Il Ministro Clini obbligato a fuggire da Trieste
Tutto era cominciato dalla convocazione di due diverse manifestazioni partite da Piazza Unità e da Barcola per poi ricongiungersi, gonfiate di partecipanti, in Porto vecchio. Così alcune centinaia di manifestanti – studenti, No Tav, comitati e associazioni ambientaliste, centri sociali e sindacati di base – sono arrivati a ridosso del Magazzino 26, sede della conferenza. I manifestanti si sono quindi piazzati davanti all’ingresso della sala dove era in corso l’incontro, dopo averla scovata in mezzo ad altre decine di magazzini, e sono partiti slogan e canti contro la devastazione ambientale, il Ministro Clini, il gassificatore e il presidente della regione. Poi, portando striscioni, cartelli e bandiere, i contestatori hanno letteralmente invaso la sala già piena di ‘autorità’, tra le quali il vescovo Crepaldi che ha cercato di placare i manifestanti per essere sommerso di fischi e slogan. A quel punto, raccontano i manifestanti, i vip se la sono squagliata in tutta fretta e al loro posto è stato piazzato lo striscione del Comitato NoTav di Trieste e del Carso, in solidarietà con la popolazione della Val Susa da decenni si batte contro l’alta velocità e la devastazione ambientale.
Il comunicato del comitato:
Stasera il ministro dell’ambiente Clini, il governatore Tondo ed il vescovo Crepaldi hanno battuto in ritirata di fronte alla presenza di centinaia di persone che dicevano No al rigassificatore, No alle grandi opere, basta con l’abuso dell’ambiente.
Se ne sono andati da un ingresso laterale e non hanno neppure iniziato il convegno previsto nella palazzina dismessa del Porto vecchio, una scelta logistica per non parlare in centro città, per parlare lontano dalla gente sulla pelle della quale vogliono decidere il futuro.
Ma la gente è andata da loro, ed ha fatto loro capire come la pensa Trieste.
da Trieste alla Val Susa del territorio non si abusa!
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