InfoAut
Immagine di copertina per il post

Verso il #12O. Chiuso l’inceneritore di Modena

Un segnale forte contro un opera portata avanti dall’arroganza della politica locale per fare profitto sulle spalle della gente. Spacciato per un opera necessaria per il bene della città, nonostante la lunga e importante lotta dei comitati, in questi anni sono state costruite tre linee di smaltimento.

Il fatto che ha riacceso la scintilla della lotta è stato il blitz di ferragosto che ha visto la trasformazione dell’inceneritore a termovalorizzatore.Un blitz messo in piedi dalla regione Emilia Romagna con il tacito assenso della governance locale modenese. Un blitz che di fatto nelle intenzioni della politica vuole creare ancora più profitto nelle loro casse con la scusa di produrre energia.  

Un opera che dall’inchiesta che stiamo facendo, nei paesi limitrofi sta cominciando a creare forti problemi di salute e ambientale. Problemi che la contro parte smentisce ma che nei fatti reali si toccano con mano un forte inquinamento ed aumento dei tumori.

Con l’azione di questa notte si è voluto ribadire il no a queste scelte imposte dall’alto, un forte no contro un opera che uccide e distrugge le nostre terre.

L’appuntamento è per domani #12O dalle 8 davanti all’inceneritore: 

http://www.infoaut.org/index.php/appuntamenti/view/1218/13?tmpl=component

 

 

 

 

Comunicato N.etwork A.ntagonsita M.odenese

#12O Assediamo l’inceneritore.

Le ultime vicende tecnico politiche hanno riportato in luce la lunga lotta che i comitati popolari stanno portando avanti contro la grande opera inceneritore. Quello che è successo in pieno periodo vacanziero, con il cosiddetto blitz di ferragosto,è la dimostrazione di come questa politica sia sempre più distaccata dalla popolazione e sempre più legata a propri interessi economici.

 

A Modena gli affari che la politica fa Hera sono ben noti a tutti, lo abbiamo scritto e detto con delle inchieste pubblicate sul portale www.infoaut.org e sul nostro sito www.saoguernica.org ( con tanto di riferimenti rispetto alla cose che abbiamo scritto) e lo tocchiamo con mano quando parliamo con i nostri compagni che lottano ogni giorno contro inceneritori, roghi e gassificatori nelle provincie della Campagna, i quali ci parlano dei mala affari che avvengono in quelle terre tra rifiuti e costruzioni di centrali e discariche.

 

Dal nostro lavoro di inchiesta sul territorio la prima cosa che abbiamo notato è come di camion “targati” hera ce ne siano ben pochi, sollevando più di un dubbio rispetto al luogo di provenienza dei rifiuti, dubbi che vengono provati anche dagli articoli usciti oggi su alcuni quotidiani locali. Perché lo sappiamo ben tutti che quello che chiamano termovalorizzatore per farci credere della bontà dell’opera, noi preferiamo chiamare con il suo nome reale Inceneritore, per poter fare profitto alla banda dei rifiuti, deve bruciare e bruciare, a discapito della nostra salute.

 

L’azione di oggi è solo il prologo della manifestazione di sabato 12ottobre, per dare un segnale e far capire che tutto è possibile che assediando i luoghi del potere si può mettere in crisi un sistema che non ci appartiene più.

 

SABATO 12 OTTOBRE DALLE ORE 8 ASSEDIAMO L’INCENERITORE !!!!!

 

 

N.etwork A.ntagonista M.odenese

 

Guernica

Lab. Scossa

C.ollettivo A.utomono S.tudentesco Modenese

PrendoCasa Modena

DalBassoAllaBassa

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

#12O#19Obeni comunicomitati popolariGuernica

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: sgomberato il presidio “La rivolta degli ulivi”

Sgombero di polizia in corso questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nessun bacino a Saint-Sauvan, uno sguardo sulla marcia popolare e contadina

Sabato 16 novembre 2024, nonostante il freddo e i blocchi stradali della gendarmeria, quasi 1.000 persone hanno manifestato a Saint Sauvant contro i mega bacini e a favore di un’equa condivisione dell’acqua, in risposta all’appello lanciato dai collettivi Bassines Non merci, A l’eau la Vonne e dalla Confédération Paysanne.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP29: l’assenza di molti stati responsabili della crisi climatica e “il petrolio dono di dio…”

Da Radio Blackout: Quasi cento capi di governo sono atterrati a Baku per la COP29, ma tra loro mancano Xi Jinping, Joe Biden, Narendra Modi, Ursula von Der Leyen. La prima giornata è partita con la presidenza che da subito ha annunciato un accordo sui crediti di carbonio -meccanismi di mercato per ridurre le emissioni, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nucleare: vecchi rischi e falsi miti sul tavolo della transizione energetica

Lo scorso 6 novembre si è svolto presso il ministero degli affari Esteri e della cooperazione internazionale l’evento inaugurale del World Fusion Energy Group (WFEG). Il summit, incassata l’assenza per malattia della premier Giorgia Meloni, la quale non ha comunque mancato di far pervenire il suo appoggio al mirabile consesso per voce del sottosegretario Alfredo […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Criminale è chi nega la crisi climatica, non chi la denuncia!

