InfoAut
Immagine di copertina per il post

Appello per la #libertàdistudiare. Luca, Mattia, Valeria liberi!

Riportiamo l’appello diffuso da un gruppo di studenti e studentesse dell’Università di Torino per chiedere che a Luca, Mattia e Valeria, tre studenti attualmente sottoposti a misure cautelari, venga garantita la possibilità di frequentare la vita universitaria che ormai da alcuni mesi gli viene negata. Luca e Mattia si trovano infatti agli arresti domiciliari, mentre Valeria – studentessa fuorisede – è sottoposta all’obbligo di dimora nel suo comune di provenienza. Tutti e tre subiscono da mesi restrizioni della propria libertà per aver partecipato a manifestazioni e momenti di autorganizzazione legati all’università che frequentano, all’antirazzismo e alla lotta contro l’alta velocità in Val di Susa e per questo a tutti e tre Procura e Tribunale negano il diritto di poter frequentare l’Università alla quale sono iscritti. Di seguito il testo dell’appello e l’elenco dei primi firmatari con invito alla diffusione e alla sottoscrizione:

Siamo studenti e studentesse dell’università di Torino e con questo appello chiediamo che l’Ateneo, in tutte le sue componenti, prenda una posizione chiara a favore del pensiero critico, della libertà d’espressione, del diritto inalienabile a formarsi, studiare ed esercitare dissenso.

Da mesi ormai ad alcuni studenti di questo Ateneo viene negata la possibilità di partecipare alle normali attività della vita universitaria in tutti i suoi aspetti perché sottoposti a misure cautelari di vario genere: obblighi di dimora nei comuni di provenienza per gli iscritti non residenti, obblighi di firma o rientro a casa in fasce orarie prestabilite, arresti domiciliari. Ad essere sotto accusa è la loro partecipazione a manifestazioni di dissenso politico e a momenti di mobilitazione e auto-organizzazione, in alcuni casi anche all’interno della stessa Università.

Migliaia di persone in questi anni hanno protestato contro politiche inique e miopi, contro strategie di uscita dalla crisi dai costi insostenibili tanto in termini economici quanto ambientali e sociali. Valeria, Luca e Mattia – tre studenti iscritti all’Università di Torino – rientrano tra queste persone, e in particolare tra quei giovani che non hanno nessuna garanzia per il proprio domani, che pagano una crisi feroce, di cui non hanno responsabilità e che ogni giorno continua a restringere la loro possibilità di avere un futuro dignitoso. Per questo hanno scelto di fare di ogni aspetto della propria vita ambito di riflessione critica e di presa di responsabilità in prima persona: dalla richiesta di spazi per gli studenti dentro l’Università che frequentano, alle lotte ambientali per l’aria che respirano e il territorio che abitano, fino al rifiuto di retoriche razziste e xenofobe che seminano odio.

La gestione e la messa a tacere del dissenso con risposte all’insegna della militarizzazione stanno diventando una pratica pericolosamente ordinaria fuori e dentro l’Università. Un’escalation securitaria cui negli ultimi mesi abbiamo assistito anche all’interno del Campus Luigi Einaudi, con il ripetuto ingresso e intervento delle forze dell’ordine dentro il complesso universitario a difesa di gruppi e organizzazioni di stampo dichiaratamente fascista e xenofobo.

Le misure cautelari cui Valeria, Luca e Mattia sono sottoposti, inoltre, dovrebbero essere “adottate dall’autorità giudiziaria durante le indagini preliminari o nella fase processuale, al fine d’impedire che nel tempo necessario allo svolgersi del processo venga in alcun modo ostacolata l’attività giudiziaria”. Ci chiediamo come il poter frequentare delle lezioni all’Università (anche non obbligatorie), sostenere esami o avere la possibilità di vedersi e confrontarsi con professori e colleghi possano essere ritenuti ostacoli a un’attività giudiziaria che si vorrebbe “rieducativa” e che viene invece impiegata in un’ottica tutta punitiva, arrivando a negare il diritto a formarsi, esprimersi ed esercitare liberamente il dissenso.

Per questo chiediamo una presa di parola forte e inequivocabile da parte del mondo accademico. Crediamo che il ruolo dell’Università non debba essere quello di reprime le voci contrarie, ma invece di considerarle  un elemento importante nel confronto tra visioni differenti nel preservare la libertà di un sapere critico.

Affinchè a tutti sia garantita la possibilità di studiare chiediamo di sottoscrivere e far circolare questo appello.


Per aderire scrivere una mail liberta.studiare@gmail.com


Primi firmatari:
– Alessandro Ferretti (Ricercatore)
– Mariateresa Crosta (Ricercatrice)
– Mariangiola Dezani-Ciancaglini (Docente presso Dipartimento di Informatica)
– Gabriele Proglio (Professore all’Università El Manar di Tunisi e ricercatore all’EUI)
– Ilaria Bertazzi (Dottoranda Economia)
– Silvia Gattino (Ricercatrice Dipartimento di Psicologia)
– Cristina Gena (Professore Associato presso Dipartimento di Informatica)
– Andrea Guazzotto (Bibliocoop)
– Antonella Meo (Professore Associato presso Dipartimento di CPS)
– Alessandro Salza (Esternalizzato Biblioteche)
– Luca Bellone (Dipartimento di Lingue)
– Enrico Gargiulo (Università del Piemonte Orientale)
– Tommaso Bobbio (Docente a contratto presso Dipartimento di CPS)
– Irene Fattacciu (Dottoranda in Mutamento Sociale e Politico)
– Lia Viola (docente a contratto)
– Ugo Mattei (Docente presso Dipartimento di Giurisprudenza)
– Simone Bettega (dottorando Dipartimento di Lingue)
– Sofia Venturoli (Ricercatrice presso Dipartimento di CPS)
– Paola Sacchi (Ricercatrice presso Dipartimento di CPS)
– Franca Balsamo (Professore emerito Dipartimento PCS Unito)

