Take the future parade!
“…La mia vita è tutto quello che c’ho
la mia attitudine è il rumore non gioco
è un mondo freddo come il ghiaccio
perciò la mia musica è benzina sul fuoco..
“ Benzina sul fuoco – Colle der Fomento
Dopo l’autunno di lotte contro la crisi e l’austerità, sembra aprirsi una primavera in cui possano riemergere bisogni e desideri di trasformazione. Nuovi percorsi collettivi di cospirazione si aprono e intersecano alla luce della fase delicata che ci troviamo ad attraversare (contromano).
Mentre i rettori italiani stanno cercando di applicare la riforma Gelmini negli Atenei, al contempo si stanno riproducendo nuove ed incisive forme di blocco e sabotaggio. Le lotte dentro le facoltà continuano a dispiegarsi dai tanti e massificati atti individuali di riappropriazione di tempi di studio, alla continua rottura delle barriere d’accesso al sapere del copyright, fino ai blocchi dei Consigli di amministrazione e ai sabotaggi delle vetrine di governance dei rettori.
In tutta Italia nelle facoltà è possibile lottare raggiungendo l’ingovernabilità degli atenei, commissariando i rettori e bloccando i lavori delle Commissioni Statuto. Un po’ in tutta l’ Europa si stanno intendendo il sapere e la cultura come terreni di conflitto, di produzione e riappropriazione dell’esistente, dentro e oltre le contraddizioni che il presente rende sempre più tangibili. In Italia sentiamo tutt* la necessità di fronteggiare il governo Berlusconi, e di farlo rilanciando le battaglie studentesche e dei precari.
Il nuovo spazio di conflitto transnazionale si estende e si contrae secondo il tempo battuto dalle lotte: il travolgente moto che ha connesso Atene con la rabbia degli studenti londinesi sulle torri occupate, il blocco totale della Francia con le lotte italiane autunnali, ha rotto i confini della Fortezza Europa.
E’ ora giusto e possibile rimetterci collettivamente in moto per tornare ad essere parte di questo squarcio nel mondo, che si espande al mondo del nuovo, possibile Maghreb che ci lancia segnali espliciti: che il vento torni a sferzare, portando con sé il ‘que se vayan todos!’ che già aveva riecheggiato lo scorso autunno in maniera decisa e perentoria.
Lotta nelle città e nelle metropoli italiane, per riprendere spazi e tempi di vita sottratti dai molteplici attori del capitale nostrano e non. ‘Take the future!’ é l’obbligo di continuare a costruire collettivamente il nostro futuro, tessere cooperando e co-spirando trasformazione radicale attraverso l’accelerazione del presente.
Dal 24 al 26 Marzo, in tutta Europa si terranno azioni comuni del Knowledge Liberation Front!
Qui, nella nostra città, Take the future Parade sarà un modo per riprenderci le strade, riprenderci il pieno centro il sabato. Abbiamo già rotto in passato il divieto a manifestare in centro, come ad esempio nel corteo del 4 dicembre che rivendicò la proprietà collettiva dell’acqua. Lo rifaremo ora e sempre se torneranno ad imporci divieti come quello ritirato poco fa da Maroni!
Una tre giorni di ripartenza, di riappropriazione del nostro tempo, dei nostri spazi, della libera circolazione dei desideri collettivi, verso lo sciopero generale del 6 Maggio: uno sciopero di rappresentanza lanciato dalla Cgil, che però abbiamo la possibilità di rendere veramente generalizzato ed all’altezza dei tempi: bloccando il Paese, riportando tematiche cruciali da troppo tempo finite nel dimenticatoio per superficialità o poco coraggio, restituendo al concetto di ‘conflitto sociale’ la sua accezione più pura, libera e radicale possibile.
Make actions, make autonomy, make our university:make capitalism history!
Join the Knowledge Liberation Front
Sabato 26 tutt* nelle strade, iniziamo a riprenderci la città…
h.17@Piazza San Francesco
Knowledge Liberation Front
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