InfoAut
Immagine di copertina per il post

Le ferite non si archiviano!

Da pochi giorni ho ricevuto gli atti da parte della Procura della Repubblica del tribunale di Torino, che chiede l’archiviazione della mia querela nei confronti delle forze dell’ordine, che il 3 Luglio del 2011, durante la manifestazione in Val Susa contro il Tav, hanno attuato un vero e proprio pestaggio nei miei confronti. 
Si chiede l’archiviazione del caso, sulla base di testimonianze di poliziotti, di giornalisti e fotografi “accreditati”, che dicono di non aver visto nessun comportamento scorretto delle forze dell’ordine nei miei confronti.
Inoltre negli atti, viene citato un ‘articolo http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/07/04/gli-agenti-volevano-farci-male.html?ref=search (difficilissimo da trovare in rete) pubblicato su La Repubblica Torino il 4 Luglio (giorno seguente al pestaggio) dalla giornalista Sarah Martinenghi, che mi attribuisce un virgolettato contenente parole, che io non ho mai pronunciato. In fondo alla pagina potete trovare la mail da me inviata alla redazione di La Repubblica Torino, che a distanza di 72h non mi ha ancora dato risposta.
Io se chiudo gli occhi e ripenso a quella giornata, sento ancora le botte in testa e il sapore di sangue che dal naso scende giù fino alla gola, vedo ancora i volti dei poliziotti coperti da caschi e bandane, che si avvicinano alla barella e  mi bisbigliano “ti ammazziamo” ad un palmo dall’orecchio, mi vengono ancora i conati di vomito al pensiero delle scatarrate e degli sputi, che si mescolavano col sangue sul mio viso, sento ancora le ossa che si spezzano mentre sono rannicchiato a terra, ricordo bene anche il momento in cui ho pensato “cazzo mi stanno ammazzando davvero”. 
Bé, anche se sono convinto che la storia non si scrive nei tribunali e che la giustizia non sia quasi mai quella che passa tra le labbra di un giudice, ritengo ingiusta e vergognosa questa richiesta di archiviazione, perché per me è come essere stato pestato una seconda volta.
E’ per questo che il mio legale ha proposto opposizione a questa assurda richiesta. E’ per questo che chiedo che questo testo, sia fatto girare il più possibile in rete.
E’ di questi giorni la notizia, che il poliziotto che colpì Martina Fabbri rompendole 4 incisivi, il 12 Ottobre del 2011, nella carica davanti alla sede della Banca d’Italia a Bologna, è stato finalmente identificato, ed è stato possibile solo grazie ai video forniti dagli attivisti e non a quelli delle forze dell’ordine. Comunque un dato positivo,che conferma però che qui, non si parla di una o di poche mele marce ma di un’intero apparato che sa di poter agire colpendo duramente e restando impunito e che si autodifende, facendo dell’omertà e della “solidarietà” di branco una pratica quotidiana, arma infallibile contro la verità.
Per questo e non per altro, bisognerebbe lanciare una campagna seria sull’uso dei numeri identificativi su caschi e divise e sul reato di tortura in Italia.
Per quanto mi riguarda, neanche tutte le botte prese, le cicatrici e i vari acciacchi che mi porto dietro da quella fantastica, seppur per me drammatica, giornata di lotta del 3 Luglio 2011, sono bastati a sedare la mia voglia di ribellione, avete fallito ancora una volta. Perchè faccio parte di una banda immensa, che non molla mai, che vi troverete sempre davanti, lì dove ci sono zone rosse, limiti invalicabili, spazi liberati e territori da difendere, lì dove c’è anche solo la puzza di ingiustizia, liberi dalla zavorra della paura, perché il sorriso non ce lo toglierete MAI!
QUI SOTTO LA MAIL INVIATA A SARA MARTINENGHI DE “LA REPUBBLICA”:
Gent.ma Sarah Martinenghi,
io non la conosco, ma le scrivo in merito ad un suo articolo intitolato “Erano organizzati e volevano farci male” pubblicato il 4 luglio del 2011 su La Repubblica Torino, dove appare un virgolettato che lei mi attribuisce: “ma non mi hanno picchiato sono stati i miei a ridurmi così -ha raccontato ai medici- sono caduto e gli altri mi sono passati sopra, mi hanno calpestato”. Io non ho mai pronunciato quelle parole, né davanti ai medici né davanti a lei, al mio arrivo in ospedale stavo molto male a causa delle ferite e delle fratture e non ho mai rilasciato un’intervista a lei; l’unica che ho concesso a La Repubblica è testimoniata dall’inizio alla fine da un video reperibile in rete su You tube ed altri canali dove ho pubblicamente denunciato il pestaggio. Le scrivo a distanza di più di un anno, perchè solo ora vengo a conoscenza di questo articolo attraverso gli atti ricevuti in questi giorni dalla Procura Della Repubblica del tribunale di Torino che chiede l’archiviazione del mio caso. La digos di Torino ha sostenuto che io stia mentendo sulla base del suo articolo e il pubblico ministero ha allegato agli atti per il giudice questa sua intervista fantasma. Io il 3 luglio ho subito un pestaggio, ho subito botte, tagli e fratture,  sputi ed insulti,  la mia persona è stata ingiuriata sia fisicamente che psicologicamente e leggere il suo articolo tra gli atti usati per smontare la tesi del pestaggio mi fa rivivere la sensazione di ingiustizia ed impotenza che ho vissuto in quella giornata. 
La prego di pubblicare questa mia lettera, quale segno di rispetto.
Domenica 14 ottobre San Vito Chietino (CH)
Fabiano Di Berardino
Il video della testimonianza di Fabiano subito dopo il suo ricovero presso il reparto di Traumatologia dell’ospedale CTO di Torino, in seguito al pestaggio della polizia il 3 luglio 2011 in Val di Susa:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