L’alluvione che lo scorso 20 ottobre ha colpito la piana di Lamezia ha mostrato, ancora una volta, tutta la fragilità idrogeologica del nostro territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non siamo vittime del maltempo ma del malgoverno del territorio

L’Italia è tormentata dal mal tempo o da inadeguata agenda politica? O da entrambe?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: sale la rabbia contro il governo regionale, mentre ancora si scava nel fango e si cercano 1300 dispersi

A Valencia si scava ancora nel fango per cercare i sopravvissuti a tre giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchi il sud della penisola iberica. Il bilancio dei morti ora raggiunge quota 211, ma ci sono ancora 1300 dispersi. L’agenzia meteo lancia l’allarme rosso a Huelva, in Andalusia, così come alle Baleari: “Evitare gli spostamenti, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non abbandoniamo i paesi interni!

Sono anni che sentiamo da più parti (specialmente negli ambienti politici), il richiamo alla necessità di ripopolare i paesi dell’entroterra calabrese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: disastro climatico, lotta di classe e governance di estrema destra

158 morti. È questo il bilancio provvisorio delle imponenti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia, in Spagna, il 29 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Traversata delle lotte per l’acqua

“In questo lungo viaggio verso un mondo giusto, dove la vita sia assicurata alle nostre generazioni future, i sentieri che noi, compañeras e compañeros, abbiamo costruito con dolore e rabbia si stanno pian piano unendo, fino a formare un bellissimo tessuto che ricopre di colore e dignità il mondo intero.”

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Corso Belgio: il Comune impugna l’ordinanza cautelare del Giudice!

Lo Russo e Tresso non hanno alcuna intenzione di deporre l’ascia da guerra contro gli alberi e i cittadini. Di seguito riportiamo il comunicato stampa del Comitato Salviamo gli Alberi di Corso Belgio in merito agli ultimi sviluppi della vicenda. Due giorni dopo la pubblicazione dell’ordinanza cautelare del Giudice che accoglieva parzialmente il ricorso promosso […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Prati urbani e difesa del suolo: i casi di Settimo Torinese e Borgata Parella.

Due prati, due storie. In parte queste storie si specchiano, in parte divergono.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Verso il G7 Ambiente e Energia a Torino: assemblea informativa sul mercato energetico.

Da prima dello scoppio della guerra in Ucraina siamo sottoposti a un continuo rincaro sui prezzi dell’energia, in particolare sul gas.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

VOI SETTE, NOI 99%

Dentro la Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile ci saranno i ministri delle 7 potenze mondiali a parlare di transizione ecologica ed energetica. A Torino si sta costruendo un percorso di avvicinamento che vede coinvolti comitati, associazioni ambientaliste, collettivi studenteschi e giovanili, realtà ecologiste.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Il caso di corso Belgio a Torino: un esempio di transizione verde fallita.

In corso Belgio dalla primavera del 2023 è nata un’attivazione spontanea per la difesa di un’alberata composta da 241 aceri che, secondo il Comune di Torino, dovrebbero essere abbattuti per lasciare spazio a un “rifacimento di look” del quartiere. A seguito di questa introduzione tematica verranno pubblicati alcuni comunicati stampa del Comitato Salviamo gli alberi di Corso Belgio, per tenere traccia della vicenda.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

CONFLUENZA.

Abbiamo bisogno di far confluire i nostri saperi e le nostre esigenze per una diversa gestione del territorio e per farlo vogliamo incontrarci. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgombero del Cinema Cavour a Modena

Questa mattina alle 6 è iniziata l’operazione di sgombero dell’Ex cinema Cavour Autogestito, il grande dispiegamento di forze della questura di Modena ha da subito bloccato l’intera zona non permettendo l’accesso a passanti e solidali. L’intero stabile è stato murato e con esso un’intera esperienza di autogestione durata 4 mesi. L’occupazione nasce dalla volontà di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vermont, occupare un albero contro il fracking

Il fracking, tecnica di fratturazione idraulica che prevede la trivellazione orizzontale dei terreni attraverso l’impiego di tonnellate di litri d’acqua, mischiate a sabbia e additivi chimici che, ad altissima pressione, vengono iniettate nel sottosuolo per provocare crepe nella roccia per permettere l’estrazione di gas di scisto, è causa di deforestazione, inquinamento delle falde acquifere e […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chiesti 16 milioni di euro ad un attivista No Elettrodotto

Silvia Ferrante una mamma attivista #NoElettrodotto  è stata citata 24 volte in giudizio da Terna e chiesto un maxi risarcimento di 16 milioni di euro per la sua partecipazione alla mobilitazione contro l’elettrodotto Villanova-Gissi Una cifra immensa, 16 milioni di euro, è il totale delle richieste che Terna SpA ha inviato a Silvia Ferrante, attivista […]