Oltre diecimila persone contro le Grandi Navi a Venezia
Oltre diecimila persone hanno affollato Venezia per la manifestazione No Grandi Navi. La manifestazione conquista Piazza San Marco dove il prefetto divide la piazza. Molti giovani fronteggiano per quasi un’ora i cordoni di polizia. Oggi le minacce del prefetto ai veneziani, vuole vietare tutte le future manifestazioni No Grandi Navi a Venezia.
La settimana scorsa il guasto della ‘Msc Opera’ nel canale della Giudecca. La gigantesca nave da crociera si era abbattuta contro un piccolo traghetto e contro la banchina veneziana. Il Comitato No Grandi Navi aveva risposto con un presidio ‘par terra e par mar’ in Prefettura e lanciando la grande manifestazione di ieri. Fin dalla mattina è stato evitato il passaggio delle navi da crociera nel canale della Giudecca. La manifestazione non era ancora cominciata e già i responsabili dell’ordine pubblico avevano cominciato a cautelarsi.
Da giorni era chiaro che la partita che si giocava ieri era su Piazza San Marco. Il Comitato aveva preavvisato l’intenzione di arrivare nella storica piazza veneziana, vietata dalla prefettura dal famoso assalto dei Serenissimi del ’97. La sera prima del corteo è arrivata la comunicazione del prefetto che poneva il divieto di arrivare a Piazza San Marco. Che la pretesa dei No Grandi Navi fosse azzeccata ed estremamente sentita dai cittadini veneziani lo si è capito subito. In una città preda del turismo selvaggio in cui possono scorrazzare liberamente le inquinanti e pericolose gigantesche navi da crociera, può essere accettabile vietare ai veneziani di manifestare a Piazza San Marco?
Il quadro politico istituzionale all’alba della manifestazione è delirante. Da una parte i partiti di governo locale, in particolao da quando è nato sette anni fa, dice in modo chiaro sre la Lega, rappresentati dal sindaco Brugnaro e dal Presidente della Regione Zaia spingono per spostare l’arrivo delle grandi navi a Marghera, sempre dentro la laguna veneziana. Il tutto ovviamente scavando e allargando canali, drenando importanti risorse pubbliche e tutelando gli interessi delle compagnie di crociera. Dall’altra a livello governativo i ministri cinque stelle rifiutano pubblicamente le posizioni della Lega ma non intervengono concretamente. Il Comitato No Grandi Navi da quando è nato sette anni ha detto sempre la stessa cosa: fuori le grandi navi dalla laguna.
Nonostante la manifestazione fosse convocata per attraversare a piedi Venezia, diverse piccole imbarcazioni sono arrivate alle Zattere. Mezz’ora prima dell’orario di convocazione centinaia di persone affolavano le fondamenta, alla partenza oltre dicemila persone urlavano ‘A San Marco!’. Un lunghissimo serpentone ha attraversato vicoli e ponti. Un corteo partecipato soprattutto da tantissimi giovani. Passano poche decine di minuti e arriva la notizia che prefetto e questore avevano ceduto su Piazza San Marco. Il corteo decide anche di deviare il percorso prima di arrivare nella piazza finale.
A Piazza San Marco però la scena si presenta surreale. Diversi cordoni di celere dividevano la piazza in due parti. Mentre molti interventi si susseguivano dal microfono, un’importante parte del corteo si fronteggiava con i cordoni delle forze dell’ordine. E’ la ridicola risposta del prefetto di Venezia che nonostante avesse ceduto sul divieto, ha voluto provocare la manifestazione. Una piazza divisa in due parti. Sotto al campanile i turisti e lungo la costa i veneziani. Vengono lanciati molti cori contro la polizia e contro la incomprensibile e vergognosa gestione dell’ordine pubblico. Nel frattempo oltre il cordone cominciano ad affollarsi diverse bandiere ‘No Grandi Navi’, circondando di fatto le forze dell’ordine. Il cordone di polizia si trasforma in una rete da pallavolo. Il dispositivo messo in campo dal prefetto viene continuamente ridicolizzato dai manifestanti
E’ in questo frangente durato quasi un’ ora, dall’irriverenza al fronteggiamento con le forze dell’ordine che si registra un importante e nuovo protagonismo giovanile. Da Nord a Sud negli ultimi mesi le manifestazioni ambientali, antifasciste e contro il governo mostrano un’immagine simile. A stupire non è (solo) la partecipazione di eccedenze giovanili che non si vedevano da tempo ma anche la disponibilità a fare un passo avanti e a non lasciarsi intimidire.
Oggi arrivano anche le nervose dichiarazioni del prefetto di Venezia Zappalorto contro il Comitato No Grandi Navi. Infatti alle fine della manifestazione quando i cordoni della celere si erano rilassati qualche centinaio di manifestanti si erano dislocato lungo tutta Piazza San Marco intonando cori e facendo foto agli striscioni sotto il campanile. Per il prefetto è inaccettabile che i veneziani girino liberamente per la piazza della propria città, oltre il confine segnato dal cordone di polizia. Zappalorto annuncia denunce e promette di vietare qualsiasi futura mobilitazione dei No Grandi Navi a Venezia invitando il Comitato a manifestare sulla terra ferma. Altre partite si aprono di fronte ai tentativi sempre più maldestri delle istituzioni di limitare l’agibilità e i diritti di contestazione della cittadinanza.
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