InfoAut
Immagine di copertina per il post

Lo spettro del nazionalismo aleggia sulla Grecia

||||

Presentiamo qui un resoconto di un compagno di Alpha Kappa, rete di realtà antiautoritarie greche, che sintetizza gli ultimissimi eventi intercorsi nel paese ellenico attorno alle retoriche nazionaliste sulla denominazione geografica della vicina Macedonia, ed agli attacchi agli spazi autogestiti.

Nelle ultimissime settimane è esploso in Grecia un dibattito molto acceso rispetto al nome del vicino paese della Macedonia, in precedenza nota come F.Y.R.O.M. Questo dibattito è rigirato oltremisura su una maggioranza di media greci e tra partiti politici e formazioni conservatrici. Anche la premessa di questo dibattito è semplice. La F.Y.R.O.M. desidera essere ribattezzata in qualcosa che includa il termine Macedonia affinché possa unirsi alla coalizione NATO, il che è a propria volta qualcosa che alimenta le forze conservatrici, di estrema destra e fasciste in Grecia perché, per come la vedono loro, qualsiasi rivendicazione sul nome Macedonia avanzata da altri che la Grecia vale come “furto della nostra ambita storia nazionale e del nostro patrimonio”.

Questo dibattito si è protratto fino a diventare una forza crescente nei circoli nazionalisti, a tal punto da dar loro abbastanza spazio per organizzare manifestazioni e raduni a Tessalonica e ad Atene. A Tessalonica abbiamo contato quasi 200.000 manifestanti con bandiere greche e che intonavano l’inno nazionale greco. Tra di loro vi erano diverse formazioni neonaziste e neofasciste greche con diversi legami ai gruppi fascisti internazionali (Casa Pound, Comunità Militante Raido, ecc ecc) ed ovviamente la squadra dei parlamentari di Alba Dorata al gran completo è stata vista con un benvenuto più che caloroso da parte della folla. Il giorno del loro raduno a Tessalonica è stato deciso che alcuni gruppi anarchici, antiautoritari ed autonomi organizzassero una contromanifestazione per opporsi a questo calendario nazionalista. Una decisione coraggiosa, considerati i loro numeri ed il sentimento generale in questi giorni (più o meno in loro favore). Anche così, la contromanifestazione è riuscita a radunare una serie di persone, più del previsto ma ancora lontane dalla quota di 200.000 dei nazionalisti.

Durante le ore delle manifestazioni ci siamo trovati sotto attacco di accozzaglie fasciste e nazionaliste organizzate comprendenti hooligan, serbi nazionalisti, fascisti organizzati ed ogni sorta di creature infette del genere in 4 diversi momenti. Due squat sono stati attaccati in presenza della polizia, che fondamentalmente ha permesso agli attacchi di avere luogo. Lo squat Sxoleio (Scuola) è stato in grado di respingere l’accozzaglia assaltatrice; mentre Libertatia, il secondo squat attaccato, non è stata così fortunata ed è bruciata fino alle fondamenta. L’ultimo fallito attacco è stato nel luogo dove la nostra protesta antinazionalista si stava svolgendo. Un simile raduno nazionalista si è svolto ad Atene la settimana successiva, partecipato da molte meno persone ed ovviamente accolto da una contromanifestazione molto poderosa organizzata da molte forze antifasciste. Piani simili [a Tessalonica] con attacchi agli squat ed agli spazi sociali sono stati tentati ma sono falliti grazie al movimento antifascista.

Sebbene queste ultime settimane ci abbiano lasciato con un sapore agrodolce in bocca, pensiamo se ne possano tirare le somme. In primo luogo, il veleno nazionalista che sta venendo diffuso nella società deve essere accolto con forza rapida e distruttiva prima che divenga qualcosa che sfugga veramente di controllo. Ciò significa che dobbiamo opporci ad esso apertamente, organizzandoci con i nostri gruppi ed i nostri alleati in qualsiasi occasione abbiamo. Lasciarli apertamente popolare le strade ed avvelenare le menti della gente non è un’opzione. Una contromanifestazione di massa, e se necessario militante, è qualcosa che deve accadere ogni volta che annunciano un raduno. In secondo luogo, dobbiamo usare i nostri strumenti politici e critici per provare a isolare la propaganda nazionalista in ogni istanza di dibattito pubblico. E in terzo e più importante luogo dobbiamo finalmente frantumare la tela di bugie che crea gli stati etnici e nutre il patriottismo ed il nazionalismo, e dobbiamo renderci conto che l’idea di una “nazione” coerente non serve altri che la classe dominante e lo stato.

