Bologna: contro la speculazione e la svendita di Via Zamboni & sciopero CoopService : aggiornamenti di lotta
Ovviamente la di svendita di Via Zamboni, lo spostamento delle facoltà, dal centro ai bordi della città e il conseguenziale “alleggerimento di Piazza Verdi” dalla presenza degli studenti e dell’ Università – come commenta l’assessore all’urbanistica Gabellini – si traducono nel tentativo di espulsione del corpo sociale studentesco dal centro, per avviare processi di gentrificazione dell’area, attraverso azioni speculative da parte dei privati.
Per questo motivo oggi 14 Maggio, non appena siamo venuti a conoscenza della presenza del rettore Dionigi e del sindaco Merola che hanno voluto prendere parola durante l’inaugurazione del Campus by Night (festa organizzata da CL, che si arroga la possibilità grazie a finanziamenti a pioggia di privatizzare alcuni spazi della zona universitaria per tre giorni) alla facoltà di Economia, ci siamo attivati per portare con un blitz il nostro messaggio agli avventori della zona universitaria . La risposta del rettore e del sindaco è stata lo schieramento delle forze dell’ordine, sintomo dell’apertura che hanno verso chi la zona universitaria la vive e la attraversa veramente ogni giorno.
Il blitz si è poi trasformato in un piccolo corteo fino a Piazza Verdi per comunicare la provocazione per cui due dei rappresentanti di alcune delle istituzioni con maggiore potere sul territorio – protagonisti dell’apertura alla speculazione in zona universitaria – sono venuti a portare nell’università che loro stessi vogliono svendere.
E’ stato questo un primo momento in cui si è voluto far emerge il problema pubblicamente, e che sarà seguito da altri appuntamenti per andare a costruire l’impedimento concreto di questa folle azione di svendita e di speculazione.
La giornata del 13 è stata riempita di contenuti anche al pomeriggio, dove insieme ai lavoratori di CoopService dell’ UniBo, durante lo sciopero dichiarato per il 13 e il 14, siamo andati a mettere in campo ulteriori passaggi di lotta, a partire dal blocco del Paleotti simboleggiato da un enorme striscione che ha “imballato” completamente il palazzo sino a mezzogiorno, quando una volta appreso che il rettore non avrebbe – nuovamente – concesso il tavolo di trattative con i lavoratori, siamo andati in rettorato con un corteo che è finito con l’occupazione di una parte del complesso.
Durante la giornata si sono svolti seminari e lezioni da parte di docenti solidali, fino a quando il prorettore Ferraris è venuto a dare comunicazione dell’ottenimento del tavolo. Questo dato consegna un ulteriore conquista che i lavoratori, assieme ai solidali, si sono presi con la lotta. Oggi 14 maggio la giornata di sciopero è proseguita con ulteriori lezioni e dibattiti in piazza, mentre per giovedì è già lanciata l’assemblea pubblica tra studenti lavoratori e precari, alle ore 18 e 30 al 36 di Via Zamboni.
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