3 luglionotavvalsusa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“In Val Susa la repressione non ci ha vinto”, intervista a Nicoletta Dosio

Nicoletta Dosio la storica attivista del movimento No Tav sta terminando un anno di detenzione domiciliare per la sua lotta contro la linea ad alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No al rigassificatore di Ravenna. E occorre organizzarsi per fermare il modello di sviluppo energivoro e devastante

Intervento della «Rete Nazionale Lavoro Sicuro» e dell’«Associazione Esposti Amianto» alla vigilia della manifestazione nazionale da La Bottega del Barbieri RIDURRE L’IMPRONTA CARBONICA.AUMENTARE L’IMPRONTA DI CLASSE Abbiamo a suo tempo presentato osservazioni al “commissario” delegato alla gestione dell’insediamento del rigassificatore di Ravenna: come tutti i soggetti che hanno manifestato la loro opposizione, non abbiamo ricevuto […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bentornata Nicoletta!

Nella giornata di ieri è stata scarcerata Nicoletta Dosio, dopo più un anno di detenzione domiciliare scontato presso la propria abitazione di Bussoleno finalmente è libera!

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cade l’accusa per associazione a delinquere: una vittoria per le lotte sociali del Paese!

Riprendiamo il comunicato di associazione a resistere: Oggi il Tribunale di Torino ha pronunciato la sentenza in primo grado per il processo “Sovrano”: tutti e tutte assolti per il capo di associazione a delinquere! Le pene per i reati singoli sono stati ridimensionati. Un passaggio epocale per le lotte di tutto il Paese. Questo non […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Iniziati i lavori per la rotonda a San Didero

Questa mattina sono iniziati i lavori per la costruzione della rotonda di accesso al futuro autoporto di San Didero. Telt, per l’ennesima volta, non si è fatta scappare l’occasione per portare in Valsusa ulteriori disagi, soprattutto alla circolazione sulla statale. Con l’aiuto dei solerti operai e delle onnipresenti forze dell’ordine, la circolazione procede tutt’ora a […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV, Anno Zero: l’inizio della fine della Torino-Lione

L’Anno Zero non esiste. Nel nostro tempo, che segue il calendario gregoriano, si passa direttamente dall’anno 1 a.C. all’anno 1 d.C. Nel fantastico mondo della Torino Lione invece il tempo ha un significato astratto. Ogni anno è l’Anno Zero, in un eterno gioco dell’oca dove si ritorna sempre al punto di partenza. da notav.info Giovedì […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Giorgio inizia a scontare ai domiciliari

Arriva la notizia che Giorgio ha iniziato a scontare una pena definitiva ai domiciliari, questo avviene nel quadro di una continua persecuzione nei confronti dei No Tav. da notav.info Si tratta di un cumulo di definitivi: il maxi processo per le giornate di lotta del 27 giugno e del 3 luglio 2011, per il quale […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio di San Giuliano: conferenza stampa del Movimento No Tav dell’8 gennaio

Ieri mattina, Nicoletta Dosio è stata nuovamente convocata da Telt per concludere la presa di possesso del terreno del presidio di San Giuliano ereditato dopo la scomparsa di Silvano.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]