InfoAut
Immagine di copertina per il post

Inventare il passato, estrarre bellezza. Per una critica all’estetica dell’urbano

||||

Riceviamo e pubblichiamo il contributo di Giovanni Semi (sociologo del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino), pensato come spunto di approfondimento e dibattito in vista del convegno “Per una critica della città globalizzata”, in programma a Bologna il prossimo 30 e 31 maggio. Qui il programma completo del convegno.

Veniamo da dieci anni densi di lezioni, scoperte e mutamenti, per moltissimi versi anticipati e decrittati da quel nouvel esprit du capitalisme scritto da Boltanski in collaborazione con Eve Chiapello (1999).

Abbiamo innanzitutto appreso fino a che punto il sistema economico in cui siamo immersi abbia la capacità di produrre crisi le cui soluzioni si tramutano in mutamento, accelerazione. E’ noto da tempo, nel pensiero marxista come in quello weberiano, come le contraddizioni siano il motore e non il malfunzionamento del sistema. Così, il collasso dell’ennesima bolla speculativa sul mercato delle scommesse sui mutui, ha generato una sorta di pulizia interna del sistema per poi trovare un nuovo equilibrio, con gli stessi strumenti e le stesse logiche precedenti.

Se prendiamo ad esempio lo strumento della finanziarizzazione delle famiglie a scopo di estrazione, questa non cessa con la cosiddetta crisi dei mutui subprime ma, anzi, ricomincia proprio a partire dal quantitative easing della Banca Centrale Europea e trova nuovo slancio nelle politiche pubbliche di sostegno alla proprietà immobiliare privata (che vanno dal rifiuto quasi sdegnato di produrre nuove politiche di casa pubblica, fino alle politiche fiscali di sostanziale detassazione di immobili ed eredità) (Aalbers 2016).

A metà 2018 ci troviamo dunque in una nuova fase del capitalismo finanziario, con la pelle nuova dopo un decennio di transizione, una fase che si preannuncia ulteriormente regressiva.

Autori diversi, come Sassen o Boltanski/Esquerre, ci segnalano il ritorno a una fase estrattiva diffusa, in particolare segnata da meccanismi di arricchimento, da cogliere nel loro duplice significato, quello di estrarre nuova ricchezza da cose già esistenti (come si arricchisce un metallo) e quello di contribuire alle disuguaglianze sociali garantendo ai ricchi nuove modalità di accrescere la distanza economica, sociale e spaziale da tutti gli altri.

I processi di patrimonializzazione del paesaggio e dunque della città sono particolarmente rilevanti, a mio parere. Viviamo infatti, e senza la minima consapevolezza riflessiva, un periodo di glorificazione del passato, cioè un arricchimento, che ha tinte fortemente territoriali. Si pensi alle politiche locali competitive per aggiudicarsi le etichette dell’Unesco o dell’Unione Europea e diventare, di volta in volta, “patrimonio dell’umanità” o “capitale europea della cultura”. Intere regioni, provincie, città e persino quartieri lottano da anni gli uni contro gli altri per ricevere l’agognata etichetta che consentirà loro, in maniera spesso quasi magica, di attirare nuove masse di turisti, di investimenti e relative promesse di sviluppo. Perché questa crescente patrimonializzazione funzioni, c’è bisogno sempre maggiore di istituzioni culturali che, dall’alto della loro reputazione derivante dal solo riferimento alla nozione di Cultura, certifichino l’autenticità di ciò che autentico non può essere, si tratti del paesaggio o della storia. Musei, eventi, retoriche fioriscono in ogni dove e creano dei vortici spazio-temporali che inghiottono energie e aspirazioni. Ovunque si diffondono attività di story-telling locale, si ampliano i margini per il branding urbano, ma quello che viene venduto, arricchito di narrazione, è un passato mitizzato, spoliato dai conflitti, dalle storie non ufficiali, e reso innocuo, piacevole, autentico.

Le nostre vite si basano sempre di più su questi meccanismi. Ovviamente, il rovescio della medaglia sta proprio in ciò che non deve essere narrato e visto, portando all’esclusione progressiva di tutto ciò che non consenta margini estrattivi, che non sia tipico. Parliamo dunque di spazi, oggetti, pratiche e individui, che come hanno mostrato diversi studiosi in tempi recenti vengono descritti come indecorosi e messi ai margini (Pitch 2013; Wacquant, Slater e Pereira 2014). Sassen ha raccontato molto bene tutto ciò nel suo Espulsioni del 2014. Per brevità ricordiamo solamente come anche per la sociologa della Columbia il capitalismo si caratterizzi per ‘spoliazione e distruzione’ (2014, 16) operata da formazioni predatorie, cioè logiche sistemiche del capitalismo che vanno ben al di là delle singole scelte individuali di famiglie, imprese e governi.

