Il movimento NOTAP di nuovo per le strade di Melendugno
Nei giorni scorsi la macchina del TAP si è rimessa in moto. Gli operai, scortati dalle truppe di occupazione, si sono presentati di nuovo a Melendugno questa volta per iniziare la potatura degli ulivi propedeutica al cantiere, trovando però la pronta resistenza del movimento popolare che si oppone al mafiodotto. Centinaia di abitanti hanno rallentato i lavori salendo sugli alberi e bloccando i mezzi con la polizia che si è subito schierata a difesa dell’ennesima grande opera inutile trascinando via i cittadini di Melendugno e minacciando i presenti di ritorsioni. L’operazione di potatura, che è funzionale ai lavori, forse preludio dello spostamento degli alberi, viene per di più fatta sui terreni di SNAM (quindi senza autorizzazioni), non in periodo di potatura ma bensì di raccolta delle olive e non sta neanche risparmiando né gli ulivi più piccoli né quelli secolari, da sempre simbolo del territorio pugliese.
Il lavori restano comunque al punto 0, la macchina del TAP sta ancora individuando le zone più idonee per i cantieri e la determinazione dei NOTAP sta dando filo da torcere tanto sul piano pubblico (al punto che un giornalista straniero che stava documentando quanto succede al presidio di San Basilio è stato malmenato dalle forze dell’ordine pochi giorni fa…) che su quello dell’avanzamento concreto dei lavori preparatori.
Oggi, per ribadire la propria contrarietà all’opera, i cittadini di Melendugno hanno deciso di scendere di nuovo nelle strade del paese con una manifestazione comunicativa partita a mezzogiorno da piazza Pertini. Il corteo, capitanato dalle mamme notap si è snodato per le vie della cittadine per concludersi con un pranzo collettivo davanti alla villa comunale seguito da proiezioni e dibattiti.
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