InfoAut
Immagine di copertina per il post

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

da comitatocarlosfonseca

I blackout che da tempo stavano succedendo con sempre maggiore frequenza e durata, si sono trasformati in una caduta totale del sistema elettrico a seguito dell’uscita di servizio della sua principale centrale termoelettrica giovedì 17, fatto che ha obbligato a sospendere le lezioni e a chiudere ogni attività economica mentre le autorità e i tecnici lavorano per ristabilire il flusso. La popolazione teme che questa situazione sfoci in un’imminente fame nera a causa della putrefazione degli alimenti.

La causa immediata della crisi si trova nella mancanza di combustibile per alimentare le sue centrali termoelettriche, peggiorata da una congiuntura climatica che ha ritardato l’arrivo di una nave con fuel oil. Nonostante ciò, la causa ultima è la medesima che condividono i grandi e piccoli problemi dell’isola: il blocco commerciale e finanziario imposto da Washington più di sei decenni fa con lo scopo dichiarato di ridurre alla fame la popolazione cubana e obbligarla a sollevarsi contro le proprie autorità. Anche se detto sinistro obiettivo è stato frustrato, le interminabili difficoltà che deve affrontare L’Avana per ricevere divise e acquisire prodotti essenziali hanno portato il paese ad una lacerante scarsezza di tutto quanto è necessario alla vita quotidiana.

Molte volte si pensa che l’argomento dell’embargo sia un mero pretesto e si dimentica la natura criminale delle decine di leggi e decreti che formano la più fitta trama di aggressioni non armate dirette contro una nazione sovrana. Come isola situata nel mar dei Caraibi, la naturale vocazione economica di Cuba si trova nel turismo, e la sua ubicazione a solo 144 chilometri dagli Stati Uniti fa degli statunitensi il suo mercato logico ed elementare. Ma le illegali norme di Washington proibiscono ai propri cittadini di viaggiare nell’isola. Ma l’applicazione legale di sanzioni non solo danneggia gli abitanti della superpotenza, ma qualsiasi impresa, di qualunque parte del pianeta, che compri o venda qualsiasi oggetto -così come una cipolla, una medicina per il cancro o un quaderno per far studiare i bambini- L’Avana finisce con l’essere perseguitata e annientata dal paese che controlla dittatorialmente il sistema finanziario globale. Anche una delle fonti di entrate più importanti per la pratica totalità degli stati latinoamericani e caraibici, le rimesse inviate dai propri connazionali che lavorano all’estero, si trova preclusa a Cuba perché non le viene permesso di accedere al sistema internazionale dei pagamenti, uno dei molti tentacoli dell’imperialismo statunitense.

Da quando Hugo Chávez giunse democraticamente al potere in Venezuela alla testa della Rivoluzione bolivariana, Caracas ha prestato un’inestimabile aiuto al popolo cubano con i suoi invii di idrocarburi. Ma ugualmente Washington ha reso i venezuelani vittime delle medesime atrocità che perpetra contro i cubani, il governo di Nicolás Maduro ha dovuto tagliare i suoi aiuti a Cuba, fatto che ha terminato con lo sfociare in una situazione sommamente precaria. Allo stesso tempo, a L’Avana si impedisce di comprare macchinari, strumenti e ricambi con cui invertire il deterioramento delle infrastrutture elettro-energetiche, per cui le falle continueranno ad essere strutturali fino a quando lo stivale di Washington asfissierà l’isola. Non si permette a Cuba nemmeno di accedere alle tecnologie necessarie ad intraprendere la transizione energetica, nonostante che, a parole, l’attuale occupante della Casa Bianca e gli altri capi occidentali si proclamino promotori della lotta al cambiamento climatico.

In questo secolo, salvo Israele sul popolo palestinese, nessun paese è stato così sistematicamente e duramente sadico con la popolazione civile come gli Stati Uniti nella sua furia contro i cubani. La sofferenza umana e la privazione di ogni prospettiva di vita degna nella loro stessa terra sono la testimonianza del totale disprezzo della classe politica statunitense verso il benessere delle persone e la libertà in nome della quale parlano.

20 ottobre 2024

La Jornada

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Cuba: apagón y bloqueo, pubblicato il 20-10-2024 in La Jornadasu [https://www.jornada.com.mx/2024/10/20/edito/002a1edi] ultimo accesso 23-10-2024.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

BlackoutCRISI ENERGETICAcuba

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Serbia: le proteste contro il governo costringono alle dimissioni il premier Vučević

Il 1° novembre scorso una pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata, provocando la morte di 15 persone.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Famiglie allevatrici del nord neuquino: pilastri della sovranità alimentare, ostaggi di un’economia che li maltratta

In pochi luoghi del mondo si mantiene la transumanza, pratica ancestrale di produttori e animali che si spostano cambiando campi secondo il periodo dell’anno. I contadini del nord neuquino sono un emblema di questa vita e protagonisti della sovranità alimentare. Ma affrontano l’abbandono governativo, l’avanzata dei possidenti sulle terre e l’assenza di prezzi giusti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: operai GLS, prima licenziati poi caricati e sgomberati dalla polizia. La conferenza stampa di denuncia

Conferenza stampa di denuncia da parte dei lavoratori GLS di Napoli sostenuti dal sindacato di classe Si Cobas, a seguito delle cariche e dello sgombero del presidio avvenute mercoledì ai danni del picchetto al magazzino GLS di Gianturco.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lo chiamavano Tepepa, ti ricorderemo così

