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Bologna – Social Log blocca 6 sfratti in due giorni. Prima i poveri!

 

Negli ultimi due giorni, 6 provvedimenti di sfratto sono stati rinviati oggi, 6 provvedimenti che hanno alle spalle 6 storie davvero dure di impoverimento sociale e di disattenzione volontaria di tutta la politica nei loro confronti. Occupanti cinesi, marocchini, rumeni e bangladesi insieme al Comitato Inquilini Resistenti e agli studenti solidali sono stati attori di importanti giornate di difesa del diritto all’abitare per tutti e per tutte.

 

Dopo aver ottenuto i rinvii degli sfratti, la “muraglia meticcia” protagonista dei picchetti ha occupato gli uffici degli assistenti sociali, al grido di “basta promesse, soluzione subito!” e riuscendo a strappare per venerdì prossimo un incontro con il direttore del Settore Politiche Abitative del Comune, Minguzzi.

 

“Prima i poveri!” è la risposta di Social Log che soprattutto oggi, nella difesa dello sfratto a Costantino, pensionato del quartiere della Bolognina nato nel 1933, ha mostrato come questa barbarie tocchi tutti e tutte senza distinzione di nazionalità, di genere, di età. Costantino è la prova vivente di come tutte le retoriche leghiste e in generale di tutta la classe politica del “prima gli italiani!” siano non solo razziste ma anche vuote nella loro realtà.

 

Proprio per questo Social Log ha rilanciato la sua partecipazione all’assemblea del 7 ottobre “Difendere Bologna dall’invasione leghista” che discuterà di come affrontare la venuta di Salvini in città l’8 novembre prossimo.

 

Di seguito i comunicati di ieri e di oggi di Social Log, che raccontano le biografie delle famiglie sotto sfratto e rilanciano sul programma di lotta per il diritto all’abitare:

 

 

30/09/2015 – “Prima i poveri!” picchetto vincente per nonno Costantino e strappato tavolo in comune venerdì prossimo!

Per Social Log difendere gli sfratti è un dovere, una responsabilità sociale dalla quale non ci si può sottrarre, ma se ad essere sfrattato è un vecchietto di 82 anni, quel dovere si trasforma in un imperativo etico, che non può non interrogarci sulla deriva della nostra società e sulla drammatica situazione dell’emergenza abitativa.
Questa mattina, Costantino, classe 1933, pensionato invalido italiano e residente in casa Acer da tantissimi anni sarebbe dovuto essere sfrattato e finire in strada, senza nessun tipo di soluzione. Ma la storia di Costantino ha fortunatamente preso una nuova direzione, grazie ad una fortunata coincidenza: nel dicembre dell’anno scorso, vicino casa di Costantino si trasferiscono centinaia di persone, sono gli occupanti dell’Ex Telecom, che come lui, hanno il problema della casa ed hanno attraversato il difficilissimo momento dello sfratto. Costantino entra a far parte del comitato inquilini resistenti di Social Log e finalmente capisce di non esser più solo, e di poter lottare per evitare di finire per strada.
L’allegria ed il coraggio di questo nonno che, per alleviare la solitudine della vita da pensionato di città, ogni pomeriggio viene a trovarci con il suo bastone da passeggio insieme alla moglie, per sedersi su quella che ormai è la sua sedia, e poter così passare qualche ora in compagnia, scambiando chiacchiere e dispensando sorrisi ai tanti bimbi occupanti, ci riempie il cuore.

Costantino con una pensione da fame non ha potuto più pagare l’affitto e le utenze ed ha sempre ricevuto porte in faccia dagli assistenti sociali che solo grazie alle nostre continue pressioni si erano detti disponibili a trattare con Acer. Eppure in questi ultimi giorni nessuno aveva più risposto alle nostre richieste di incontro fino a quando questa mattina l’ufficiale giudiziario non si è presentato alla porta di casa di Costantino. Dopo aver rinviato lo sfratto grazie alla partecipazione di almeno sessanta inquilini resistenti e occupanti di casa abbiamo raggiunto la sede dei servizi sociali del quartiere, e dopo una lunga occupazione abbiamo strappato per il prossimo venerdì l’incontro con il signor Minguzzi, direttore delle politiche abitative del comune di Bologna, per affrontare la situazione.

