All’area archeologica sono visibili ed evidenti i segni del passaggio di cingoli proprio sulle tombe neolitiche, che appaiono devastate. Dopo la polenta molti sono voluti salire alle reti del non-cantiere, difese da poche decine di agenti delle forze dell’ordine, che sono sembrate più impaurite che altro.

La determinazione dei No Tav si è fatta sentire ancora una volta, a colpi di voci e spinte (simboliche) sulle reti. Prima di scendere ancora un “saluto” e poi tuttia riposare a casa, sarà un’estate intensa, una partita ancora tutta da giocare.

Una cosa è sicura…troveranno lungo!

Tutte le foto su: http://www.notav.info/top/troverete-lungo/
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Il commento di Nicoletta Dosio

Oggi giornata di sole, canzoni, parole, azioni alla Maddalena. Rabbia e tristezza. Sul terreno avvelenato dai lacrimogeni non si muovono più insetti. Il bosco non ha più voci. Seimila anni di storia scomparsi sotto le ruote dei blindati e i cingoli delle ruspe d’assalto. Sprofondate le tombe del sepolcreto. Il museo archeologico tra…sformato in caserma. Il roseto della Maddalena sta perdendo fiori e foglie. Le bordure di lavanda sono invisibili. Dove c’era la barricata Stalingrado ora si allarga un deserto di camionette. Della barricata Saigon si intravedono reti abbattute. Ma lail popolo NO TAV resiste e agisce, con fantasia, coraggio e ironia. Ci siamo è vinceremo, con durezza e tenerezza.