Ieri ci ha lasciato a 86 anni Tepepa, tra i più noti e longevi rapinatori di banche del torinese. Ennio Sinigallia, questo il suo vero nome, ha passato oltre metà della sua vita in carcere. Il suo ultimo arresto è avvenuto quando Tepepa era ormai ultraottantenne, una vera e propria vendetta nei confronti di uno […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Addio a Gianfranco Manfredi, cantautore del ’77

Questa notte se ne è andato Gianfranco Manfredi cantautore, sceneggiatore e voce musicale del movimento del ’77. La sua “Ma chi ha detto che non c’è” ha interpretato lo spirito di quegli anni e rimane una delle canzoni fondamentali del canzoniere dei ribelli. Manfredi è stato anche un prolifico autore nel mondo del fumetto firmando […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Franco Piperno: una voce che continua a risuonare

Oggi, 17 gennaio, alle ore 18, Radio Ciroma aprirà i suoi microfoni per un momento speciale, dedicato alla memoria di Franco Piperno, uno dei suoi fondatori e figura ispiratrice per generazioni. da Radio Ciroma Sarà una trasmissione intessuta di ricordi, testimonianze e contributi di chi ha avuto il privilegio di condividere un tratto del cammino […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco! Un ricordo di Claudio Dionesalvi

Lunedì notte se n’è andato Franco Piperno. Calabrese, militante, dirigente politico dell’autonomia, fondatore di Potere Operaio, esule, docente di fisica e amante tanto di ciò che si muove in terra quanto di quel che resta fisso in cielo. In diretta con il compagno Claudio Dionesalvi – un ricordo e qualche considerazione, alla luce della idee […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco, maestro vero

Franco Piperno ci ha lasciato. Fisico di fama internazionale, intelligenza di rara curiosità, tra i fondatori di Potere Operaio e di Radio Ciroma, con Franco abbiamo un grande debito. Di quelli che si hanno con i maestri. Un termine che non usiamo a caso, perché a dispetto di quanto scritto dai soliti sciacalli anche in […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’America Latina al crocevia. Tensioni geopolitiche e la sfida dell’Unità Regionale

Il mese di aprile del 2024 ha tratto con sé una rivelazione di grande impatto: un rapporto fatto trapelare dall’ambasciata degli Stati Uniti in Bolivia, meticolosamente elaborato dal Centro di Studi Geopolitici Multidisciplinari (CEGM), getta luce sul nuovo e ambizioso piano di ricolonizzazione dell’America Latina.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il boomerang della transizione energetica mette l’Europa in panne

Una politica climatica temeraria, incurante delle contraddizioni reali derivanti dai cambiamenti occorsi sulla scena mondiale, ha finito per scontentare sia la classe imprenditoriale che i ceti sociali più esposti alle conseguenze della transizione energetica.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Milano: attivisti di Extinction Rebellion perquisiti in casa. Avevano attaccato dei volantini alla RAI.

Ieri, alle 7 del mattino, due attivisti di Extinction Rebellion sono stati perquisiti nelle loro abitazioni da diversi agenti di polizia. Perquisizioni corporali, sequestro di cellulari e pc, e la notifica della denuncia per imbrattamento: tutto questo per aver incollato alcuni mesi fa, con acqua e farina, alcuni volantini alla sede di RAI Pubblicità SpA.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vado Ligure: in 16mila a protestare contro il rigassificatore

Migliaia di persone si sono radunate sulle spiagge tra Albissola e Spotorno per dire no all’arrivo della Golar Tundra che nel 2026 dovrebbe essere trasferita da Piombino a 4 km dalla costa di Vado e a 2,9 da quella di Savona, per 17 anni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: San Carlos, il paese del Salta a cui negano l’acqua e gli impongono un parco solare

Nel cuore delle Valli Calchaquíes, un paese esprime il proprio rifiuto dell’avanzata del modello estrattivo, chiede che si rispetti il diritto umano all’acqua e resiste a trasformarsi in una nuova “zona di sacrificio”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La lotta del comitato della Bassa Ossola contro il biodigestore.

Da qualche tempo nella Bassa Ossola si è costituito un comitato che si batte a seguito della notizia della volontà delle amministrazioni cittadine di mettere in campo un progetto di biodigestore in un’area del comune di Primosello Chiovenda.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ravenna: manifestazione nazionale per dire no alla schiavitu’ del fossile

Il rigassificatore, però, è solo la punta dell’iceberg di una politica a tinte fossili molto più ampia: «l’estrattivismo fossile, in Italia, ha in cantiere diversi progetti paralleli a quello di Ravenna” hanno denunciato i manifestanti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sudamerica: e’ morto a 84 anni il giornalista, scrittore e documentarista Gianni Minà

“Precisione, tenacia e umanità”. Così il giornalista Federico Mastrogiovanni ricorda ai microfoni di Radio Onda d’Urto il suo mentore, Gianni Minà scomparso nelle scorse ore. E’ infatti morto a 84 anni il grande giornalista, scrittore, conduttore radiotelevisivo Gianni Minà. Una carriera pluridecennale, trascorsa con un’attenzione particolare al sud del Mondo e al SudAmerica. Sue alcune […]