InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pisa: studenti medi ancora protagonisti delle lotte

Un’altra giornata di mobilitazione lanciata dagli studenti medi e costruita nelle scorse settimane con uscite pubbliche, una partecipata assemblea cittadina, comunicati e prese di parola da parte di tanti e tante che hanno voluto rispondere in prima persona alle accuse mosse da Pd, prefetto, questore e presidi nei confronti del precariato giovanile.
Negli scorsi giorni, infatti, la stampa locale ha impiegato fiumi di inchiostro per dar voce a questi signori che, dopo il corteo del 6 dicembre, hanno tentato di delegittimare le lotte degli studenti ipotizzando che dietro la loro rabbia ci fosse una regia occulta, dei “cattivi maestri” capaci di manovrare a loro piacimento i tanti giovani che, di fronte allo sfacelo delle proprie scuole, alla crisi imperante che non permette alle loro famiglie di arrivare alla fine del mese, hanno deciso di non chinare la testa, di non stare a guardare, ma di organizzarsi e lottare.

Accanto all’ipotesi dei “cattivi maestri”, il prefetto ha aggiunto minacce e intimidazioni, parlando di denunce e possibili arresti, ma la risposta degli studenti medi non si è fatta attendere e così, dopo settimane di agitazione e occupazioni nelle scuole, ieri l’affollato centro-vetrina di Pisa è stato nuovamente invaso da un corteo.

Ieri pomeriggio, già intorno alle 16, tanti studenti medi si sono ritrovati in piazza Garibaldi per comunicare ancora con la città: una mostra per raccontare le lotte di quest’autunno, volantinaggio e interventi per sottolineare il proprio punto di vista e per invitare tutti e tutte a mettersi in gioco costruendo risposte concrete alla crisi.
Poco dopo le 18, in circa 150 – studenti medi, precari, disoccupati, alcuni genitori degli studenti e alcuni operai Piaggio – si sono mossi in corteo aperto dalla striscione ‘contro crisi e austerià, non un passo indietro’, una mobilitazione rumorosa accompagnata da pentole e coperchi.

Prima tappa il comune: qui gli studenti medi hanno preso parola contro le dichiarazioni del sindaco Filippeschi e del Pd tutto all’indomani del corteo del 6 dicembre, che avevano accusato gli studenti di essere violenti invitandoli a manifestare sì, ma rimandendo nei confini della legalità, quei confini che sono stabiliti da chi, appunto, questa città vorrebbe governarla.
Qui gli studenti hanno depositato un calamio gigante, a simboleggiare l’inchiostro della vergogna che ha riempito la stampa locale dopo il 6 dicembre; inoltre, è stato affisso uno striscione contro il prefetto Tagliente: ‘prefetto Tagliente, con l’inchiostro o il manganello rimani sempre un perdente’.

Il corteo ha poi proseguito in corso Italia, più affollato del solito in questi giorni di shopping natalizio. Tanti gli interventi al megafono, i cori, i cartelli portati in corteo: ‘sono incazzato perché la scuola viene privatizzata e costa sempre di più’, ‘mi ribello perché il biglietto per andare a scuola costa troppo’, ‘chiudono i reparti ospedalieri e finanziano miliardi per il tav, ecco dove finiscono le nostre tasse’; dunque una scelta comunicativa diretta, semplice e immediata quella fatta dagli studenti medi che hanno così attirato l’attenzione di tanti passanti e dei negozianti.

Seconda tappa del corteo la sede del Tirreno, giornale locale che negli scorsi gioni ha dato voce a tutti – presidi, pd, questore, prefetto, fantomatiche organizzazioni studentesche – meno che ai protagonisti delle mobilitazioni. Qui cori, slogan e interventi hanno attaccato una stampa a servizio dei padroni, che sceglie puntualmente di mistificare la realtà riportando solo il punto di vista del governo della città, allineandosi alla strategia della paura, rendendosi complice di chi, giorno dopo giorno, alimenta la crisi scaricandola verso il basso.

Il corteo ha proseguito poi fino alla Cpt, l’azienda locale dei trasporti che va avanti a suon di tagli, aumentando il prezzo dei biglietti, diminuendo il numero delle corse e minacciando licenziamenti. Gli studenti medi sono intervenuti contro le politiche dell’azienda e hanno attaccato uno striscione che recitava ‘CPT aumentano i biglietti e tagliano le corse?Ci Prendiamo Tutto’.

I manifestanti hanno poi nuovamente attraversato corso Italia, continuando a riempirlo di rumore e cori contro le politiche del governo e dell’amministrazione locale, entrando nei negozi, nei punti vendita delle grandi catene multinazionali per denunciare la vergogna di tanto lusso a scapito di chi, ogni mese, deve fare i conti con l’affitto e le bollette da pagare. ‘Con questa crisi non c’è nessun Natale, sciopero sciopero generale’ ha gridato più volte il corteo di fronte alle vetrine illuminate a festa.

