InfoAut
Immagine di copertina per il post

IL NUOVO SINDACO DI LIONE BOCCIA IL TAV: “OPERA INUTILE, ORA VA FERMATA”

||||

Il colpo è devastante. Dopo la sonora bocciatura della Corte dei conti europea arriva il giudizio severissimo del neo-sindaco di Lione, il verde Gregory Doucet, eletto sabato scorso con 52,5 % dei suffragi imponendosi al primo turno contro il suo principale avversario, il candidato della destra Etienne Blanc, che aveva basato una buona parte della sua campagna proprio sul sostegno al megatunnel transfrontaliero.

In un’intervista rilasciata a la Stampa, Doucet viene subito interrogato sulla sua opinione sul TAV e la risposta non lascia spazio a dubbi: «Fra le nostre città esiste già un’infrastruttura ferroviaria, che è sufficiente, ed è su quella che dovremmo investire. La Francia ha iniettato troppi pochi fondi sul trasporto merci su rotaia a livello nazionale. E ora vogliono farci credere che con la Tav rilanceremo l’attività. Ma è assurdo». Interrogato su come fare per togliere i tir dalla strade Doucet risponde svelando la banale verità che in Italia tutti i giornali si sono speciosamente adoperati a nascondere negli anni con cartine taroccate e altre amenità: «Se valorizzata, la linea che già corre fra Lione e Torino è sufficiente per i treni che vi devono circolare. Ecco, investiamo prima lì ». Ovviamente il giornalista del quotidiano torinese prova a propinare la solita cantilena berciata ossessivamente assieme ai suoi colleghi italiani qualche mese, la spudorata menzogna che racconta che i lavori sono a uno stadio troppo avanzato per essere fermati (quando invece sono stati scavati solo i tunnel esplorativi), ma il sindaco replica lapidario «Non bisogna insistere su un progetto sbagliato. È la scelta peggiore. Bisogna fermare la Tav».

Un giudizio senza appello che speriamo contribuirà a dare il colpo definitivo allo sgangherato progetto di una seconda linea ad alta velocità tra Torino-Lione. Che una presa posizione così netta venga dal primo sindaco eletto tra le file dei verdi in una grande città francese può stupire solo in Italia. I verdi francesi come tutti gli omologhi partiti ecologisti europei sono da anni opposti al TAV. Solo da noi una propaganda spudorata ha provato a far passare come rispettosa dell’ambiente un’opera che disboscherà oltre 5.000 alberi in Val Clarea, distruggerà una vasta porzione di habitat alpino mettendo in pericolo specie protette ed emetterà 10.000 tonnellate di CO2 perforando un massiccio in cui la presenza di amianto è certificata da tutti gli organi competenti. La soluzione individuata da Doucet è la stessa proposta dai tecnici notav negli ultimi 20 anni, dati e numeri alla mano, per un report modale da gomma a ferro che non devasti la Val di Susa con costi economici ed ecologici insostenibili. La Torino-Lione esiste già e non è “un tunnel di montagna” come continua a insistere la propaganda sitav ma una galleria mista merci/passeggeri ammodernata nel 2011 e utilizzata oggi soltanto al 30% delle sue capacità. Ora che questa semplice verità viene pronunciata anche da questo neo-sindaco laureato alla scuola di business di Rouen così “calmo, costruttivo, l’aria rassicurante” da sedurre persino il giornale della famiglia Agnelli speriamo che la cosa sia chiara a tutti.

Il TAV va fermato adesso, per fortuna per una volta nella sciagurata storia della repubblica siamo ancora in tempo per evitare quello che è ormai un disastro annunciato!

Da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

lioneno tav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

31 ottobre – 8 dicembre 2005 / 31 ottobre – 8 dicembre 2025 : avere vent’anni è avere sogni grandi!

