Più di 15 persone arrestate questa mattina: Les Soulèvements de la Terre denunciano una nuova operazione per tentare di fare tacere un movimento popolare
Ancora una volta vogliamo portare tutta la solidarietà al movimento Soulèvements de la Terre, inserito nel mirino di un governo che si schiera senza veli a fianco delle lobby devastatrici che vanno dall’agroindustria alla nostra cara TELT.
Proprio questo week-end il movimento No Tav ha marciato insieme con i compagni francesi per allargare gli orizzonti di lotta e per denunciare insieme la corruzione devastatrice del TAV.
L’accanimento repressivo scagliato in questi giorni è un’arma di indebolimento che cerca di far tacere le troppe voci che si schierano per proteggere corpi e territori in Val Susa come a Saintes Soline e in Valle Maurienne. Quando le montagne si risvegliano, quando le montagne si sollevano, niente può schiacciarle!
Traduzione di notav.info
Questa mattina presto, almeno 18 persone sono state arrestate e messe in custodia in una dozzina di luoghi diversi in Francia, tra cui Notre-Dame-des-Landes. Questa operazione poliziesca su larga scala – alla vigilia dell’annunciato scioglimento dei Soulèvements de la terre – è soprattutto un’operazione di comunicazione e intimidazione contro il movimento sociale nel suo complesso.
I motivi non sono ancora del tutto noti, ma in particolare sono stati citati dalla polizia durante i suoi interventi l’azione contro la fabbrica Lafarge a Bouc-bel-air dello scorso dicembre e l’azione a Ste Soline. In questa fase, non è chiaro su quali prove materiali si basi il procedimento.
Questi arresti arrivano in un momento in cui Olivier Veran ha annunciato il previsto scioglimento di Soulèvements de la terre attraverso il decreto nel Consiglio dei Ministri di mercoledì 21 giugno: uno scioglimento prettamente politico e particolarmente preoccupante, richiesto direttamente al Capo dello Stato dall’agroindustria e dalla FNSEA (Fédération nationale des syndicats d’exploitants agricoles). In questo modo, il governo si è piegato alle pressioni del sindacato, che ha minacciato di intraprendere azioni violente contro i membri della Confédération Paysanne e dei Soulèvements de la terre se il gruppo non fosse stato sciolto.
Questi arresti si iscrivono all’interno di una repressione continua, soprattutto dopo l’ondata di arresti del 5 giugno, alcuni dei quali sono durati fino a 82 ore.
Ma il fatto di aver preso di mira poche persone non serve a nascondere la realtà: più di 108.000 persone hanno firmato l’appello “Nous sommes les Soulèvements de la Terre” all’inizio di aprile, ne fanno parte e sostengono il movimento popolare per la difesa della terra e dell’acqua.
Questi arresti confermano l’inquietudine del governo e la sua paura nei confronti di un movimento sempre più popolare e legittimo. In un momento in cui il riscaldamento globale sta accelerando e l’acqua e la terra sono oggetto di appropriazione da parte dell’agrobusiness e delle lobby, c’è un urgente bisogno di una riappropriazione collettiva dei beni comuni e di una condivisione delle risorse in esaurimento.
Nulla fermerà tuttx quellx che si ribelleranno a questa palese ingiustizia. Sappiamo che la vera cospirazione criminale è quella tra il governo, la lobby agroindustriale e l’industria edilizia, che sta distruggendo la Terra in modo irreversibile.
Cercare di mettere a tacere les Soulèvements è un vano tentativo di rompere il termometro piuttosto che preoccuparsi della temperatura.
Ribadiamo il nostro sostegno alle azioni passate e future per la condivisione dell’acqua e della terra, che sono destinate a crescere finché i responsabili continueranno a distruggere e a monopolizzare.
Ribadiamo il nostro sostegno alle azioni passate e future per la condivisione dell’acqua e della terra, che inevitabilmente aumenteranno finché i responsabili continueranno a distruggere e ad accaparrarsi le terre.
Noi rimaniamo saldi e sereni e prepariamo la nostra difesa contro lo scioglimento, lontano dagli spauracchi creati dalla comunicazione del governo. Ribadiamo inoltre la presunzione di innocenza degli arrestati. Andremo in tribunale, fiduciosi nella possibilità di una vittoria legale per ribaltare questa iniqua decisione, come è avvenuto per altri scioglimenti a sfondo politico negli ultimi anni.
In particolare, denunciamo l’arresto di uno dei portavoce di Soulèvements de la terre, che è stato invitato a comparire contemporaneamente su diversi media. Questo arresto mira direttamente a impedirgli di parlare pubblicamente dello scioglimento: un tentativo inaccettabile di imbavagliare la libertà di espressione.
Chiediamo che le manifestazioni previste per domani sera, 21 giugno, alle 19, davanti alle prefetture di tutta la Francia siano mantenute e ampliate.
Ma anche la sera del 28 giugno in tutta la Francia.
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