L’arricchimento potrebbe dunque essere ricompreso analiticamente all’interno di queste formazioni ed essere la modalità-cardine dei paesi occidentali. Le lotte che stanno crescendo dunque attorno alle questioni turistiche, al tema degli alloggi affittati a breve termine in particolare, e quelle che riguardano rifugiati, migranti e popolazione eccedente autoctona, non ricollocabile dentro gli schemi dell’arricchimento, ma anche quelle contro la cosiddetta foodification, l’arricchimento simbolico e sociale del cibo a fini estrattivi, non sono che frammenti del medesimo conflitto. Più precisamente il conflitto tra il modello capitalistico precedente, con il suo sistema di diritti e di disuguaglianze organizzate, e quello in via di costituzione, predatorio e finanziarizzato, tutto da negoziare in termini di diritti eppure già attivo dal punto di vista della spoliazione.

Il capitalismo con cui ci confrontiamo oggi si nutre di estetica, come autori diversi hanno sostenuto (Böhme 2016, Sloterdijk 2014). La bellezza, o comunque il riferimento a essa, diventa la nuova frontiera della disuguaglianza, ponendo individui, territori, oggetti davanti all’imperativo della performance estetica come garanzia di potenziale arricchimento. Le estetizzazioni del reale non devono rimanere confinate in uno spazio di riflessione filosofica sulla ricezione del bello ma vanno concepite come campo politico, economico e sociale di definizione della realtà. Una città, un’architettura, un corpo ma persino dei numeri (Espeland e Stevens 2008) che non siano affascinanti non hanno margine di estrazione, sono condannati all’espulsione.

Credo che uno dei compiti più pressanti ma anche interessanti del nostro tempo sia proprio quello di controbattere a questo dominio della bellezza a scopo di arricchimento con altre forme di bellezza, capaci di integrare persone, spazi e processi che vengono sistematicamente confinati ai margini. Il margine può essere un rifugio, certo, ma rischia anche sempre di essere il preludio all’espulsione.

 

Testi di riferimento

 – Aalbers, M.

2016 The financialization of housing: A political economy approach, London, Routledge.

 – Böhme, G.

2016 Critique of Aesthetic Capitalism, Mimesis International.

– Boltanski, L. e E. Chiapello

1999 Le nouvel esprit du capitalisme, Paris, Gallimard; trad. it. Il nuovo spirito del capitalismo, Roma, Mimesis, 2014.

– Boltanski, L. e A. Esquerre

2017 Enrichissement. Une critique de la marchandise, Paris, Gallimard.

– Espeland, W. N. e Stevens, M. L.

2008A sociology of quantification, in «European Journal of Sociology/Archives Européennes de Sociologie», 49, 3, pp. 401-436.

– Pitch, T.

2013 Contro il decoro. L’uso politico della pubblica decenza, Bari-Roma, Laterza.

– Sassen, S.

2014 Expulsions: Brutality and Complexity in the Global Economy, Cambridge, Mass., Harvard University Press; trad. it. Espulsioni, Bologna, Il Mulino.

– Sloterdijk, P.

2014 Der ästhetische Imperativ. Schriften zur Kunst, Berlin, Suhrkamp; trad. it. L’imperativo estetico, Milano, Cortina Editore, 2017.

– Wacquant, L., Slater, T., e Pereira, V. B.

2014 Territorial stigmatization in action, in «Environment and Planning A», 46, 6, pp. 1270-1280. 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

BolognaGIOVANNI SEMIPER UNA CRITICA DELLA CITTA' GLOBALIZZATA

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Tecnotrumpismo. Dalla Groenlandia al caso DeepSeek

Trump è diventato il referente politico delle Big Tech e non è una congiuntura.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Contro le guerre, per una lotta comune -Incontro con Said Bouamama

Il 18 gennaio 2025 si è tenuto un incontro pubblico al Cecchi Point – organizzato dal collettivo Ujamaa, lo Spazio Popolare Neruda e Infoaut – con Said Bouamama, sociologo e storico militante antirazzista franco-algerino.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump tra guerra e pace

Quali prospettive apre il ritorno del Tycoon alla Casa Bianca? La pace in Ucraina è più vicina oppure il 2025 sarà un nuovo anno di guerra?

