La realtà dietro il finto ottimismo renziano di fine anno
Previsioni che poi si tramutano in realtà e che sottolineano l’ammontare degli aumenti sulla spesa che coinvolge il 90% delle famiglie che vivono in Italia. Il 2016 sicuramente vedrà quel 90% delle famiglie fare i conti con le balle, anch’esse reali, di chi continua a decantare la crescita di un paese che invece sta annaspando nella quotidiana povertà, trovandosi sempre più lontana dalle rassicuranti parole del premier Renzi ripetute nella consueta conferenza stampa di fine anno.
Ascoltando il discorso del Presidente del Consiglio riguardante la ripresa dei consumi da parte delle famiglie si capisce bene che si tratta delle parole di chi mente sapendo di mentire.
Si parla di aumenti pari a 550 euro annui per nucleo familiare, che vanno a pesare su bisogni di prima necessità, della vita di tutti i giorni. Nel dettaglio gli aumenti saranno sui 45 euro per i trasporti (aerei, treni, taxi, trasporto pubblico, traghetti, ecc.) e 30 euro per le tariffe autostradali. Per quanto riguarda la spesa alimentare il salasso è pari a 200 euro mentre altri 300 riguarderanno i prezzi per la spesa al dettaglio. In questo caso i consumi aumenteranno solo per il mondo della grande distribuzione che saprà far correre le famiglie da un supermercato ad un altro in cerca dell’offerta migliore per fare quadrare i conti a fine mese (altro che risalita dei consumi). Ultimi gli aumenti sui servizi bancari di 20 euro e 9 per quelli postali.
Fa ridere sentir parlare poi di risparmi sulle bollette di luce e gas pari a 60 euro annui, in quanto saranno risparmi di cui non potranno godere tutti e che per di più si infrangono davanti alle parole del presidente del Codacons Rienzi: dal 2004 a dicembre 2014 le tariffe energetiche hanno registrato nel nostro paese un aumento medio del 39,2%, determinando una spesa complessiva per famiglia più alta di 470 euro rispetto a 10 anni fa (188 euro l’aumento che ha riguardato la luce, 282 quello del gas). Tenendo conto, tra l’altro, che degli ultimi dieci anni più di metà li abbiamo vissuti con la crisi sulle spalle.
Nonostante i media si siano affannati a parlare di dati in crescita per la spesa inerente a cenoni e regali, la realtà rimane la stessa, ovvero che il fatto di festeggiare il Natale o il Capodanno in questo paese non è un dato di crescita ma mera consuetudine. Ma da qui a parlare di ripresa dei consumi ce ne passa, risparmi per le famiglie all’orizzonte non se ne vedono e a poco servirà augurare a reti unificate un buon 2016 facendo perno sulla promessa di una fantomatica crescita occupazionale e una ripresa dei consumi, perchè al netto dei discorsi campati per aria dal governo, si tratterà di un altro anno fatto sacrifici per i soliti noti, di tagli che riguarderanno sanità, scuola, lavoro, ecc.
C’è una previsione che nessun tecnico può fare però e che sicuramente si inserirà nel 2016 con maggior vigore: quella che riguarderà le lotte per la casa, il reddito e la dignità, che continuano a coinvolgere sempre più persone. Che sia un anno di lotta!
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