InfoAut
Immagine di copertina per il post

Compressori di stato

 

Palloni sgonfiati

Partiamo dal dato numerico: chiedere 9 anni e 6 mesi dopo aver imbastito per un anno un cine che manco a Hollywood sventolando il fantasma del terrorismo e degli Anni di Piombo, blindando un’intera città (con tanto di cecchini sui tetti) per una manifestazione che sembrava una passeggiata di educande, lanciando continui allarmi tanto da portare all’esaltazione delirante l’autista di un pm che si è auto inflitto delle ferite pur di accusare i No Tav, non pare un gran risultato.

Tirare il freno a mano quando si è lanciati, però, può avere effetti alquanto ridicoli. Soprattutto quando non si accorda il linguaggio, sostenuto da 12 mesi a questa parte, con le risultanze finali. Potreste dunque trovare, in giro per il web, esilaranti affermazioni tipo: “E’ stato un atto di guerra”, chiesti 9 anni e mezzo. Ma d’altra parte non si poteva pretendere che i due pm con l’elmetto abbandonassero il marchio di fabbrica fatto di organizzazioni paramilitari, commandos, ordigni micidiali e tutta la baracca. D’altra parte intendiamoci: se si sgombera il campo da questo fantasma del terrorismo, chiedere 9 anni e sei mesi per un compressore danneggiato, pene che si chiedono per un omicidio volontario, è folle.

 

Liberté, fraternité, compressoré

Già, perché nonostante la Cassazione, nonostante le testimonianze e l’intero processo, le accuse di terrorismo e di attentato con finalità terroristiche sono rimaste. Su questo c’erano pochi dubbi, dopo che fin dall’inizio l’indagine ha avuto come unico scopo proprio quello di riuscire ad appioppare a una qualunque azione del movimento questa etichetta tanto agognata. Orfano di una vera vittima (non ce ne vorrà il compressore), di una sigla eversiva (i Noa stanno bene nel fantabosco mediatico in cui sono nati) o di un grave danno al sistema Paese (la strada del danno d’immagine imboccata dal Riesame si è più rivelata una calamita delle ironie di mezza Italia che una reale soluzione alla fragilità dell’accusa), il reato doveva poter essere puntellato in altro modo. E qui un nuovo, inquietante esperimento di genetica del diritto ci ha regalato un’altra perla: il grave danno necessario per contestare l’articolo 270 sexies è stato individuato dai pm nella lesione dei diritti costituzionalmente garantiti: la proprietà, l’esproprio a fini sociali, la libertà di uno Stato di perseguire i propri interessi, l’incolumità pubblica.

Che l’ormai famigerato compressore andato a fuoco fosse depositario di questo coacervo di diritti fondamentali era a tutti ignoto. Ma evidentemente dev’esserci sfuggito un articolo della Carta nel quale si afferma: “Non tutti i compressori sono uguali di fronte alla legge”. Questo, in particolare, è stato danneggiato da No Tav. E già solo per questo è simbolo ed emblema della presenza dello Stato sul territorio. I prefetti se ne facciano una ragione.

 

Sparisce l’attentato alla vita

L’udienza ha però fatto registrare anche un’altra importante novità. Dopo mesi di ondeggiamenti, i pm si sono finalmente decisi: quella notte non ci fu alcun attentato alla vita, ma solo un attentato all’incolumità delle persone. Per questa ragione per uno dei reati contestati è stata chiesta l’assoluzione. Una precisazione che finalmente permetterà alle difese di avere a che fare con un’accusa ferma e non mutaforma a seconda delle situazioni com’è avvenuto in questi mesi. Certo, si è dovuti arrivare al giorno delle requisitorie, ma vuoi mettere la suspence…

 

Un cameo per le parti civili

L’Avvocatura dello Stato in rappresentanza della Presidenza del Consiglio deve aver preso la residenza su Marte. Quando parlando di grave nocumento all’immagine e alla reputazione internazionale dell’Italia, ci si domanda se non è per azioni come quella del 13 maggio che l’Italia attrae solo l’1% dei capitali esteri, evidentemente non si ha proprio una visione precisa del nostro Paese (mai sentito parlare di corruzione? Infiltrazioni mafiose negli appalti? Tempi biblici della giustizia civile? Competitività del sistema azzerata?).

