Anonymous a fianco di Luca e della Val Susa. Attaccati i siti di polizia e carabinieri
Il primo colpo (contro il sito della polizia) è stato messo a segno intorno alle ore 18.30 mentre un’ora e mezza più tardi, quando ancora molti cortei erano in movimento su tutto il territorio nazionale e puntavano al blocco delle stazioni dei treni, migliaia di connessioni hanno congestionato i server dei carabinieri.
L’operazione contro i siti istituzionali delle Forze dell’Ordine, di cui sono stati informati repentinamente attraverso Twitter diversi account legati al movimento, è stata rivendicata sul blog OperationGreenRights. Lo stesso sul quale nei mesi passati gli anonymous si erano assunti la responsabilità degli attacchi contro alcuni portali delle lobby SiTav e dei suoi esponenti politici; fino all’ultimo e più clamoroso assalto contro il sito del carcere della Vallette in cui erano imprigionati i militanti arrestati nell’operazione repressiva scattata all’alba del 26 gennaio. Nessun comunicato (almeno fino a questo momento) ma solo un manifesto (con in primo piano l’immagine di Luca Abbà) dal titolo inequivocabile «Revenge 4 #notav! Carabinieri.it & poliziadistato.it TANGO DOWN! #forzaluca #notav»
«Avrebbero dovuto aspettarci» ci ha detto su Twitter uno degli hacktivisti coinvolti nell’operazione. L’ennesima e puntuale conferma della trasversalità della lotta NoTav. Il giano bifronte della democrazia tecnica, quello dal volto professorale e paternalista del governo Monti e dal grugno ebete ed animalesco delle cariche a Porta Nuova, dovrà misurarsi con l’opposizione di un sempre maggior numero di avversari, tutti raccolti dietro la bandiera NoTav: i militanti baciati dal sole delle montagne, gli attivisti che accendono le luci delle città e l’ombra degli hacker di Anonymous, proiettata ad oscurare i siti di chi vuole mettere le mani sulla Val di Susa.
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