Tafferugli al giro della Padania. Militanti di Rifondazione vs leghisti
Militanti del Prc, tra i quali il segretario nazionale Paolo Ferrero, hanno tentato di bloccare la prima tappa del Giro della Padania, Paesana-Laigueglia, al passaggio a Mondovì. Il Giro di Padania, la gara ciclistica per professionisti alla sua prima edizione ed ideata dal sottosegretario della lega Michelino Davico, è partito da Paesana (Cuneo), dove ogni anno a metà settembre Bossi e i suoi fedeli si recano subito dopo il prelievo dell’acqua alla sorgente del Po per tenere il comizio “Festa dei popoli padani”.
Non un luogo a caso quindi e il tutto non è passato inosservato, soprattutto ai militanti del Prc che hanno deciso di contestare la corsa all’altezza di Mondovì, sdraiandosi sulla strada scelta dagli organizzatori in alternativa al centro della città monregalese, da cui la corsa era stata deviata proprio per il presidio di protesta organizzato davanti al Municipio.
Solo i primi tre corridori in fuga sono riusciti a evitare la protesta di Prc, mentre il resto del gruppo è stato rallentato. Dopo l’intervento delle forze dell’ordine per spostare i manifestanti, un poliziotto è stato investito da un’auto al seguito della corsa “verde” e, ferito, è stato trasportato all’ospedale.
Durante il percorso lungo l’Aurelia sono stati diversi gli striscioni di protesta che hanno “accompagnato” la corsa tra cui, vicino ad Alassio, “Rallenta, la lega porta male”, “Lega Ladrona” e la “lega vi prende in giro”.
Diverse le iniziative di contestazione annunciate nei prossimi giorni nelle città che verranno attraversate del Giro della Padania e le cronache locali danno già ampio spazio al rischio di proteste.
Tra i passaggi più a rischio quella di Salsomaggiore terme, l’8 settembre, dove il sindaco leghista Giovanni Carancini ne avrebbe autorizzato il transito per “il rilancio economico” della città, da quest’anno orfana di Miss Italia. A Piacenza il sindaco ha negato l’autorizzazione, mentre a Parma gli amministratori non si sono ancora pronunciati.
Che la Lega Nord cerchi attraverso lo sport di portare avanti una propaganda degna dei peggiori regimi è chiaro a tutti, c’è da chiedersi se davvero i militanti del Carroccio pensano che questo basti a far dimenticare agli italiani gi orrori di questo governo e l’indifendibile manovra economica che insieme ai loro soci stanno varando.
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