Vogliamo denunciare pubblicamente la condizione in cui versa nonno Costantino che è comune a tanti altri pensionati della nostra città a rischio sfratti e distacco di utenze. Per quanto ci riguarda continueremo a resistere agli sfratti e a fare in modo che nessuno si permetta di staccare luce, acqua o gas a chi in condizione di povertà non riesce più a pagare le carissime bollette. Il picchetto antisfratto di oggi e la successiva iniziativa si inserisce all’interno della campagna di lotta di Social Log “Prima i poveri!” che oggi ha visto inquilini resistenti e occupanti di case provenienti da Cina, Marocco, Tunisia, Moldavia, Bangladesh, Romania, Iran, Cuba, Palestina, Egitto, Camerun stringersi intorno a Costantino e la sua moglie per lottare insieme e vincere questa giusta battaglia. Già da domani tutti insieme continueremo a lottare contro sfratti, distacchi delle utenze, caro-sanità e caro vita, per il diritto all’abitare, ai sussidi e alla dignità senza che sia la provenienza a dividerci come vorrebbero i leghisti di Salvini. Parteciperemo quindi all’assemblea cittadina “Difendere Bologna dall’invasione leghista” del prossimo 7 ottobre dove porteremo la nostra esperienza concreta di lotta e solidarietà che si oppone a quanti vorrebbero dividere i poveri e le povere in italiani e stranieri solo per indebolirli e metterli gli uni contro gli altri per continuare a lucrare sulle loro spalle.

Per Costantino e tutti i pensionati e le pensionate della nostra città mobilitiamoci e difendiamoli dagli sfratti!

Prima i poveri!

Questa è Bologna Meticcia!

Comitato Inquilini Resistenti con Social Log

 —————

 

29/9/2015 – Picchetto antisfratto vincente per le famiglie di Stefano e Adel

Anche questa mattina il comitato inquilini resistenti di social log si è mobilitato per bloccare due sfratti, quello della famiglia di Stefano e quello della famiglia di Adel.
Due storie diverse quelle delle due famiglie, eppure così simili, Stefano ha 32 anni è italiano ed ha perso il lavoro un anno fa, ha una compagna ed un bambino di un anno. Adel è arrivato in Italia per trovare lavoro 15 anni fa, ha messo su famiglia ed ha 2 bambini piccoli, ma ormai è da quasi 3 anni che è stato licenziato. Stefano e Adel oggi erano a lottare insieme per impedire che la crisi economica si portasse via anche le loro case. A lottare con loro c’erano le altre famiglie sotto sfratto del comitato, gli abitanti delle occupazioni e gli attivisti di social log, ed è solo grazie a questo splendido mix di solidarietà, vicinanza, determinazione e rabbia, che noi chiamiamo Bologna Meticcia, che si è riusciti ad imporre all’ufficiale giudiziario un rinvio di più di un mese per entrambe le famiglie. Oggi Stefano e Adel hanno dimostrato che non è solo possibile ma anche doveroso unirsi e combattere insieme contro le ingiustizie causate dalla crisi economica, contro la minaccia dello sfratto e la perdita della casa. Stringersi l’uno all’altro e gridare “Prima i poveri!” è l’unica strada da percorrere per poter affermare il diritto ad avere una casa ed una necessaria riallocazione delle risorse, finalizzata ad alleviare le sofferenze delle milioni di persone che oggi subiscono gli effetti della crisi e poter così distogliere dalla grinfie di palazzinari speculatori e costruttori quel poco che rimane nelle casse dello stato. 
L’ opportunità di avere ancora un tetto sopra la testa per le la famiglie di Stefano e Adel oggi si è realizzata solo perchè si è stati in grado di superare le differenze e trovare nella propria condizione di sfrattati, sfruttati e licenziati un grande punto di forza, in grado di determinare quell’unione necessaria a pretendere con forza il riscatto da una condizione di povertà e subalternità. Tutto ciò rappresenta la prova che chiunque tenti di dividere i poveri e le povere mettendoli gli uni contro gli altri indebolisce le loro lotte, escludendo così ogni possibilità di vittoria e di riscatto! Questo è il motivo per cui Bologna rifiuta la visita di Salvini, negandogli il visto da una città in cui odio e razzismo sono banditi, poiché qui gli studenti, gli insegnati, gli sfrattati, i senza casa, i facchini provenienti da ogni angolo di mondo hanno sempre combattuto, fianco a fianco coscienti della ricchezza della loro diversità e della loro forza.

Prima i poveri!

Basta sfratti!

Difendere le occupazioni abitative!

Comitato Inquilini Resistenti con Social Log!

 

 

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