L’avvocato di Ltf in Italia sembra invece viverci in pieno. L’azienda lamenta questo problema: nel 2013 il governo ha emesso un decreto che prevede che il ministero “possa” indennizzare le aziende che hanno subito dei danni da chi cerca di ostacolare l’opera. Tuttavia, nonostante i ripetuti solleciti, da Roma non è arrivato alcun chiarimento su quale iter si debba intraprendere. Risultato: la Cmc ha chiesto a Ltf 180.000 euro di danni come stazione appaltante. Sicuri si possano richiedere agli imputati? Dubbi. Per intanto si chiede una provvisionale di 50.000 euro da dare in beneficenza.

Immancabile la performance del Sap, che ha sollevato un possibile danno dovuto a un eventuale calo degli iscritti a seguito della brutta figura conseguita dalla polizia. Giudicate voi.

 

Prossima udienza il 26 novembre, parola alle difese. E poi il 17, per le sentenze.

 

da Libero dissenso

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giorni di trivelle in Val Susa

Lunedì scorso è stata avvistata una prima trivella in località Isolabella, a Bussoleno. Immediatamente è partito il monitoraggio sul territorio da parte del popolo valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

31 ottobre – 8 dicembre 2005 / 31 ottobre – 8 dicembre 2025 : avere vent’anni è avere sogni grandi!

Sono passati vent’anni da quei giorni che hanno segnato la storia della nostra valle.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ponte sullo Stretto: la Corte dei Conti boccia Salvini

La Corte dei Conti ha inflitto un duro colpo al progetto del ponte sullo Stretto, evidenziando buchi e falle enormi nel procedimento che avrebbe dovuto rilanciarne la realizzazione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inaugurazione del Salone dell’Auto a Torino: la protesta silenziosa delle Red Rebels di Extinction Rebellion

La cerimonia di inaugurazione del Salone dell’Auto 2025 è stata disturbata da Extinction Rebellion, con la presenza muta e solenne delle Red Rebels. Una critica al modello di mobilità e sviluppo che ogni anno viene riproposto nel centro di Torino e una denuncia della presenza di aziende coinvolte nelle operazioni di Israele a Gaza e in Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bolivia: I popoli indigeni paralizzano nei propri territori il progetto governativo di coltivazione della palma da olio

Il progetto governativo per coltivare la palma da olio o africana (Elaeis guineensis) è rimasto sospeso in certi territori dell’Amazzonia boliviana.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

E’ iniziato il campeggio studentesco al presidio di Venaus

Prende avvio il campeggio studentesco No Tav nello storico presidio di Venaus. Questa mattina si è tenuta l’assemblea contro la guerra, il riarmo e contro il genocidio in Palestina, occasione per discutere a partire dalle scuole itinerari di attivazione contro la guerra e per mobilitarsi sui territori in vista del corteo nazionale dell’8 novembre a Roma, lanciato questo luglio durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La truffa del Ponte continua

Alla vigilia della trasmissione del dossier alla Corte dei Conti, annunciata da Salvini come tappa decisiva dopo l’approvazione del CIPESS, denunciamo ancora una volta l’enorme operazione di propaganda e saccheggio che si nasconde dietro la parola “ponte”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le grandi opere, ovvero i giocattoli di Salvini

Non lo chiamavano “Trinità” ma “bimbominkia” e anche “cialtrone” e “incapace”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra la base del Tuscania al CISAM con il genocidio in corso in Sudan?

In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Milei-Trump hanno vinto e si sono tenuti la colonia

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Monza: martedì 4 novembre corteo “contro la guerra e chi la produce”

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.