Sono passati vent’anni da quei giorni che hanno segnato la storia della nostra valle.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ponte sullo Stretto: la Corte dei Conti boccia Salvini

La Corte dei Conti ha inflitto un duro colpo al progetto del ponte sullo Stretto, evidenziando buchi e falle enormi nel procedimento che avrebbe dovuto rilanciarne la realizzazione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inaugurazione del Salone dell’Auto a Torino: la protesta silenziosa delle Red Rebels di Extinction Rebellion

La cerimonia di inaugurazione del Salone dell’Auto 2025 è stata disturbata da Extinction Rebellion, con la presenza muta e solenne delle Red Rebels. Una critica al modello di mobilità e sviluppo che ogni anno viene riproposto nel centro di Torino e una denuncia della presenza di aziende coinvolte nelle operazioni di Israele a Gaza e in Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bolivia: I popoli indigeni paralizzano nei propri territori il progetto governativo di coltivazione della palma da olio

Il progetto governativo per coltivare la palma da olio o africana (Elaeis guineensis) è rimasto sospeso in certi territori dell’Amazzonia boliviana.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

E’ iniziato il campeggio studentesco al presidio di Venaus

Prende avvio il campeggio studentesco No Tav nello storico presidio di Venaus. Questa mattina si è tenuta l’assemblea contro la guerra, il riarmo e contro il genocidio in Palestina, occasione per discutere a partire dalle scuole itinerari di attivazione contro la guerra e per mobilitarsi sui territori in vista del corteo nazionale dell’8 novembre a Roma, lanciato questo luglio durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La truffa del Ponte continua

Alla vigilia della trasmissione del dossier alla Corte dei Conti, annunciata da Salvini come tappa decisiva dopo l’approvazione del CIPESS, denunciamo ancora una volta l’enorme operazione di propaganda e saccheggio che si nasconde dietro la parola “ponte”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le grandi opere, ovvero i giocattoli di Salvini

Non lo chiamavano “Trinità” ma “bimbominkia” e anche “cialtrone” e “incapace”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Stati Uniti: ambiente e terre pubbliche sotto attacco

La tavolata della ventina di rappresentanti delle Big Oil (le grandi aziende energetiche statunitensi), svoltasi presso la tenuta trumpiana in Florida nell’aprile del 2024, è ormai passata all’incasso

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: in 10mila al corteo No Ponte

Sapevamo che sarebbe stato un corteo imponente. Non immaginavamo tanto.

Immagine di copertina per il post
Culture

Scolpire il tempo, seminare il vento, creare antagonismo

Siamo la natura che si ribella!, ammonisce con efficace sintesi uno striscione no-tav esprimendo un radicale antagonismo nei confronti del mortifero sfruttamento capitalista patito dall’essere umano e dalla natura, di cui è parte.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Un milione di corpi in movimento, di bandiere, striscioni, messaggi a pennarello su pezzi di cartone”

Pubblichiamo di seguito il contributo di Nicoletta Dosio in merito al corteo nazionale per la Palestina dello scorso sabato a Roma. Buona lettura!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Movimento No Tav era, è e sarà sempre al fianco della resistenza palestinese: sosteniamo la Global Sumud Flotilla!

Se Israele deciderà di fermare con la forza la Global Sumud Flottilla, impedendo ancora una volta l’arrivo di aiuti umanitari e provando a spegnere un atto di resistenza collettiva, noi non resteremo a guardare.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sul tentativo di discredito del Movimento No Tav in seguito alla marcia del 26 luglio: la parola al Comitato di Susa

Si é appena conclusa la 9a edizione del Festival Alta Felicità.

Un’edizione ricchissima, giovane (nel corpo e nello spirito), colorata, consapevole, affamata di verità, coinvolgente, inclusiva.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”, assemblea dei movimenti: lanciata per l’8 novembre una manifestazione nazionale a Roma

E’ iniziata con le parole di Nicoletta Dosio, storica attivista della Val di Susa, l’assemblea nazionale “Guerra alla Guerra”, svoltasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità al presidio di Venaus, Torino.