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La politica al tramonto (d’Occidente)

Anton Jager; Iperpolitica. Politicizzazione senza politica; Nero Edizioni; Roma 2024; 15€ 158 pp. di Jack Orlando, da Carmilla Tre proiettili alle spalle e Brian Thompson, il CEO della United Healthcare, cade freddato a terra.Non si fa in tempo a avere l’identità dell’attentatore che già inizia il vociare di internet.Sui social si brinda alla morte del capo […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Non c’è una via diversa dallo sperimentare

Intervista a Franco Piperno tratta da Gli operaisti (DeriveApprodi, 2005) da Machina Continuamo con la pubblicazione dei materiali per ricordare Franco Piperno. Qui una sua lunga e dettagliata intervista uscita nel volume Gli operaisti (DeriveApprodi, 2005), curato da Guido Borio, Francesca Pozzi e Gigi Roggero, in cui si parla, tra le altre cose, della sua […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Palantir comincia la guerra civile nella difesa americana

Nei racconti di Tolkien i Palantir sono le pietre veggenti e vedenti presenti nel Signore degli Anelli il cui nome significa “coloro che vedono lontano”. di Nlp da Codice Rosso In linea con il testo “Magical Capitalism”, di Moeran e De Waal Malefyt, che vede il magico delle narrazioni come un potente strumento di valorizzazione del brand […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Alle radici dell’”offerta di jihadismo” – intervista a Saïd Bouamama

Ripubblichiamo questa intervista di qualche anno fa, realizzata qualche mese dopo gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi, per fornire un elemento di approfondimento in vista dell’incontro che si terrà a Torino con il militante e sociologo Saïd Bouamama, il quale ha partecipato ai movimenti antirazzisti in Francia e alle lotte legate all’immigrazione. In particolare, il tema qui affrontato risulta molto attuale nell’ottica di affrontare la questione del razzismo e del neocolonialismo a partire dalla materialità delle condizioni dei quartieri popolari nella crisi sociale della nostra epoca.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Autonomia differenziata: rompere la solidarietà per liberare ancora la ferocia del mercato

Quando si parla di Autonomia Differenziata il rischio è quello di credere che dietro questa formulazione si nasconda nient’altro che il secessionismo leghista della prima ora agghindato in chiave “riformista”. In realtà quanto abbiamo di fronte è ben più complesso ed attuale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Le capacità diagnostiche dell’IA ed il capitalismo dei big data

Il cammino dell’innovazione tecnologica è sempre più tumultuoso e rapido. Lo sviluppo in ambito di intelligenza artificiale è così veloce che nessun legislatore riesce a imbrigliarlo negli argini delle norme. Stai ancora ragionando sull’impatto di ChatGPT sulla società che è già pronto il successivo salto quantico tecnologico. da Malanova.info In un recente studio del 28 […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Bologna: migliaia di antifascisti/e in piazza contro Casapound e la Rete dei Patrioti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 11 POMERIGGIO – Una ricostruzione delle manifestazioni di sabato 10 novembre, le valutazioni politiche e le mobilitazioni in programma per questa ultima settimana di campagna elettorale in Emilia Romagna, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si voterà per rinnovare Presidente e Consiglio regionale, con Federico della redazione emiliano-romagnola di Radio Onda d’Urto. Ascolta o […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: ancora cariche, polizia e sradicamento delle piante al Parco don Bosco.

Ancora tensione a Bologna al parco Don Bosco, dove abitanti e manifestanti protestano da mesi per evitare il taglio e l’abbattimento di oltre 70 alberi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

DA CHE PARTE STAI? Per la fine immediata delle 23 misure cautelari contro compagne e compagni di Bologna

Dal 4 giugno 23 persone, attive nei movimenti sociali di Bologna, sono sottoposte a misure cautelari, 13 di loro hanno ricevuto un divieto di dimora, ossia il divieto di poter entrare in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggressione repressiva alle lotte a Bologna!

Da questa mattina è in corso la notifica di 22 misure cautelari nei confronti di compagne e compagni di Bologna, e altre decine e decine di notifiche di indagine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: provocazione della celere in piazza Scaravilli, ma le tende per Gaza resistono e si moltiplicano

L’”acampada” per la Palestina allestita in Piazza Scaravilli a Bologna, nell’ambito della cosiddetta “intifada degli studenti”, è stata attaccata dalla celere nella serata di venerdì 10 maggio, al termine di un corteo dimostrativo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada Studentesca: le tende per Gaza stanno diventando un movimento globale

A quasi sette mesi dallo scoppio della guerra a Gaza, in numerose università del mondo sta montando la protesta degli studenti contro la risposta militare di Israele.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: dopo le cariche all’inaugurazione dell’anno accademico, occupato il rettorato

Occupato il rettorato dell’Università di Bologna. L’iniziativa si inserisce all’interno della “Israeli Genocide Week”, settimana di solidarietà e mobilitazione nelle Università contro il genocidio in corso a Gaza, promossa dai Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: “UNIBO complice del genocidio. Stop accordi con Israele”. La polizia carica il corteo per la Palestina

Centinaia di studentesse e studenti in corteo per le strade di Bologna mentre si svolge l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università felsinea alla presenza della ministra Bernini.