– Salvatore Cominu (ricercatore, AASTER)

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

#libertàdistudiarestudentitorinouniversità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

13/12: PER QUANTO VOI VI CREDIATE ASSOLTI SIETE PER SEMPRE COINVOLTI

Pubblichiamo il comunicato dell’assemblea delle scuole sul corteo di venerdì 13 Dicembre: Oggi, per la terza volta in un mese, ci siamo ripresə le strade di Torino, unendo la lotta delle scuole superiori all’Intifada studentesca delle università.Siamo scesə in piazza in occasione di uno sciopero incentrato sul boicottaggio accademico.Passando per Città Metropolitana abbiamo denunciato la […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

L’Assemblea delle scuole torinesi torna in piazza il 13/12

Perché manifestare il 13/12? L’Assemblea delle scuole torinesi e i collettivi hanno deciso di tornare in piazza il 13 dicembre. Per quale motivo? Dal punto di vista di noi giovani la fase storica che stiamo attraversando appare critica e difficile.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Pisa: scuola in protesta, occupati i licei Buonarroti e Dini

Questa mattina Pisa si è svegliata con la notizia dell’occupazione dei licei Filippo Buonarroti e Ulisse Dini da parte di studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Dalle scuole occupate di Roma

Ripubblichiamo l’approfondito documento politico dell’Assemblea degli occupanti del Liceo scientifico statale Morgagni di Roma originariamente diffuso dal Collettivo Autorganizzato Reset

Immagine di copertina per il post
Formazione

Patriarcato, classe e razza: una sola lotta

Il 25 novembre di quest’anno si inserisce in una cornice particolare: a poco più di un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, a pochi giorni dalle affermazioni del ministro Valditara e in un contesto di movimento in cui, anche in Italia, inizia a farsi strada con determinazione il discorso decoloniale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Precari/e e studenti/e verso lo sciopero generale del 29 novembre

Mercoledì 19 una folta assemblea al Campus Einaudi ha iniziato ad articolare la partecipazione organizzata di precari e precarie della ricerca, insieme a studenti e studentesse dell’Intifada Studentesca e personale universitario, alla piazza dello sciopero generale chiamato da sindacati di base e confederali per il 29 Novembre.

Immagine di copertina per il post
Formazione

VALDITARA NON POTRÀ PATRIARCARE PER SEMPRE! DIMETTITI. VERSO E OLTRE IL 25 NOVEMBRE, PER UNA SCUOLA ED UN’UNIVERSITÀ TRANSFEMMINISTA

Riprendiamo il comunicato di ZAUM: Noi, student3 dei licei e delle università, non possiamo restare in silenzio di fronte alle gravissime dichiarazioni del Ministro “dell’Istruzione e del Merito” Giuseppe Valditara, rilasciate la settimana che precede il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza di genere. Affermazioni che riducono il patriarcato a una “questione ideologica”. Vogliamo […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Leonardo occupata: costruire una prassi per boicottare la guerra

L’Intifada ha annunciato sin dall’inizio dell’anno accademico l’intenzione di proseguire con l’azione di boicottaggio contro Israele e i suoi alleati.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Inizia l’Intifada degli studenti medi

Inizia l’intifada degli studenti medi, oggi ci siamo presi la città! Si preannunciava una grande giornata di lotta e così è stato.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Contro Stato e dirigent3 tutto e subito all3 student3!

Scendiamo in piazza, il 15 novembre, pochi giorni prima dalla giornata dell3 student3, contro un sistema scolastico devastato da continui tagli ai fondi pubblici, dall’autoritarismo e dalla repressione che tende ad insinuarsi anche nei nostri luoghi del sapere e da una didattica che non pone al centro lo sviluppo del pensiero critico bensì una valutazione numerica.

Immagine di copertina per il post
Culture

Sostieni Radio Blackout 105.250 fm – Torino

Ultimi giorni della campagna di autofinanziamento per Radio Blackout: sosteniamo le esperienze di controinformazione, sosteniamo l’informazione libera.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento in Consiglio Regionale

Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento all’ingresso del Consiglio Regionale del Piemonte, poco prima della discussione sul Piano di Qualità dell’Aria.

Immagine di copertina per il post
Contributi

Torino Per Gaza aderisce al corteo del 29 Novembre

Condividiamo il comunicato di Torino Per Gaza: Il 29 novembre anche Torino per Gaza parteciperà al corteo sindacale previsto alle 9.00 da piazza XVIII Dicembre.Riconosciamo la necessità di mettere al centro la questione del lavoro, dei tagli ai servizi e del progressivo impoverimento che le persone stanno subendo come conseguenza alla scelta del nostro governo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di chi lotta per un futuro collettivo: MATTIA E UMBERTO VI VOGLIAMO LIBERI!

Quando si lotta per il futuro collettivo si mette in conto la possibilità di dover rinunciare al proprio destino individuale. da Centro Sociale Askatasuna È ciò che accade quando la scelta di portare avanti un orizzonte di liberazione per tutti e tutte viene anteposto a velleità o interessi dei singoli. E accade anche che, in […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Camminata dal parco della Pellerina all’area della ex ThyssenKrupp/Ilva: uno specchio distorto

Diamo spazio a questo dettagliato articolo che racconta la passeggiata al parco della Pellerina di qualche tempo fa, scritto e pubblicato da Un altro piano per Torino.