Cua Torino: ad ognuno le proprie responsabilità!
È ormai un anno che la nostra quotidianità è stata stravolta a causa della pandemia.
Se prima era normale vivere l’università non soltanto come luogo di apprendimento ma anche come zona di socialità e confronto tra giovani, nonostante ci fossero già numerosi problemi, ora la trasmissione del sapere è ancora più vuota, asettica. Gli spazi che ci rendevano qualcosa di più di dei numeri di matricola, che ci rendevano persone con voglia di imparare, conoscersi e crescere insieme ci sono stati tolti. Negli ultimi mesi Unito ha dimostrato che non ha interesse per i reali bisogni degli studenti: nonostante in molti abbiano difficoltà a portare avanti il proprio percorso di studi per problemi economici e difficoltà legate al covid, il consiglio di amministrazione è rimasto indifferente di fronte alla richiesta di ridurre le tasse. Nonostante si continuino a pagare cifre esorbitanti non riceviamo nessun servizio. Anche se spesso durante gli esami il sito si blocca, la connessione non funziona, anche se le lezioni a distanza non sono sufficienti, o non è possibile portare avanti i percorsi di tirocinio, l’università non offre nessun aiuto.
Nemmeno degli spazi in sicurezza dove poter studiare: se va bene dobbiamo aspettare in coda al freddo per poter entrare in quelle poche aule studio che sono rimaste aperte, mentre i contributi che paghiamo sono usati per applicare un modello fallimentare che ci vede più ore davanti ad uno schermo che davanti ad una persona. Siamo ormai in una situazione emergenziale non soltanto dal punto di vista sanitario ma anche scolastico, e come sempre siamo no istudenti a dover trovare le soluzioni che le istituzioni non ci propongono: è per questo che abbiamo deciso di aprire un’aula studio. Nel nostro piccolo scegliamo di non contribuire alla passività che corrode le infrastrutture del nostro sapere, ma di riprenderci i nostri spazi, riattivare quelle reti di condivisione e socialità che rendono meno asfissiante la vita universitaria. Scegliamo di costruire una valida alternativa alle privazioni che ci sono state imposte. Per questo abbiamo deciso di aprire un aula studio autogestita. L’aula studio è completamente gestita da studentesse e studenti che hanno deciso di mettere il loro tempo a disposizione per creare un luogo che ci permetta di studiare tranquillamente e di incontrarci in sicurezza. Questa alternativa non può risolvere però tutti i problemi e le mancanze dell’università: dobbiamo pretendere che Unito offra i servizi che ci spettano, che metta a disposizione spazi e strumenti e non continui ad addossare tutte le responsabilità agli student*. L’università deve essere accessibile e non un privilegio, l’università deve darci la possibilità di stare insieme e socializzare condividendo dei momenti.
Ci troverete in Corso Regina 47 per studiare, mangiare in compagnia, bere un caffè e fare due chiacchiere, tutto questo in sicurezza!
Stay Tuned!
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