dopo aver utilizzato un pesticida sulla propria coltura di lattuga di agnello.

Terza tappa: un paesaggio completamente diverso. Un impianto di cemento grigio, coperto da filo spinato, a sud di Nantes. Viene dispiegato un gigantesco “verme della sabbia” e alcuni ignoti interrompono l’approvvigionamento idrico dell’azienda, prima di gettare cemento sull’impianto. La cementeria è stata così cementificata. Nel frattempo, gli escursionisti si sono goduti uno spuntino dopo ore di pedalate. Questa azione prende due piccioni con una fava, poiché il cemento è una fonte massiccia di gas a effetto serra, oltre a consumare enormi quantità di sabbia.

Nel frattempo, il convoglio proveniente dal nord di Nantes è arrivato in città, con 300 persone e 10 trattori. La convergenza si è svolta in allegria e al suono dei tamburi, intorno alle 14.00. Arrivando nella metropoli, ci si rende conto di quanto la città stia intaccando il territorio. Il terzo anello della metropoli è completamente edificato. Les Sorinières, un tempo piccolo villaggio nel sud della Loira, è diventata una vera e propria cittadina con i suoi edifici uniformi, la maggior parte dei quali ancora in costruzione, e i suoi complessi residenziali senz’anima…

Dopo essere partiti in corteo verso il CHU, si è verificata una nuova convergenza. Con i sindacalisti dell’ospedale che si battono contro l’assurdo progetto di un nuovo ospedale universitario sull’Ile de Nantes. È molto costoso, mal situato – su un’isola, quindi difficile da raggiungere in caso di crisi – e avrà meno posti letto dell’ospedale esistente! La lotta ecologica, la lotta sociale, l’accesso all’assistenza sanitaria: tutto è interconnesso. Questo progetto utilizzerà molto cemento, come il resto dell’urbanizzazione intensiva dell’isola, un ex terreno industriale abbandonato.

I fumogeni colorano l’aria e l’ingresso della sede di Nantes Métropole Aménagement è murato. Un muro organico fatto di balle di paglia e intonaco di terra. La regione Loire-Atlantique viene edificata e cementificata a rotta di collo a causa dell’espansione smodata della metropoli, mentre la priorità dovrebbe essere quella di porre fine a questo gigantismo urbano che consuma suolo.

Questa mobilitazione è stata ampia, popolare, adatta a tutte le famiglie e non violenta. Ben diversa dalla retorica ansiogena trasmessa in continuazione dai media. D’ora in poi, sembra che tutto sia possibile quando si tratta di criminalizzare le azioni ambientaliste e l’Earth Rising, anche le iniziative più tranquille. Per chi si scandalizza per i danni materiali: il sorvolo del convoglio da parte di 2 elicotteri e l’impiego di centinaia di gendarmi saranno costati molto di più di qualche pianta acerba sradicata e di un telo di plastica strappato.

La giornata è stata un successo e un’anticipazione del grande convoglio d’acqua lanciato da Soulèvements de la Terre e Bassines Non Merci. Il convoglio avrà luogo a Sainte-Soline il 18 agosto e convergerà per una settimana verso l’Agenzia dell’acqua della Loira-Bretagna a Orléans e poi verso il Ministero dell’Agricoltura. L’ecosistema sta collassando, il clima sta andando fuori controllo: è urgente.

da Contre Attaque

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

caveCEMENTIFICAZIONEECOLOGIAnotavsiccitàsoulevement de la terre

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gli abitanti di Bagnoli e dei Campi Flegrei denunciano la mancata prevenzione e vengono caricati

Gli abitanti di Bagnoli, dei Campi Flegrei e tanti solidali da Napoli oggi oggi erano in piazza per denunciare che nel territorio, dove ci sono più di 400 sfollati e dominano incertezza e paura per il futuro, si tiene un comizio elettorale presso Città della Scienza. da Laboratorio Politico Iskra Gli abitanti sono stati caricati […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: 39 avvisi di garanzia per abitanti e attivisti a difesa del parco, “questa è un’intimidazione senza mezzi termini”

Erano un centinaio le persone riunite in conferenza stampa lunedì 17 marzo all’interno del cortile Campus Einaudi di Torino. Studenti, lavoratori, associazioni, ambientalisti, abitanti del quartiere e alcune delle 39 persone che hanno ricevuto, pochi giorni prima, altrettanti avvisi di garanzia dalla Questura torinese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le istituzioni a Lamezia come stanno affrontando la sequenza simica in corso?