Il corteo è andato poi a concludersi là dove era cominciato, in piazza Garibaldi, qui diversi interventi hanno sottolineato l’importanza di essere scesi ancora in piazza e di aver nuovamente preso parola in prima persona.
Nessuna intimidazione, da chiunque provenga – presidi, questori, prefetti, sindaci – può fermare la voglia di rispondere alla crisi, di organizzarsi, di lottare. Appuntamento a gennaio per proseguire nelle lotte partendo proprio dagli studenti medi, dal precariato giovanile che in questi mesi non si è mai fermato, ha avuto la capacità di conquistare obiettivi anche laddove ci sono stati tentativi di impedirlo, si è riappropriato delle proprie scuole per cominciare a costruire quel ‘mondo nuovo’ in cui lottare è la possibilità di rispondere concretamente alla crisi.

Vedi anche:

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

pisastudenti medi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupare per la Palestina: Se la scuola sta in silenzio, gli e le studentesse alzano la voce!

Ripubblichiamo questo contributo scritto e pubblicato da “Riscatto – Cronache dalla Pisa che non si rassegna!” in merito all’ondata di occupazioni nelle scuole in solidarietà alla Palestina che si sta verificando in queste settimane a Pisa e non solo.

Immagine di copertina per il post
Formazione

L’intelligenza artificiale a scuola ovvero del pappagallo stocastico

In sintesi: è insostenibile dal punto di vista ambientale, replica discriminazioni e stereotipi della società, standardizza scrittura e pensiero.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Senza dargli pace

In un mondo che scende sempre più in guerra, il problema che si pone è come rompere la pace che l’ha prodotta. da Kamo Modena «Senza dargli pace». È l’indicazione di metodo che ci consegna la lunga tradizione di lotta degli oppressi nel difficile movimento a farsi classe, tra sviluppo di autonomia e costruzione di […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università – Comunicato Conclusivo

Si è conclusa pochi giorni fa l’assemblea nazionale studentesca “Guerra alla guerra nelle università”, tenutasi il 13 e il 14 settembre nell’Università di Pisa, al Polo Piagge occupato.

Immagine di copertina per il post
Formazione

La banalità del male accademico: difendere un’ora di lezione e ignorare un genocidio

Di seguito pubblichiamo il comunicato uscito da Studentx per la Palestina Pisa e ripreso anche da Giovani Palestinesi e Rete Ricerca e Università per la Palestina in merito alle iniziative svolte in Università a Pisa in solidarietà alla Palestina e per dare seguito allo slogan “blocchiamo tutto”.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea geografa per la Palestina: quanto successo in parallelo al Congresso Geografico Italiano 2025 di Torino

Dal 3 al 5 settembre 2025, presso il Campus Einaudi e il Castello del Valentino di Torino, si è svolto il 34° Congresso Geografico Italiano. 

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea sulle scuole: organizziamoci per liberare le scuole dalla guerra

Partecipa anche tu all’assemblea sulle scuole che si terrà il 6 settembre a Venaus, per organizzare forme di lotta concrete che dalle scuole siano in grado di inceppare la macchina bellica.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra la base del Tuscania al CISAM con il genocidio in corso in Sudan?

In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Provocazione fascista al Liceo Einstein di Torino: la polizia carica gli studenti

Gli studenti hanno risposto alla provocazione gettando i volantini nel cestino, ma pronti a difendere i fascisti vi erano gli agenti della digos e la celere che sono intervenuti malmenando gli studenti e le studentesse, caricandoli e fermando un ragazzo di 15 anni con tanto di ammanettamento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra” nelle università: a Pisa il 13 e 14 settembre, due giorni di assemblea nazionale

Il 13 e 14 settembre a Pisa si terrà l’assemblea nazionale universitaria “Guerra alla Guerra”, due giorni di confronto tra collettivi e realtà studentesche da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Campeggio no base 5-6-7 settembre – Comunicato conclusivo

Il campeggio territoriale No Base del 5-6-7 settembre è stato un momento fondamentale nella crescita della lotta del movimento No Base, aprendo nuovi spazi di organizzazione e di lotta, unendo persone e realtà differenti nell’obiettivo comune di fermare la base militare.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello per un campeggio No Base territoriale: 5-6-7 Settembre al presidio di Pace “Tre Pini” San Piero a Grado

Mentre crescono le connessioni tra le nostre lotte, sentiamo l’urgenza di continuare ad organizzarci insieme in un nuovo campeggio al Presidio di pace “Tre Pini”, per trasformare il diffuso rifiuto della base militare e della guerra in opposizione concreta.