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Torino, gli studenti No Tav bloccano Porta Nuova

Gli striscioni d’apertura riprendevano una delle tante ragioni che stanno dietro all’opposizione alla costruzione di quest’opera inutile, e cioè l’enorme sperpero di denaro pubblico che essa comporterebbe: in un momento di crisi in cui si taglia selvaggiamente sul pubblico, in cui gli studenti sono costretti a seguire lezioni in edifici fatiscenti e a migliaia si ritrovano senza la borsa di studio, non è accettabile che 20miliardi di euro vengano spesi per un’opera che non serve a nulla, lontana dai bisogni reali della gente.

Non appena il corteo si è mosso, si è ritrovato di fronte ad uno schieramento assolutamente sproporzionato di forze dell’ordine, che hanno ripetutamente rallentato il percorso della manifestazione, negando ancora una volta l’accesso alle vie del centro cittadino.

Il corteo non si è però certo fatto intimidire da questo dispiego di forze dell’ordine, che altro non è se non sintomo della debolezza di una controparte sempre più in difficoltà, che mostra i muscoli ma perde quotidianamente terreno di fronte alla potenza di un movimento che attraversa ormai un intero paese.

La determinazione che animava il corteo ha infine avuto la meglio sulla militarizzazione della città: giunti di fronte alla stazione di Porta Nuova, gli studenti sono entrati al grido di ‘Giù le mani dalla Valsusa!’ e hanno occupato i binari su cui era fermo un Freccia Rossa in attesa di partire.

Le modalità di lotta conosciute e praticate in Val Susa nelle ultime settimane, l’appello del ‘blocchiamo tutto’  lanciato dal movimento No Tav, sono stati ancora una volta un esempio, che nella giornata di oggi è stato portato nella nostra città per rafforzare una volta di più la complicità e la partecipazione attiva degli studenti  e le studentesse alla battaglia contro l’alta velocità.

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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