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Andrea Rivera: Sto con Erri De Luca

Andrea Rivera: “Sto con Erri De Luca. Siamo tutti terroristi se terrorista è chi lotta per difendere il proprio territorio”.

Ha fatto i sabotaggi, ha partecipato ai blocchi stradali. Non cala l’attenzione sulle posizioni prese pubblicamente da Erri De Luca in merito alla No Tav, ma soprattutto sulle sue dichiarazioni “La Tav va sabotata!” pronunciate dopo l’arresto di due ragazzi, presi venerdì scorso dalle forze dell’ordine proprio vicino all’area del cantiere della Tav in Valsusa.

Le parole di De Luca hanno scatenato varie reazioni nonché commenti da parte di intellettuali, come di appartenenti ai movimenti, fino a raggiungere anche i lettori/non lettori del famoso scrittore. Questi ultimi, in modo inopportuno, hanno poi tentato, senza riuscirci, di confondere o meglio unire la posizione politica di Erri De Luca con quella dello scrittore stesso.

Diciamo che il tentativo c’è stato, ma per fortuna non ha fatto spostare l’attenzione sull’atteggiamento e il parere dichiarato in merito alla Tav. A questo, infatti, è rivolto il nostro interesse, perché ancora una volta permette di riflettere sul progetto Tav e su quello che intorno accade e scatena. Siamo arrivati anche alla denuncia a Erri De Luca?

Accanto a lui proprio ieri è comparso Ascanio Celestini, noto attore, drammaturgo e tra le altre cose, anche simpatizzante No Tav. Si è fatto avanti per sostenere Erri De Luca e per dire la sua sull’allarme terrorismo che è stato paventato da Giancarlo Caselli. “Parlare oggi di pericolo terrorismo è ridicolo e irresponsabile – ha dichiarato – soprattutto quando parliamo di un territorio dove le due parti sono gli abitanti che tagliano le reti con le cesoie e l’esercito, che fortunatamente ancora non spara.

Ed è proprio Celestini a dichiarare, in un’intervista all’huffinghton Post, di essere pronto alla mobilitazione se, per davvero, Erri De Luca finisse in tribunale accusato di istigazione al sabotaggio.

Andrea Rivera, attore, che del Primo Maggio di Roma, dice averne fatto ormai da anni la sua personale “No Tav”, non ha potuto fare altro che esprimere la sua solidiaretà, in primis a Erri De Luca, ma subito ad Ascanio Celestini sostenendo di mobilitarsi con loro nel caso di questa vera denuncia.

Insomma Andrea, Erri De Luca ci ha messo la faccia e senza alcuna remora ha detto “La Tav va sabotata”. Qual è la sua posizione in merito? 
La Tav va sabotata, certo. Esistono altri modi urgenti per utilizzare quei soldi. Occorrono soldi per la disoccupazione giovanile. Anche per  i sussidi. bisogna aiutare i disoccupati cinquentenni che non trovano lavoro e hanno famiglia a carico. Un mio maico non s acome far mangiare la figlia. Non è  questo, chiedo, un problema urgente? Non sarebbero necessari soldi a disposizione per risolverlo? Il dramma di chi perde il lavoro è tanto importante quanto quello dei giovani. 

Si è parlato di “allarme terrorismo” da parte del procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli. “Allarme terrorismo” che secondo Ascanio Celestini diventa “ridicolo e irresponsabile perché i valsusini che sabotano le reti con le cesoie sono al massimo paragonabili a Rosa Parks, la donna nera che osò sedersi sull’autobus destinato ai bianchi”. Cosa ne pensa?

Terrorismo. Se per terrorimo vogliamo intendere movimenti, famiglie che scendono a protestare per difendere il proprio territorio e dunque la loro stessa vita: Bene! Siamo terroristi! 

Dunque, mi pare di capire che le sue posizioni siano del tutto vicine a quelle di De Luca come di Celestini e di molti altri.  
Sì, le dirò di più, io sono dalla parte della letteratura, del popolo, dei cittadini e davanti a una denuncia a De Luca ci mobiliteremo tutti.

Farà di nuovo il “Primo Maggio alternativo”?

Certo. Se ci sarà lo farò. Molto volentieri. Anzi, invito tutti i miei colleghi a rifiutarsi di salire sul palco del Primo Maggio, perché è un palco con una cesura pazzesca. Non possiamo fare cultura pensando solo di cantare, parlare davanti a giovani che bevono birra. Meglio allora raccogliere fondi e aiutare chi ha bisogno. Creare altre realtà. 

A proposito di altre realtà. Hai sentito parlare del progetto Parole di Lulù? E’ di Niccolò Fabi, un progetto nato dopo la morte di Olivia la sua bambina. Nato per sostenere strutture che tutelano la salute dei bambini come l’organizzazione di attività ludiche ed educative che ne possano accompagnare la crescita. Hanno fatto molto in questi quattro anni.

Ecco, invito Nicoclò Fabi a rifiutarsi di andare sul palco del Primo Maggio quest’anno. Artisti come lui non dovrebbero salire su quel palco.

 

da notav.info

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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