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#15O a Torino. Studenti occupano ex dipartimento università
Qui sotto il volantino distribuito dagli studenti e dalle studentesse durante l’iniziativa.
Cominciamo ad immaginare
Lo stabile di via Sant’Ottavio 54, l’ex dipartimento di Scienze Giuridiche, è uno dei numerosi edifici di proprietà dell’università dismessi o chiusi al pubblico per interminabili lavori. Oggi, 15 ottobre, in occasione della giornata di agitazione universitaria verso la sollevazione generale del #19ott, come studenti e studentesse dell’Università degli Studi di Torino, abbiamo deciso di riaprirlo e farlo rivivere. Per un giorno l’ex dipartimento sarà luogo di incontro e discussione aperta tra studenti, professori e lavoratori sull’università di oggi e sul futuro che vorremmo.
Quest’occupazione simbolica parte dalla necessità di attirare ancora una volta l’attenzione sulla mala gestione di strutture e risorse da parte di un’università sempre più interessata al profitto che ai bisogni di coloro che quotidianamente ne attraversano e animano gli spazi.
Interrogando l’amministrazione universitaria sulla sorte di via Sant’Ottavio 54, ci è stato risposto che la struttura verrà presto riaperta per destinarla alla facoltà di lingue; questa notizia giungerebbe gradita se non fosse che sappiamo bene quante siano già state le promesse non mantenute e le richieste ignorate, malgrado siano anni ormai che gli studenti della facoltà dichiarino una mancanza cronica di aule e luoghi dove studiare. E’ infatti da considerare il ritardo con cui questa decisione viene presa: iniziare lavori di ristrutturazione a un mese dall’inizio delle lezione, e quindi prospettare un anno di corsi tenuti in mezzo ad un cantiere, ci appare spaventosamente simile alla situazione che già viviamo all’interno di Palazzo Nuovo.
Quello dell’edilizia, infatti, è un capitolo particolarmente oscuro dell’amministrazione universitaria, cui sono devolute buona parte delle tasse pagate da noi studenti. I progetti vengono decisi in commissioni che non contemplano nessuna consultazione di studenti e lavoratori, privilegiando quindi la concessione di appalti a ditte di ristrutturazione piuttosto che l’erogazione di servizi diretti: una tendenza riscontrabile ormai su scala nazionale in ogni aspetto della gestione della pubblica amministrazione. Si giunge quindi a paradossi quale quello della costruzione di un auditorium che verrà a costare complessivamente 4 milioni di euro a fronte del cantire-cratere abbandonato ormai da anni dove doveva nascere il progetto della cittadella universitaria.
L’occupazione dell’ex-dipartimento di scienze giuridiche non vuole però essere semplicemente una denuncia rispetto alla gestione affaristica delle risorse universitarie, ma proporsi come luogo di sperimentazione di un’università altra, aprendosi per un giorno a bisogni e necessità, desideri e passioni di noi studenti, per una formazione costruita davvero sulla condivisione della capacità e sulla libera circolazione dei saperi.
Programma della giornata:
ore 12 conferenza stampa
ore 17 assemblea universitaria: interverranno studenti, lavoratori, professori e ricercatori dell’università di Torino
ore 20 apericena
ore 21.30 Gipsy night, balcanica e danze per tutti i gusti!
Cambiare rotta e possibile, basta prendersi il timone!
Studenti e studentesse universitar*
verso la #sollevazione generale del 19ottobre
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