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Contestato Renzi a Palermo. Studenti e precari iniziano il loro autunno di lotta

Di fronte alla totale decadenza degli edifici scolastici e i costi che devono sostenere le famiglie per mandare a scuola i figli, il Comune di Palermo ha ben pensato di buttare soldi per preparare l’accoglienza, acquistando arredi utili solo alla passerella televisiva; il tutto all’interno di un quartiere come Brancaccio, dove l’emergenza sociale è sotto gli occhi di tutti, risulta un vero e proprio schiaffo a chi continua a soffrire la crisi.

La risposta della polizia agli studenti è stato un dispiegamento totale di agenti in tenuta antisommossa e il tentativo di strappare (senza successo) lo striscione che recitava “LA CASTA ORA È SOLO PIÙ GIOVANE. BASTA PASSERELLE”. Passano gli anni, infatti, ma ciò che continua a proporsi, mascherate con vari nomi di riforme, sono nella pratica logiche di profitto e di tagli alle spese per l’istruzione che vanno contro gli studenti. Ancora una volta infatti si prova a mascherare i tagli agli stipendi del personale insegnante e non e a tutto il comparto dell’istruzione con gli annunci di assunzione di precari, che sarebbero invece la normalità. Il tutto mentre si prova a irregimentare sempre più la vita nelle scuole sotto le decisioni di dirigenti manager e consigli d’istituto presenziati da privati.

Così oggi, nel volantino distribuito durante la contestazione, è stato lanciato il primo corteo studentesco dell’anno per il 3 ottobre: dopo annunci e tweet di precarizzazione, adesso a loro la palla, contro la totale aziendalizzazione della scuola si prepara un autunno di lotte.

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