InfoAut
Immagine di copertina per il post

Tolta la censura alla posta di Giorgio in carcere

Dopo aver letto la richiesta di sottoposizione al visto di controllo della posta, formulata dalla Procura e accolta dal Gip, possiamo tranquillamente dire che era fondata su argomentazioni tese a ridurre ulteriormente gli spazi di libertà di Giorgio perché ritenuto pericoloso per il quieto vivere nel carcere

Nella relazione del comandante delle guardie, Benedetto Novena, Giorgio viene indicato come persona che esercitando la sua “carismatica influenza negativa” stava allestendo, con la complicità di un’organizzazione esterna al carcere, un’ alleanza tra detenuti simpatizzanti Notav e altri reclusi in regime di Alta sorveglianza.

La cosa che più ha preoccupato il capo guardia è la propensione di Giorgio all’istigazione, che sempre secondo gli atti, da quando è a Saluzzo, ha destabilizzato l’atmosfera che con fatica, e con bastone e carota, le guardie erano riusciti a instaurare.

L’ “alleanza”, secondo il Commissario e la Procura, avrebbe dovuto occuparsi di organizzare iniziative a difesa dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori in particolare attraverso la sottoscrizione di una petizione a sostegno delle lotte dei lavoratori italiani su questo tema.

Proprio per questi motivi il Gip aveva emesso l’ordinanza della censura alla posta, perché come avevamo già documentato, le toghe avevano valutato gli estremi dei reati di comportamenti volti all’istigazione alla ribellione di altri detenuti.

Quindi, in un istituzione totale come quella carceraria, in assenza di rivolte o disordini è da punire chi esprime idee, e tenta di rompere quel meccanismo di individualizzazione estrema che le sbarre riescono a creare.

A Saluzzo dove il direttore del carcere non c’è mai perché amministra anche il carcere di Fossano ed è il principale candidato a gestire il carcere delle Vallette di Torino, il capo guardia si è trovato in difficoltà nei confronti di un detenuto che con piccole cose, ma con metodo e grandi risultati, gli ha rotto il giocattolo, non limitandosi alla sua condizione personale, ma andando a rendere collettivi problemi che riguardano tutti, nel carcere e fuori.

Il Tribunale di Torino in seguito al riesame chiesto dagli avvocati di Giorgio ha quindi annullato il provvedimento e quindi la corrispondenza torna “libera”

Gli atti allegati alla sentenza ci consegnano una figura preoccupata del suo potere costituito, che ha trovato un detenuto che non è entrato nei meccanismi di premialità istituiti e Novena non ne può più e alla Procura ha chiesto di trasferire Giorgio in un altro carcere.

Intanto però le ripicche della direzione proseguono e i detenuti della sezione isolamento in cui si trova Giorgio, sono diventati 15 (in 3 celle in origine singole sono rinchiusi in 3).

In occasione della visita del vescovo a Pasqua sono stati esclusi i detenuti della sezione Isol (la messa è un momento di socialità per i detenuti non con signore iddio ma tra di loro visto che dalla Isol non escono mai per andare nei luoghi d’aria comuni…), e dopo alcune proteste, la direzione ha deciso di non farli più andare a messa con i detenuti ALTA SORVEGLIANZA la domenica, ma spostarli al sabato con il circuito dei “SEMI PROTETTI” (S.P.).

Da qui l’ennesima protesta della sezione No Isol con in rifiuto da ormai tre sabati di parteciparvi perché i SEMI PROTETTI sono individui rinchiusi in una piccola sezione dedicata perché si sono “macchiati” di colpe particolarmente odiose (reati sessuali o pedofilia fino a spie o spioni vari) agli occhi degli altri detenuti. Sono quindi esclusi dalla popolazione carceraria con un codice non scritto ma praticato nelle prigioni del nostro paese, che sono luoghi in cui, in certi casi, il giusto e l’ingiusto, il bene ed il male, il senso e il non senso hanno confini labili e sottili, ma dove è importante mantenere uno straccio di etica e di comportamenti sani. In carcere non tutte le storie finiscono lastricate di petali di rose. Per questo da tre sabati i No Isol si rifiutano di sfruttare quel piccolo momento di socialità collettiva.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

freedom4notavgiorgio rossettonoisolnotav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La strategia estrattivista per entrare nei territori ancestrali raggiunge il suo apice

Il conflitto per il territorio degli Shuar, causato dagli interessi minerari, va avanti da più di 20 anni. Ma questa volta è diverso, sembra essere l’ultima battaglia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Il Ponte sullo Stretto è uno specchietto per allodole”. Calabria e Sicilia si preparano alla manifestazione popolare

Il ponte sullo Stretto” tra la Calabria e la Sicilia è uno “specchietto per le allodole.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ponte: avvio dei cantieri rinviato. Ora chiudere la Stretto di Messina S.p.a.

Il comunicato di Antudo a seguito della notizia del rinvio dei cantieri per il ponte sullo Stretto..

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Germania: manifestazioni ecologiste contro Tesla.