Da qualche giorno è in corso uno sciame sismico che sta interessando la provincia di Catanzaro e che dal 13 febbraio alle 13 del 17 marzo ha registrato – secondo i dati forniti dall’INGV – 134 scosse nell’area compresa fra Marcellinara, Miglierina e Tiriolo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV, Anno Zero: l’inizio della fine della Torino-Lione

L’Anno Zero non esiste. Nel nostro tempo, che segue il calendario gregoriano, si passa direttamente dall’anno 1 a.C. all’anno 1 d.C. Nel fantastico mondo della Torino Lione invece il tempo ha un significato astratto. Ogni anno è l’Anno Zero, in un eterno gioco dell’oca dove si ritorna sempre al punto di partenza. da notav.info Giovedì […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Contro il porto crocieristico di Fiumicino

Royal Caribbean, colosso statunitense delle crociere, vuole costruire a Fiumicino il primo grande porto a gestione privata in Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Comune di Bussoleno allunga le mani sulla stazione internazionale ed è subito bufera

“Metti la cera, togli la cera”. Chi di noi non si ricorda della famosa frase pronunciata dal maestro Miyagi nel film “Karate Kid” all’inizio degli anni 80.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La violenza colpisce la scienza: gli esperti sono minacciati per aver rivelato gli impatti sulla biodiversità

Messaggi intimidatori, attacchi fisici, avvertimenti. Secondo l’International Council on Science, gli scienziati ambientali latinoamericani sono sempre più minacciati. di Ana Cristina Alvarado, da ECOR Network “Stiamo assistendo a casi di persone che pubblicano informazioni scomode e, alla fine, si attaccano gli scienziati al fine di mettere a tacere il loro lavoro”, afferma Laura Furones, autrice […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: corteo No Ponte sullo Stretto in occasione del Carnevale, la polizia carica a freddo i manifestanti

Un’ampia manifestazione a Messina contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto ha animato questo sabato 1 marzo la città siciliana. Un corteo colorato ha legato la giornata di lotta con la festività del Carnevale, da sempre festa popolare e giorno in cui – fanno sapere i No Ponte – “si rovescia, si fa beffe del potere, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Opporsi al ponte sullo Stretto costa: 340mila euro!

La storia del Ponte sullo Stretto si arricchisce di una nuova, incredibile pagina. di Peppe Marra, da Volere la Luna Presentato come un’opera strategica, il Ponte è in realtà un grande inganno (https://volerelaluna.it/controcanto/2024/02/15/messina-linganno-del-ponte/), tali e tante sono le criticità legate alla sua realizzazione. In sintesi: il territorio dello Stretto è una zona ad alto rischio sismico e costruire una struttura di queste dimensioni su un’area così instabile […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Viaggio nei cantieri del Tav tra mito e realtà. Il sistema “grandi opere” per espropriare, devastare e speculare

Sono passati 30 anni da quando, a inizi anni ’90, nasceva il movimento No Tav in Val di Susa (TO). Parallelamente alla sua storia, emergeva quello che sarebbe diventato il modus operandi di gestione manageriale dei beni comuni, della spesa pubblica, del territorio e della politica in Italia: le “grandi opere”. Un quantitativo ingente di […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cade l’accusa per associazione a delinquere: una vittoria per le lotte sociali del Paese!

Riprendiamo il comunicato di associazione a resistere: Oggi il Tribunale di Torino ha pronunciato la sentenza in primo grado per il processo “Sovrano”: tutti e tutte assolti per il capo di associazione a delinquere! Le pene per i reati singoli sono stati ridimensionati. Un passaggio epocale per le lotte di tutto il Paese. Questo non […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

NO ALLA SERVITÙ ENERGETICA: CONVEGNO NAZIONALE DI CONFLUENZA

Il Convegno No alla Servitù Energetica anche su Radio Blackout

Immagine di copertina per il post
Confluenza

CONTROVENTO – ALLA SCOPERTA DELLA SPECULAZIONE ENERGETICA IN SARDEGNA

Verso il Convegno No alla Servitù Energetica pubblichiamo le puntate del podcast Controvento, realizzato da Radio Onda d’Urto durante il viaggio inchiesta insieme a Confluenza, del quale abbiamo fatto una restituzione qui.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Iniziati i lavori per la rotonda a San Didero

Questa mattina sono iniziati i lavori per la costruzione della rotonda di accesso al futuro autoporto di San Didero. Telt, per l’ennesima volta, non si è fatta scappare l’occasione per portare in Valsusa ulteriori disagi, soprattutto alla circolazione sulla statale. Con l’aiuto dei solerti operai e delle onnipresenti forze dell’ordine, la circolazione procede tutt’ora a […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Al Meisino i cantieri non rispettano neanche gli alberi monumentali

In vista del presidio davanti al Tribunale di Torino in occasione dell’udienza sul ricorso presentato da cittadini e associazioni a tutela della riserva naturale del Meisino pubblichiamo questo comunicato stampa in merito all’andamento dei lavori e degli impatti dei cantieri sul territorio. A seguire l’indizione del presidio di giovedì 27 marzo.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Transizione energetica a scopo di profitto: la sfida dei territori

Verso il Convegno No alla Servitù Energetica che si terrà a Livorno il 29 e 30 marzo ripubblichiamo un articolo di Fabio Balocco apparso sul Fatto Quotidiano.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Il piano energetico nazionale: sveliamo il mito della transizione ecologica 

A seguito di una interessante chiacchierata con Elena Gerebizza di ReCommon, associazione  che lotta contro gli abusi di potere e il saccheggio dei territori per creare spazi di trasformazione nella società, in Italia, in Europa e nel mondo, e che introdurrà la seconda sessione del Convegno “No alla servitù energetica” a Livorno il 29 e 30 marzo, a partire dall’esigenza di tracciare un quadro del piano energetico nazionale, riportiamo qui una restituzione in vista della discussione collettiva.