
Giornata di lotta a Desenzano per dire: ‘Ora basta, fermiamo il Tav!’

Oggi a Desenzano volevamo scendere di nuovo in piazza per dire  la nostra, per dar voce alle tante persone che da ormai un anno hanno  deciso di opporsi, in diversi modi, a questo progetto. Innanzitutto era  per noi importante ribadire l’inutilità’ di questa grande opera, con  tutti i danni incommensurabili e su diversi piani che porterebbe al  nostro territorio.
 Ci tenevamo particolarmente a dire la nostra sugli scandali che hanno  portato all’arresto del super manager del Ministero dei trasporti  Incalza e alle dimissioni del Ministro Lupi in quanto anche la tratta  TAV Brescia-Verona era uno dei pezzi centrali di questo sistema.
 E di nuovo scendendo in piazza volevamo lanciare un messaggio ai  nostri amministratori: nei territori che governano esiste una  componente che quest’opera non la vuole, una componente che continua a  crescere e che continuerà ad organizzarsi per fermarla. Avevamo  a cuore anche di ribadire che i soldi per fare quest’opera non ci sono e  che i pochi messi a disposizione sono quelli tolti al servizio  sanitario nazionale, al welfare, alle bonifiche e alla prevenzione dal  dissesto idrogeologico.
 Tutte queste cose le abbiamo dette a modo nostro, in tanti e  tante, uomini, donne, anziani e bambini, riempendo le strade e le piazze  di Desenzano con cori, striscioni e bandiere.
 Davanti al corteo un trattore, simbolo di uno delle tante attività che  simboleggiano queste terre, guidato da uno dei possibili espropriati del  TAV, con attaccato uno spaventav, il famoso spaventapasseri che ci  aiuetrà a proteggere il nostro territorio dal TAV, che da diverso tempo  sta diventando simbolo di questa lotta.
 Tanti i cartelli che in diversi modi e con diversi slogan e frasi  denunciavano lo sperpero di denaro a discapito di piccole opere utili  per il nostro territorio e per chi lo vive.
 E insieme a noi in corteo oltre alle delegazioni No Tav della Val di  Susa, del Terzo Valico e del Trentino, anche il Comitato del Parco delle  Colline e Moreniche e decine di comitati ambientalisti, insieme anche a  tante delegazioni da diverse zone della lombardia e alcuni  amministratori delle nostre province: un assessore di Castiglione delle  Stiviere e i primi cittadini di Medole, Solferino e Monzambano che con  orgoglio hanno sfilato insieme a noi per difendere i cittadini che  rappresentano e il futuro di queste terre.
Oggi nessuno può negare che un vento nuovo soffia in questa  provincia e che sarà in grado di rovinare i piani di chi vuole  realizzare la Brescia-Verona.
 Un grazie a tutti e tutte coloro che hanno reso possibile questa ennesima giornata di lotta. E insieme, lo fermeremo! 
da NoTavBS
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