InfoAut
Immagine di copertina per il post

Reportage dalle piazze triestine degli scorsi giorni

||||

Il violento sgombero del porto di Trieste, avvenuto lunedì 18 ottobre, a cui è seguita una resistenza determinata durata l’intera giornata, ha reso Trieste protagonista di tutte le testate nazionali, città ai margini del territorio nazionale in termini sia geografici che di cronaca.

I giorni successivi la città è stato teatro di molto movimento, nonostante l’abile mossa di questura e prefettura per disinnescare una protesta che stava assumendo caratteri nazionali, tramite la strumentalizzazione dell’utile idiota Stefano Puzzer, per pochi giorni volto pubblico della protesta, che invitava a non scendere più in piazza, e un incontro con il ministro dell’agricoltura Patuanelli, che ha portato chiaramente a un nulla di fatto.

Per diversi giorni Piazza Unità, la piazza centrale e più importante della città, dove sono situati tutti i palazzi istituzionali (comune, prefettura, provincia), ha visto una presenza costante, in un presidio  permanete con una percentuale rilevante di persone che venivano da fuori città, che lo hanno reso in alcuni casi quasi parossistico.

WhatsApp Image 2021 10 29 at 12.02.56

Mentre Puzzer e una componente più politicista della protesta no green pass cercava di verticalizzare il movimento, creando comitati e contro-comitati dai diversi nomi (come “la gente come noi”), di fatto però auto-squalificandosi, il coordinamento No Green Pass Trieste, nato ad agosto ha sentito la necessità di riattraversare le strada della città con i/le cittadini/e di Trieste, uscendo dalla dinamica statica della piazza centrale, e di porre l’accento della protesta sulla contestazione al green pass come strumento di governo, atto ad applicare ricatti, principalmente sul lavoro, e aprire la strada per misure di erosione del welfare sociale, oltre che di controllo. Le giornate di mercoledì 27 e giovedì 28 ottobre hanno visto una prima via di fuga dall’impasse in cui era caduto il movimento, attraverso due cortei in città, dislocati in quartieri popolari e/o periferici.

Il primo, svolto durante la mattinata di mercoledì e convocato con poco preavviso genericamente da “i portuali”, è partito da un quartiere popolare ed è andato a toccare la zona industriale della città. Hanno partecipato circa duemila persone. Il secondo è stato indetto alle 17 di giovedì, assieme alla chiamata di una giornata di astensione del lavoro, sfruttando la copertura sindacale di fisi (sindacato che vede nella sua dirigenza alcuni elementi dell’estrema destra), che ha visto una buona adesione, soprattutto nel settore degli autoferrotranvieri.

WhatsApp Image 2021 10 29 at 15.58.00
L’invito per la giornata di ieri era chiaro: scendere in piazza portando le proprie rivendicazioni a partire dal ricatto sul lavoro, senza bandiere e simboli. Il corteo, che ha visto una partecipazione tra le 7 mila e le 10 mila persone, principalmente di Trieste, è partito da Campo San Giacomo, piazza dell’omonimo storico quartiere popolare, non troppo periferico. Da lì il corteo è sceso verso la sede della Trieste Trasporti, dove ha incrociato numerosi striscioni appesi sui muri limitrofi, sia della settimana precedente con slogan del tipo “siamo in sciopero, siamo al porto”, sia nuovi sul tema della difesa del posto di lavoro.
Erano presenti molti spezzoni di categorie: autotramvieri/e, metalmeccanici, insegnanti, educatori/trici, studentesse/i e ricercatrici/tori e anche sanitari/e.

WhatsApp Image 2021 10 29 at 15.58.02

Il corteo è proseguito per il quartiere, passando a fianco alla zona del porto, teatro dei duri attacchi della polizia sui manifestanti della settimana precedente, per arrivare nel quartiere di Campi Elisi, dove si era vista una forte resistenza, durata tutto la giornata.
Nell’attraversare questi luoghi il corteo ha espresso messaggi di rabbia e opposizione alle forze dell’ordine, e nel quartiere di Campi Elisi si è vista solidarietà, principalmente proveniente dai caseggiati popolari.

WhatsApp Image 2021 10 29 at 15.58.01 1

Le parole d’ordine di ieri erano quindi “no ai ricatti sul lavoro” e ferma opposizione alla misura del green pass, con diversi interventi dall’impianto che hanno contestato la malagestione della pandemia dal punto di vista sociale. Citando uno degli interventi: “La pandemia e le misure restrittive per il suo contenimento e gestione hanno portato a un forte impoverimento, e di contro non ci sono state misure atte a contenerlo. Anzi, la gestione autoritaria ha portato molte persone ad essere costrette ad accettare un indurimento delle condizioni sul lavoro, o la perdita improvvisa di esso senza altre tutele.”Altri interventi hanno sancito la differenza tra questo movimento, e la sua opposizione al green pass, con le manifestazioni più spiccatamente novax. Sempre citando interventi provenienti dal furgone di testa: “Noi non siamo no-vax, noi stiamo lottando uniti vaccinati e non vaccinati contro lo strumento del green pass, perché si tratta di un ricatto sul lavoro”. E’ evidente infatti che attraverso questo strumento il governo impone come unica via d’uscita dalla pandemia quella della vaccinazione di massa, senza però occuparsi di una tutela alternativa e diffusa su tutta la popolazione (sia per chi lavora, che per chi non lavora) e di riorganizzare seriamente l’assetto sociale (nella scuola, nella sanità, nei luoghi di lavoro e della socialità).