Un blocco anticapitalista, berretti blu per riconoscersi, una rapida avanzata per rompere le linee di polizia: questo è ciò che è avvenuto venerdì 10 maggio in Germania, intorno a una gigantesca fabbrica Tesla vicino a Berlino.

Più di mille manifestanti ambientalisti hanno poi nuovamente manifestato sabato 11 maggio contro i piani di Tesla di espandere la sua fabbrica di auto elettriche..

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: il Tav vuole travolgere il bosco Lanerossi, rischia anche il CS Bocciodromo

A Vicenza il progetto del Treno Alta Velocità, all’interno del tracciato Brescia-Padova, oltre che ad impattare fortemente sulla città e sulla salute della cittadinanza, rischia di distruggere 11 mila metri quadrati di bosco

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Emilia Romagna: a un anno esatto dalla prima devastante alluvione, qual è la situazione dei territori colpiti?

Furono giorni drammatici, convulsi, in cui non mancò tuttavia uno slancio solidale esteso e diffuso, con ben pochi precedenti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sulmona: attivisti No Snam invadono il cantiere della centrale

“Abbiamo compiuto una azione di obbedienza civile  per denunciare le illegalità in atto. Chi di dovere agisca”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il circo del G7: Extinction Rebellion occupa la tettoia della RAI.

Torino: Due attiviste di Extinction Rebellion hanno occupato la tettoia della RAI, mentre altre sette vestite da clown sono comparse in triciclo davanti all’ingresso. “G7 ambiente: -2 all’inizio del circo”, si legge sullo striscione.“G7 ambiente: -2 all’inizio del circo”, si legge sullo striscione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La variante del marmo: così la Regione Toscana vuole rimettere mano al Piano cave

La Giunta Giani ha avviato l’iter per modificare la normativa sulle attività estrattive e aumentare del 5% la capacità autorizzata fino al 2038.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Congo: la maledizione del cobalto

Quando Roger Milolo ha lasciato la sua città natale al confine tra la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e lo Zambia per lavorare come operatore in una miniera di cobalto, sperava che la sua sarebbe stata una storia “dagli stracci alla ricchezza”.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

La truffa del G7: i ministri dei Paesi più industrializzati e inquinanti al mondo annunciano false promesse per fronteggiare la questione climatica.

Riflessioni e valutazioni conclusive di una settimana di mobilitazione, scritte a più mani tra chi ha partecipato al percorso di costruzione della contestazione.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La contraddizione ecologica e l’opposizione alla guerra: riflessioni sulla mobilitazione contro il G7 Ambiente e Energia.

Le giornate di mobilitazione appena trascorse e quelle che abbiamo di fronte ci dicono alcune cose rispetto alle tendenze dell’oggi, dei soggetti che si muovono, delle lotte che si intrecciano. Prima di pubblicare il contributo di notav.info che ritorna sulle ragioni della mobilitazione verso il G7 Ambiente Energia di Venaria e sulla cronaca delle giornate di lotta, diamo alcuni spunti di riflessione..

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

G7 clima, energia e ambiente: basta con i crimini ambientali, basta greenwashing, basta Tav!!!

Il 28, 29 e 30 aprile, Venaria sarà il palcoscenico del G7 dedicato all’energia, al clima e all’ambiente.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Richiesta sospensione al CSM per Bucarelli, pm anti-No Tav

Ancora guai per il PM Enzo Bucarelli, che negli ultimi anni si è distinto per le persecuzioni nei confronti dei No Tav.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: cosa sta succedendo a Salbertrand?

Ai margini del parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand sono arrivati jersey di cemento, griglie metalliche e concertina necessari per il cantiere dello svincolo del cantiere Tav.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Tribunale di Torino: conferenza stampa sulla sorveglianza speciale di Giorgio

Questa mattina, alle ore 12.30 davanti al Tribunale di Torino, ci sarà una conferenza stampa sul tema della sorveglianza speciale. In particolare, riguardo l’accanimento giudiziario nei confronti di Giorgio Rossetto, militante di area automoma e No Tav della prima ora.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: siamo la montagna che si difende… da 18 anni!

Si è conclusa ieri la tre giorni No Tav in occasione dell’8 dicembre di quest’anno. Un anno che ha visto un’accelerazione da parte di chi devasta la montagna e di chi reprime chi la difende in particolare in questi ultimi mesi.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 dicembre 2023 – In 10mila di nuovo in marcia contro il Tav!

Una grande marcia popolare ha attraversato ieri le strade della valle. 10mila No Tav, partiti da Susa, hanno riempito la statale per raggiungere Venaus dopo 18 anni dalla battaglia che ci ha permesso di riconquistare quelle terre che oggi ospitano il presidio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Trento: sabato 14 ottobre corteo No Tav contro la Circonvallazione

Comitati e singoli cittadini contrari all’opera avevano ragione: questo progetto è una bomba ecologica puntata su Trento e su tutto l’asse dell’Adige.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Giorgio No Tav sorvegliato speciale – Aggiornamenti

Il 28 febbraio 2023 la Procura di Torino ha chiesto la sorveglianza speciale e l’obbligo di dimora nel luogo di residenza per quattro anni per Giorgio Rossetto, militante di area autonoma.