InfoAut
Immagine di copertina per il post

Processo Notav: ammesse le parti civili Sap, Ltf e Governo

Una decisione che fa esultare il Sap: Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato, parla di «vittoria storica», «un risultato importantissimo che ci rafforza nel convincimento e nella necessità di proseguire la nostra battaglia per l’affermazione del principio di legalità».
La difesa aveva poi sollevato un dubbio di legittimità rispetto all’utilizzo del rito abbreviato nei confronti degli imputati, chiedendo quindi la sospensione immediata del processo per incostituzionalità. Ma la Corte ha respinto anche questa richiesta, ritenendo le motivazioni addotte dalla difesa «manifestamente infondate».
Nel frattempo, nel piazzale di fronte all’aula si era di nuovo radunato un centinaio di No Tav che ha portato solidarietà ai quattro attivisti incarcerati. Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò erano tutti presenti in aula e, come in occasione della prima udienza, sono apparsi sereni nonostante il macigno delle accuse che pesa sulle loro spalle. Anzi, approfittando del processo, hanno potuto scambiare alcune parole con gli attivisti entrati in aula, con i quali hanno ironizzato sul risultato dell’imponente operazione scattata all’alba di martedì in merito a una serie di episodi legati alla lotta per la casa che vede più di 100 indagati, molti dei quali sottoposti a misure cautelari. «Siamo solidali con voi rimasti fuori, visto che ormai stanno andando tutti dentro» hanno detto con tono sarcastico. A quel punto la polizia penitenziaria li ha allontanati per impedire ulteriori dialoghi tra i quattro imputati e il pubblico.
Al termine dell’udienza alcune persone del pubblico hanno esposto uno striscione con scritto “Sfratti, sgomberi, retate: libertà per chi resiste”.
Insomma, se lo scorso 22 maggio il processo si era aperto in un clima più disteso e diversi attivisti avevano commentato positivamente l’atteggiamento dei giudici, l’udienza di oggi con il rigetto delle richieste della difesa e l’allontanamento degli imputati lasciano invece meno ben sperare su un cambio di passo da parte di Procura e Corte rispetto alle tensioni che da mesi caratterizzano l’altro grande procedimento contro attivisti No Tav, quello sui fatti del 27 giugno e 3 luglio 2011.
La prossima tappa del processo sarà il 13 giugno e si celebrerà sempre nell’aula bunker delle Vallette: in quell’occasione verranno ascoltati i primi testimoni dell’accusa, perlopiù uomini delle forze dell’ordine e operai che la notte dell’attacco si trovavano dentro il cantiere della Maddalena.
Nella stessa giornata il movimento No Tav ha organizzato a Susa un’iniziativa dal titolo “Un Tribunale per i diritti della Val Susa”, durante la quale verrà illustrato il ricorso presentato da alcuni amministratori locali della valle e da una serie di giuristi riuniti sotto il nome di Controsservatorio Valsusa sulla violazione di alcuni fondamentali diritti avvenuti in questi anni sul territorio valsusino.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Criminale è chi nega la crisi climatica, non chi la denuncia!

L’alluvione che lo scorso 20 ottobre ha colpito la piana di Lamezia ha mostrato, ancora una volta, tutta la fragilità idrogeologica del nostro territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non siamo vittime del maltempo ma del malgoverno del territorio

L’Italia è tormentata dal mal tempo o da inadeguata agenda politica? O da entrambe?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: sale la rabbia contro il governo regionale, mentre ancora si scava nel fango e si cercano 1300 dispersi

A Valencia si scava ancora nel fango per cercare i sopravvissuti a tre giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchi il sud della penisola iberica. Il bilancio dei morti ora raggiunge quota 211, ma ci sono ancora 1300 dispersi. L’agenzia meteo lancia l’allarme rosso a Huelva, in Andalusia, così come alle Baleari: “Evitare gli spostamenti, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non abbandoniamo i paesi interni!

Sono anni che sentiamo da più parti (specialmente negli ambienti politici), il richiamo alla necessità di ripopolare i paesi dell’entroterra calabrese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: disastro climatico, lotta di classe e governance di estrema destra

158 morti. È questo il bilancio provvisorio delle imponenti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia, in Spagna, il 29 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ennesima alluvione a Lamezia: a quando la messa in sicurezza del territorio?

Passano gli anni – per l’esattezza il 4 ottobre ne sono passati sei – eppure lo scenario al quale abbiamo assistito è praticamente uguale, forse persino peggio, se non fosse per la fortuna di non piangere ancora vittime.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Cu cu, cu cu, le reti vanno giù!

Sull’iniziativa di domenica in Val Susa, presso i terreni del presidio di San Giuliano, riprendiamo queste riflessioni pubblicate su notav.info

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’inganno della Torino – Lione

Continuare a parlare di Alta Velocità tra Torino Lione vuol dire continuare a ingannare i cittadini.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“I boss lo chiamavano generale”: scoppia il bubbone del sodalizio tra ndrangheta e CO.GE.FA nei cantieri del tav

Nuova tegola sul raddoppio della Torino-Lione. Il colosso delle costruzioni COGEFA ha ricevuto un’interdittiva anti mafia per i rapporti tra il suo fondatore e diversi membri di spicco delle ‘ndrine operanti in Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ecologia, marxismo e decrescita: spunti di riflessione

Ecologia, marxismo e decrescita: quali convergenze e prospettive? Questa è la domanda da cui parte la giornata di approfondimento che si terrà a Torino presso il Campus Luigi Einaudi organizzata a partire dalla sezione monografica dei Quaderni della decrescita a. 1, dal titolo “Marxismo e decrescita”.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di chi lotta per un futuro collettivo: MATTIA E UMBERTO VI VOGLIAMO LIBERI!

Quando si lotta per il futuro collettivo si mette in conto la possibilità di dover rinunciare al proprio destino individuale. da Centro Sociale Askatasuna È ciò che accade quando la scelta di portare avanti un orizzonte di liberazione per tutti e tutte viene anteposto a velleità o interessi dei singoli. E accade anche che, in […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ancora Trump, non stupitevi

Ad un primo sguardo superficiale queste elezioni negli Stati Uniti sono state un replay di quelle del 2016. Trump vince nonostante le previsioni dei sondaggisti più autorevoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’esplosione delle spese militari italiane

Nel 2025 a 32 miliardi (di cui 13 per nuove armi).

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appesi sulla facciata di Palazzo Madama: protesta di XR alla festa delle forze armate

Due persone si sono appese all’impalcatura di Palazzo Madama durante la Festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale, srotolando uno striscione con scritto “Onorano guerre, distruggono terre”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Analisi del Genocidio

L’ultimo Rapporto delle Nazioni Unite racconta i progressi di Israele nella sua Campagna Genocida a Gaza. Israele è intenzionato, si legge, a espellere i palestinesi, ricolonizzare Gaza e sferrare un attacco decisivo contro la Cisgiordania. Fonte: English version Di Chris Hedges – 30 ottobre 2024 Un Rapporto delle Nazioni Unite, pubblicato lunedì, espone in dettaglio […]