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Niscemi: in 3000 in corteo per dire ancora una volta NO MUOS

La chiamata regionale convocata dai comitati presenti da anni nel territorio di Niscemi ha assunto tutto un altro significato quando qualche giorno fa il CGA ha emesso una sentenza che ha ribaltato il giudizio del Tar che l’anno scorso aveva definito il MUOS un impianto abusivo. Per il CGA invece si tratta di una struttura che non è né abusiva né pericolosa per la salute, e abbraccia dunque il ricorso presentato dal Ministero della Difesa.

In risposta a questa sentenza, alla testa del corteo lo striscione che recitava “Unica sentenza, RESISTENZA. NO MUOS” a ribadire il fatto che nonostante le beghe legali discusse all’interno dei tribunali l’unica reale volontà da considerare è quella di chi per anni ha marciato lungo la Sughereta per opporsi alla devastazione ambientale e alla militarizzazione del territorio siciliano.
La manifestazione di ieri è stata espressione di tutti quei territori che quotidianamente si organizzano e portano avanti una lotta ad un modello di sviluppo imposto sulla pelle dei siciliani:  da Palermo, da Catania, Messina, Licata, Marsala, Caltagirone, dalla Valle del Mela. Alla manifestazione era presente anche una delegazione di No Tav direttamente dalla Valsusa, a dimostrazione del fatto che le lotte in difesa del territorio non hanno latitudini. Il corteo di ieri dunque, partito da Piazza Vittorio Emanuele e che ha solcato le vie del centro della piccola cittadina del nisseno, è riuscito a coagulare al suo interno tutti quei “no” che rendono la Sicilia un territorio in continua lotta; dalla lotta agli inceneritori, a quella contro le trivellazioni, a quella contro la militarizzazione del territorio, a quella per la casa, e più in generale una lotta contro un governo inerme, quello siciliano di Crocetta, e un governo accentratore, quello del PD di Renzi, che impongono alla Sicilia un modello di sviluppo volto alla distruzione dei territori, al progressivo impoverimento, che vorrebbero innescare un processo di annichilimento sociale. In Sicilia si alza la testa per mettere in discussione tutti questi attacchi, giorno dopo giorno. Lo si è fatto ieri per le strade di Niscemi, e si continuerà a farlo in ogni occasione possibile; lottando per l’autodeterminazione del nostro territorio, contro il governo delle lobby, per difendere la nostra terra, con ogni mezzo necessario.

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