Kostas Savvopoulos

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

Grecia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Non c’è una via diversa dallo sperimentare

Intervista a Franco Piperno tratta da Gli operaisti (DeriveApprodi, 2005) da Machina Continuamo con la pubblicazione dei materiali per ricordare Franco Piperno. Qui una sua lunga e dettagliata intervista uscita nel volume Gli operaisti (DeriveApprodi, 2005), curato da Guido Borio, Francesca Pozzi e Gigi Roggero, in cui si parla, tra le altre cose, della sua […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Palantir comincia la guerra civile nella difesa americana

Nei racconti di Tolkien i Palantir sono le pietre veggenti e vedenti presenti nel Signore degli Anelli il cui nome significa “coloro che vedono lontano”. di Nlp da Codice Rosso In linea con il testo “Magical Capitalism”, di Moeran e De Waal Malefyt, che vede il magico delle narrazioni come un potente strumento di valorizzazione del brand […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Alle radici dell’”offerta di jihadismo” – intervista a Saïd Bouamama

Ripubblichiamo questa intervista di qualche anno fa, realizzata qualche mese dopo gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi, per fornire un elemento di approfondimento in vista dell’incontro che si terrà a Torino con il militante e sociologo Saïd Bouamama, il quale ha partecipato ai movimenti antirazzisti in Francia e alle lotte legate all’immigrazione. In particolare, il tema qui affrontato risulta molto attuale nell’ottica di affrontare la questione del razzismo e del neocolonialismo a partire dalla materialità delle condizioni dei quartieri popolari nella crisi sociale della nostra epoca.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Autonomia differenziata: rompere la solidarietà per liberare ancora la ferocia del mercato

Quando si parla di Autonomia Differenziata il rischio è quello di credere che dietro questa formulazione si nasconda nient’altro che il secessionismo leghista della prima ora agghindato in chiave “riformista”. In realtà quanto abbiamo di fronte è ben più complesso ed attuale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Le capacità diagnostiche dell’IA ed il capitalismo dei big data

Il cammino dell’innovazione tecnologica è sempre più tumultuoso e rapido. Lo sviluppo in ambito di intelligenza artificiale è così veloce che nessun legislatore riesce a imbrigliarlo negli argini delle norme. Stai ancora ragionando sull’impatto di ChatGPT sulla società che è già pronto il successivo salto quantico tecnologico. da Malanova.info In un recente studio del 28 […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il cambiamento climatico è una questione di classe/1

Alla fine, il cambiamento climatico ha un impatto su tutti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Controsaperi decoloniali: un approfondimento dall’università

n questo momento storico ci sembra inoltre cruciale portare in università un punto di vista decoloniale che possa esprimere con chiarezza e senza peli sulla lingua le questioni sociali e politiche che ci preme affrontare. Sempre più corsi di laurea propongono lezioni sul colonialismo, le migrazioni e la razza, ma non vogliamo limitarci ad un’analisi accademica: abbiamo bisogno dello sguardo militante di chi tocca questi temi con mano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: i portuali bloccano un container di munizioni per Israele

Decine di membri del sindacato greco dei lavoratori portuali PAME (Front Militant de Tous les Travailleurs) hanno bloccato il carico di un container di munizioni destinato a Israele per protestare contro la guerra a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nel CPR ad Atene per la solidarietà alla Palestina

Il 14 maggio 2024, ventotto (28) persone sono state arrestate nel corso dell’operazione di polizia durante l’occupazione della Facoltà di Giurisprudenza di Atene nel contesto delle proteste internazionali contro lo spargimento di sangue a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Grecia: passa la legge sulla creazione di università private. Scontri fuori dal Parlamento

In Grecia è passata in Parlamento la contestatissima legge che equipara le università private con quelle pubbliche nel paese.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Grecia: ampia mobilitazione delle università, occupati la maggior parte degli Atenei contro la creazione di poli privati

Grecia. La lotta del mondo accademico e universitario ellenico si intensifica di giorno in giorno in vista della presentazione del controverso disegno di legge per la creazione di università private.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: università occupate contro la legge che equipara gli atenei privati a quelli statali

Più della metà delle facoltà della Grecia sono occupate da studentesse e studenti contro la scelta del governo conservatore di Kyriakos Mītsotakīs di aprire alle università private con una legge che le equiparerà agli atenei statali. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: l’attacco finale dello Stato contro il Rouvikonas

Da alcuni anni i militanti del collettivo vengono inquisiti sulla base di accuse false o pretestuose, che hanno come obiettivo la criminalizzazione dei movimenti e delle lotte sociali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: migliaia in corteo ad Atene a 50 anni dalla rivolta del Politecnico contro i colonnelli fascisti

La Grecia si ferma venerdì 17 novembre 2023 per il 50mo anniversario della Rivolta studentesca del Politecnico di Atene contro la dittatura fascista dei Colonnelli, nel novembre del 1973, repressa nel sangue dai militari con almeno 24 studenti uccisi, decine di feriti e incarcerati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Riforma del lavoro in Grecia: spolpare le ossa di lavoratori e lavoratrici

La scorsa settimana in Grecia è stata approvata la nuova riforma del lavoro. Un ulteriore attacco diretto alle vite di lavoratori e lavoratrici da parte del governo conservatore di Mitsikatis, rieletto a giugno.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Grecia: anarchici e comunisti nella lotta contro gli incendi

Nel contesto di disorganizzazione generale dello stato, anarchici e comunisti cercano di contribuire in ogni modo possibile agli sforzi dei volontari per contrastare gli incendi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Nuova strage di migranti nel Mediterraneo. 750 persone naufragate, centinaia i dispersi a largo della Grecia

Una nuova Cutro, con numeri che rischiano di essere ancora più gravi: è la nuova strage di migranti, con centinaia di possibili vittime, a causa del naufragio di un peschereccio a sud della Grecia.