InfoAut
Immagine di copertina per il post

Bologna: una prima spinta in avanti contro Piano Casa e articolo5

 

Di seguito il comunicato di Social Log che risponde alla crociata del Carlino:

 

BOLOGNA VUOLE L’ABOLIZIONE DEL PIANO CASA! LA BATTAGLIA CONTRO L’ARTICOLO 5 E’ APPENA INIZIATA!

 

Abbiamo atteso con serenità l’esito della cagnara fomentata da circa una settimana nelle prime pagine de “Il Resto del Carlino” contro le occupazioni di via Mario de Maria e via Mura di Porta Galliera. Intanto abbiamo trascorso i pomeriggi al parco con i bambini delle nostre occupazioni e aiutato gli occupanti a ultimare i lavori di ristrutturazione degli appartamenti in vista del freddo e dell’inverno.

 

Oggi prendiamo parola per riconoscere un merito alla gazzetta cittadina: ha dimostrato pubblicamente le contraddizioni insite nel Piano Casa e, per la maggioranza degli abitanti della nostra città, anche l’insostenibilità etica dell’articolo 5.

Aggiungiamo la denuncia pubblica contro un provvedimento che, mentre aggiunge dolore e sofferenza sociale per decine di migliaia di uomini e donne massacrati dagli effetti della crisi e delle politiche di austerità, si sta manifestando per quello che è: il tentativo del Ministro Lupi di rimettere mano sulla città di Milano e favorire il ritorno delle lobby di speculatori del mattone messe in crisi della disfatta della giunta Formigoni. Il provvedimento del Ministro di Comunione e Liberazione ha suonato come una sorta di appello ad una parte del paese: “Palazzinari e speculatori unitevi! E’ tornato il momento della grande abbuffata!”. Questo è il Piano Casa e a questo serve il pungiglione dell’articolo 5. Intanto la vita per un numero impressionante di abitanti e lavoratori del nostro paese cade sempre più giù, in miseria, a causa di questo disgraziato provvedimento che blocca l’accesso al pur minimo welfare offerto dal territorio, e diritti essenziali come quello alla salute e all’istruzione vengono negati con una prassi amministrativa che Il Resto del Carlino vorrebbe spietata.

 

Tra pochi mesi il nostro percorso di lotta per il diritto all’abitare compierà un anno e possiamo dire con gioia che andiamo orgogliosi di aver posto con forza e determinazione il problema politico del Piano Casa nella nostra città, e che se le due occupazioni di Via Mario de Maria e di via Mura di Porta Galliera sono divenute l’occasione per prendere posizione chiara e netta sul Piano Casa da parte delle istituzioni cittadine è un risultato importante che mettiamo a servizio di tutti i poveri, i precari, e i disoccupati della nostra città che non riescono più a pagare l’affitto o non sanno già dove andare a dormire, o dove si ripareranno dal freddo dell’inverno.

 

Ma questo piccolo risultato politico non può bastare e anzi ci sollecita a continuare con grande determinazione la nostra battaglia sociale per il ritiro immediato dell’articolo 5 e del Piano Casa, per il dirottamento di maggiori risorse nell’edilizia pubblica e per il pieno soddisfacimento del diritto all’abitare per tutti gli abitanti del nostro paese, per la moratoria immediata degli sgomberi di edifici pubblici e privati, e la requisizione di tutto il patrimonio lasciato sfitto e abbandonato alla speculazione.

Sappiamo che in autunno il mix micidiale di tasse, precarietà, disoccupazione, e caro-vita spingerà migliaia di famiglie nella strada dell’occupazione di case e diciamo chiaramente che noi non gli volteremo le spalle! Non volteremo le spalle alle ragazze madri come Susmita il cui marito è morto precipitando da una impalcatura mentre lavorava, alla signora Laura che con 600 euro al mese dovrebbe pagare l’affitto e crescere la piccola Giulia, al signor Omar che a 52 anni dopo 30 anni di contributi versati ha perso il lavoro e non sa più come sfamare i suoi 4 figli, o la signora Chan che dalla Cina si è ritrovata disabile in Italia e ha bisogno di cure costosissime per vivere decentemente.

