Bucarest, catena umana circonda il Parlamento in difesa di Rosia Montana
Dopo le manifestazioni e i cortei che hanno riempito le strade di diverse città del paese la scorsa settimana, sabato migliaia di persone sono tornate a protestare a Bucarest in difesa di Rosia Montana, contro i piani di sfruttamento del gruppo Gold Corporation (controllato dalla canadese Gabriel Resources) e l’appoggio del governo che continua a presentare il progetto privato come un’opera di interesse pubblico per tutto il paese.
Due giorni fa migliaia di persone hanno circondato il Parlamento con una lunga catena umana di 7km al grido di ‘Uniti possiamo salvare Rosia Montana!’, consapevoli ormai che l’unica opposizione al progetto di devastazione può continuare ad essere costruita solo dal basso come accaduto nell’ultimo mese.
In effetti la lotta contro la costruzione del sito di estrazione ha già ottenuto una parziale seppur significativa vittoria: sotto la pressione che saliva dalle strade, all’inizio della scorsa settimana il Senato ha fatto slittare la votazione del progetto di legge a Novembre.
La battaglia si preannuncia dunque destinata a proseguire nei prossimi mesi: da una parte le false promesse del gruppo Gabriel Resources e del governo, che mascherano i propri interessi di profitto promettendo posti di lavoro, dall’altra migliaia di cittadini non disposti ad arrendersi ad un progetto che comporterebbe la deportazione di ben oltre 2000 persone, la distruzione di 900 abitazioni e di un patrimonio naturale e archeologico inestimabile.
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