Onda Anomala: “Estrattivismo, quale modello di sviluppo?” report dalla due giorni di Carrara
Onda Anomala notizie, eventi e movimenti dal clima che cambia, la trasmissione in onda ogni 15 giorni il martedi alle 18.45 e in replica il mercoledi alle 6.30. La puntata di oggi è dedicata alla due giorni dal titolo “Le montagne non ricrescono, fermiamo l’estrattivismo “ che si è tenuta sabato 16 e domenica 17 dicembre a Carrara con convegni, tavoli tematici e corteo a cui hanno aderito decine di associazioni e comitati da tutta Italia.
Parola chiave della due giorni estrattivismo.
Cos’è l’estrattivismo? L’estrattivismo è un sistema di sfruttamento del territorio che produce enormi ricchezze per pochi e incalcolabili danni per la popolazione e per gli ecosistemi. Nelle Alpi Apuane, l’estrattivismo ha distrutto una cultura collettiva, imposto un’identità fondata sull’ accumulazione e sulla devastazione, piegando agli interessi
privati un intero territorio: condannandolo al dissesto ecologico, economico e sociale.
La due giorni ha avuto un successo per certi versi inaspettato.
Oltre 3mila persone hanno attraversato le strade di Carrara per contrastare l’estrattivismo, in Apuane e ovunque! Due giorni di convergenza, formazione e lotta, a cui hanno aderito oltre cento realtà provenienti da tutta Italia e oltre, per ribadire un concetto: quello che succede sulle Apuane, succede in molti altri territori sacrificati alle logiche distruttive del profitto come valore assoluto. Il 16dicembre, ha preso vita un convegno che ha visto la partecipazione di oltre 500 persone. Tanti gli interventi a sottolineare come l’emblema dell’estrattivismo in Apuane si inscriva perfettamente nel panorama geopolitico della crisi climatica e della logica del profitto a discapito di ambiente, salute e lavoro. Nel pomeriggio il corteo, partito dallo Stadio dei Marmi e culminato nel Centro Storico, ha toccato diversi punti emblematici della città, fra cui la Fondazione Marmo e Confindustria. Una serie di azioni hanno ribadito i punti fermi che animano la nostra lotta: i nostri nemici non sono i lavoratori, ma chi intasca miliardi devastando un bene comune e lasciando poche briciole a un territorio perennemente sotto ricatto. Nella giornata del 17, una serie di tavoli di lavoro hanno dato avvio a un denso e ambizioso confronto “con l’obiettivo di riappropriarci della nostra capacità trasformativa sul presente per costruire tuttə insieme il futuro che vogliamo”.
Prossima tappa il 6 febbraio.
L’Assemblea milanese “Comitato Insostenibili Olimpiadi” ha proposto a due anni dal 6 febbraio 2026 , giorno di inaugurazione delle olimpiadi invernali di Milano-Cortina una settimana di azioni diffuse sui territori per denunciare l’insostenibilita’ ambientale, economica e sociale dei grandi eventi.
Nella trasmissione le voci di Nicolo’ di Athamanta , Lorenzo Off-Topic Milano e stralci dell’intervento di Maura Benegiano , ricercatrice all’Universita’ di Pisa, dal convegno di sabato mattina dal titolo “Estrattivismo: quale modello di sviluppo?” Ascolta o scarica
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