 

Per questa ragione vogliamo ribadire a gran voce che il tema delle occupazioni non è argomento risolvibile nelle stanze della procura, ma al contrario deve essere affrontato come una questione sociale e politica negli interessi della collettività e di chi sta soffrendo per le politiche di austerità e porta sulle proprie spalle gli effetti devastanti della crisi. E’ impressionante la quantità di edifici di proprietà di enti pubblici, e non solo, lasciati all’abbandono nella nostra città, noi siamo già sulla via dell’auto-recupero e insieme ai bambini, i disabili, gli uomini e le donne delle nostre occupazioni continueremo a camminare su quella strada per conquistare “casa, reddito e dignità” per tutti e tutte.

 

Social Log Bologna

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

BolognacasapianocasaSocialLog

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotte operaie: sabato 6 settembre manifestazione SUDD Cobas a Forlì contro caporalato e sfruttamento

Non si placano le proteste dei lavoratori della filiera Gruppo 8 a Forlì e a Cesena. L’azienda vuole delocalizzare gli stabilimenti romagnoli, dai quali escono prodotti di lusso brandizzati Made in Italy.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Contro la privatizzazione e l’economia di guerra: l’occupazione della piscina Argelati a Milano

Sabato 19 luglio gli abitanti dello storico quartiere popolare del Ticinese, organizzati nell’assemblea di Lotta per la Sanatoria, hanno riaperto uno dei numerosi impianti sportivi chiusi presenti nella metropoli milanese: la Piscina Argelati, inagibile dal 2022. La piscina ha rappresentato da sempre per il quartiere un luogo di socialità e un bene comune; per questo, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pensare l’Europa oggi: spazi e soggetti delle lotte in tempo di guerra

Come agiamo dentro questo quadro e che cosa vuol dire opporsi alla guerra e al riarmo in questa situazione?

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

«Denunciateci tutti». I metalmeccanici sfidano il decreto sicurezza

A Bologna al corteo dei metalmeccanici i lavoratori bloccano la tangenziale violando il dl Sicurezza. In diecimila rischiano la denuncia

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Bologna: migliaia di antifascisti/e in piazza contro Casapound e la Rete dei Patrioti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 11 POMERIGGIO – Una ricostruzione delle manifestazioni di sabato 10 novembre, le valutazioni politiche e le mobilitazioni in programma per questa ultima settimana di campagna elettorale in Emilia Romagna, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si voterà per rinnovare Presidente e Consiglio regionale, con Federico della redazione emiliano-romagnola di Radio Onda d’Urto. Ascolta o […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: ancora cariche, polizia e sradicamento delle piante al Parco don Bosco.

Ancora tensione a Bologna al parco Don Bosco, dove abitanti e manifestanti protestano da mesi per evitare il taglio e l’abbattimento di oltre 70 alberi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

DA CHE PARTE STAI? Per la fine immediata delle 23 misure cautelari contro compagne e compagni di Bologna

Dal 4 giugno 23 persone, attive nei movimenti sociali di Bologna, sono sottoposte a misure cautelari, 13 di loro hanno ricevuto un divieto di dimora, ossia il divieto di poter entrare in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggressione repressiva alle lotte a Bologna!

Da questa mattina è in corso la notifica di 22 misure cautelari nei confronti di compagne e compagni di Bologna, e altre decine e decine di notifiche di indagine.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“CASE IN RIVOLTA” – Bollettino delle lotte abitative

Terzo numero del bollettino delle lotte abitative “Case in Rivolta”, che lancia la settimana di mobilitazione collettiva diffusa a livello nazionale durante la settimana del 20 -26 maggio 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: provocazione della celere in piazza Scaravilli, ma le tende per Gaza resistono e si moltiplicano

L’”acampada” per la Palestina allestita in Piazza Scaravilli a Bologna, nell’ambito della cosiddetta “intifada degli studenti”, è stata attaccata dalla celere nella serata di venerdì 10 maggio, al termine di un corteo dimostrativo.