Torino, sgomberata la Verdi15. Cariche contro gli studenti
H23: Si chiude la lunga giornata di lotta che ha riempito le vie di Torino contro lo sgombero della residenza Verdi Occupata. Dopo l’occupazione della stazione di Porta Nuova il corteo è rientrato a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, che rimane occupato.
H20:00 Inseguiti da una polizia sempre più in affanno il corteo si è diretto verso porta nuova entrandovi
H19:00 Dopo un’imponente assemblea che ha riempito l’atrio di palazzo nuovo un nuovo corteo spontaneo sta attraversando via Po
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H 18: assemblea a Palazzo Nuovo
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Aggiornamento ore 15.30:
In corteo interno a Palazzo Nuovo gli studenti e le studentesse si stanno recando nelle presidenze della facoltà di lettere e filosofia per pretendere una presa di posizione chiara -rispetto allo sgombero di questa mattina- da parte dei presidi delle diverse facoltà.
ore 15.00:
Lo studente fermato durante le cariche in piazza castello, è stato rilasciato da poco e ora si sta recando a Palazzo Nuovo dove, ricordiamo, è in corso il pranzo e successivamente un’assemblea.
Uno studente dal corteo, sempre dalle libere frequenze di RBO:
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ore 14.45: Regione, Comune e questura, complici e uniti ancora una volta in campo di speculazioni e sgomberi. Forte anche la responsabilità dell’Edisu che ha autorizzato lo sgombero. Per questo gli studenti e le studentesse dopo essersi recati nei luoghi dove le suddette istituzioni risiedono, si sono diretti verso la mensa universitaria di via Principe Amedeo, di proprietà dellEnte al diritto allo studio. Gli studenti e le studentesse che da oggi si troveranno in mezzo alla strada -pur aventi diritto ad un posto letto- hanno deciso di appropriarsi di uno dei beni di prima necessità: il cibo. Si sono poi diretti a Palazzo Nuovo, dove si sta svolgendo un pranzo prima dell’assemblea per decidere lo sviluppo della giornata che sembra non essere ancora finita!
Una studentessa dal corteo, sempre ai microfoni di RBO:
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ore 14.00:
Mentre da diverse città italiane si fa sentire la solidarietà con la Verdi15, il corteo si è diretto verso il Comune di Torino. Anche lì si sono verificate altre cariche da parte della polizia. Mentre gli studenti non si arrendono e continuano restare in strada, le forze dell’ordine sembrano innervosirsi sempre più.
Come riporta la notizia il TGR Piemonte:
ore 13.45:
Dopo l’ennesima carica sotto il palazzo della regione Piemonte, il corteo si sta nuovamente spostando, attualmente si trova in via Pietro Micca. Durante una delle cariche fatte dall’ingente schieramento di polizia, uno studente è stato preso ed ora è in stato di fermo. Diverse le persone ferite per la violenza da parte della polizia che piuttosto nervosi reagiscono con accanimento verso gli studenti e le studentesse.
Diretta della carica sotto la regione da Radio Blackout:
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ore 13.30:
Il corteo è arrivato sotto il palazzo della regione Piemonte. Gli studenti e le studentesse hanno provato ad entrare nell’edificio ed è stato caricato. Si continua a permanere sotto l’edificio mentre piccole cariche si stanno susseguendo in questi momenti. La responsabilità sell’Edisu -riguardo allo sgombero- che inizialmente si diceva non esserci, sembra invece appurata dalla presenza della responsabile dell’Ente al diritto allo studio che è stata vista dentro la residenza con alcuni operai.
ore 13.00:
Dopo il blocco in via po, le centinaia di studenti e studentesse, accorsi in strada per difendere l’esperienza della Verdi15, si stanno muovendo in corteo verso piazza castello.
ore 12.50:
Il corteo composto da centinaia di persone, si è fermato in via po angolo via rossini di nuovo in presidio. Intanto alcuni studenti stanno incominciando ad uscire dalla residenza. All’interno invece continua la procedura di recupero degli effetti personali, il tutto meticolosamente controllato dalla polizia.
ore 12.30:
Il corteo, sempre più numeroso, si sta muovendo in questo momento nella centrale via po. In centinaia sono in strada per dire ‘no’ allo sgombero e portare la loro solidarietà a chi da questa notte sarà senza un letto e senza un tetto.
ore 12.00:
Ancora divisi in diverse stanze a piccoli gruppi, ora è stato imposto agli studenti e studentesse di scrivere su un foglio il proprio nome e le rispettive stanze per ritirare in un secondo momento i propri effetti personali. Centinaia di persone si stanno spostando in corteo nella zona della residenza al grido “la Verdi15 resiste!” e “la Verdi15 non si tocca!”.
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ore 11.45:
Studenti e studentesse vengono divisi a gruppetti e tenuti in diverse stanze della residenza. Con una logica insensata, gli studenti di origine pakistana sono stati separati dagli altri e portati nel cortile della residenza e obbligati a rimanere con la faccia al muro. Ogni forma di comunicazione con l’interno è attualmente impossibile data la solveglianza a vista da parte della polizia. Si sta procedendo con l’identificazione di tutti e tutte. Presidi di solidarietà da parte degli studenti e studentesse si stanno organizzando a Bologna e a Roma.
Seguono gli aggiornamenti da radio blackout:
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Un primo video dal presidio:
ore 11.15:
Tutti e tutte le occupanti ancora all’interno sono stati fatti sdraiare per terra e vengono controllati a vista da numerosi poliziotti, mentre continua ad ingrossarsi il presidio di solidarietà nei pressi della sede della Rai a pochi metri dalla verdi15. Studenti e studentesse vengono divisi a gruppetti e tenuti in diverse stanze della residenza. Ogni forma di comunicazione con l’interno è attualmente impossibile data la solveglianza a vista da parte della polizia. Si sta procedendo con l’identificazione di tutti e tutte.
Ascolta una prima intervista realizzata da Radio Blackout:
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Verso le 10 di questa mattina, cogliendo di sorpresa i numerosi studenti e studentesse che da mesi avevano dato il via all’occupazione, reparti della celere hanno fatto irruzione all’interno della residenza universitaria di via verdi 15 a Torino. Gli studenti e le studentesse che si trovano in questo momento all’interno della residenza –circa 80- vengono portati di peso al piano terra della struttura e per alcuni di loro si sta procedendo alla loro identificazione. L’intenzione ancora una volta è quello di voler dimostrare, nel consueto modo becero, un uso politico degli organi di polizia, timorosi probabilmente di un autunno che si preannuncia ricco di mobilitazioni. L’importante esperienza che da mesi si porta avanti alla Verdi 15 occupata è fulcro di aggregazione politica e sociale. Lo sgombero che si sta svolgendo in questo momento non solo è una scelta politica ma anche una scelta dettata da una preoccupazione (ci viene da chiedere) rispetto alle mobilitazioni studentesche imminenti. Attualmente le vie adiacenti alla residenza universitaria sono completamente militarizzare e bloccate al traffico, mentre fuori si stanno radunando numerosi studenti e studentesse per portare la loro solidarietà all’esperienza della verdi 15 e agli studenti e studentesse che fino a questa mattina hanno abitato nella residenza, ridandogli vita. Dagli ultimi aggiornamenti, la celere schierata in modo compatto sul lato di via rossini adiacente alla residenza, ha caricato gli studenti e le studentesse riunite fuori dalla struttura. Il presidio continua ad essere sempre più numeroso. Non finisce qui!
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