WhatsApp Image 2021 10 29 at 15.58.01
Si è parlato di tamponi gratuiti non tracciati, cure domiciliari precoci, sanità pubblica accessibile, e anche possibilità di accesso al sapere medico e scientifico; oltre che delle condizioni di vita, studio e lavoro delle classi popolari. I nemici individuati sono Confindustria, Draghi, ma anche le istituzioni locali, come il sindaco Dipiazza, che si appresta a svolgere il suo quarto mandato.

Dopo aver attraversato Campi Elisi, il corteo, che era stato autorizzato ad arrivare in Piazza Venezia, proprio al confine del centro cittadino, ha continuato spontaneamente sulle rive, aggirando i blindati ed approdando in Piazza Unità.

E’ stato lanciato un altro appuntamento per la giornata di sabato 30 ottobre, in campo San Giacomo: assemblee di categorie per auto-organizzarsi sui posti di lavoro.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

GREEN PASStrieste

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

25 aprile 2025 a Trst – Una controinchiesta

Pubblichiamo di seguito un testo dell’Assemblea 25 Aprile di Trieste sui fatti avvenuti durante la scorsa Giornata della Liberazione. Il 25 aprile 2025 un corteo antifascista è stato bloccato a Trieste, rinchiuso e caricato in Via dell’Istria, mentre andava in direzione della Risiera di San Sabba, lager di sterminio e tradizionale luogo di commemorazione per […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Giorni di protesta nelle carceri italiane

Sono giorni di proteste nei penitenziari italiani, da Trieste a Torino.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Trieste: in Via Gioia uno spazio di accoglienza negato a due passi dal Silos

A Trieste, città di frontiera che non si riconosce tale, vogliamo mostrare che trovare uno spazio dove accogliere le persone migranti è possibile.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’ovovia a Trieste: i primi passi di una grande opera e il fronte dei boschi che si ribella

da Burjana Vogliamo dare il nostro contributo sugli avvenimenti degli ultimi giorni intorno alla questione della cabinovia metropolitana di Trieste, progetto finanziato con i fondi del PNRR per la mobilità sostenibile che intende costruire un impianto a fune che colleghi la zona del Porto Vecchio in prossimità del centro città con l’altopiano del Carso in […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Trieste. Manifestazione contro l’Ovovia

Ieri a Trieste si è svolta una manifestazione di fronte al comune per contestare la decisione di realizzare un’ovovia che colleghi il porto con il Carso.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

+/ UN INVITO/+ /IL/SISTEMA/E/L/IMMUNITÀ/

Riprendiamo, con un po’ di ritardo, questo interessante scritto di Azione Antifascista Roma Est, che sebbene venga da un substrato teorico leggermente dissimile al nostro, ci pare convincente nell’analisi dei fenomeni pandemici, mantenendo i livelli di complessità con cui ci troviamo ad interfacciarci. Il testo è frutto di un’inchiesta sul campo come si può notare […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Note dall’isolamento – Il male negato.

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un contributo arrivatoci per la rubrica  Green Pass e gestione della crisi pandemica.    Pandemia, fine del secondo anno. Dopo due anni siamo estenuati. Disillusi lo eravamo già prima, cinici e forse anche depressi; ma ora siamo estenuati. Proletari, piccolo borghesi, malati e sani. Ciascuno secondo la propria condizione, ovviamente. Ma mai […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La realtà della negazione e la negazione della realtà – pt.2

Pubblichiamo la seconda parte della traduzione del testo “La realtà della negazione e la negazione della realtà” di Antithesi / cognord. Traduzione a cura di Cattivi Pensieri. Qui il link alla prima parte.   La vera spaccatura nel movimento antagonista Purtroppo, però, questa marmaglia di estrema destra non monopolizza la scena negazionista. In alcuni paesi specifici […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La realtà della negazione e la negazione della realtà – pt.1

Questo testo è stato scritto e pubblicato in greco nel settembre 2021. Nasce come intervento polemico nel dibattito intorno alle questioni del virus Sars-CoV-2, delle misure e degli strumenti messe in campo per contrastarlo e dell’autoritarismo del governo greco. Nasce, soprattutto, dalla sorpresa (e tristezza) per il fatto che molti dei nostri compagni e amici […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Green Passion: Produrre società o produrre odio sociale

Riceviamo e pubblichiamo volentieri questo nuovo contributo alla rubrica Green Passion… L’evolversi della condizione pandemica rimette al centro una riflessione sull’inefficacia della gestione tecnocratica della crisi e sulla necessità di articolare nuovi (e vecchi) strumenti per ripensare il vivere sociale. Da qui non si scappa, se non a costo di ricadute continue ed altre centinaia […]