Grecia, 48 ore di sciopero generale! Paese bloccato, scontri
Il piano per fronteggiare il default dovrebbe andare a risanare le finanze e tamponare l’enorme debito pubblico, mettendo mano ad un’azione d’austerità per il triennio 2012-2015, quindi approvando la sua legge d’attuazione (il voto è previsto per giovedì). Obiettivo dello Stato è quello di far entrare nelle casse 50 miliardi di euro affinchè Bruxelles sblocchi la quinta tranche – da 12 miliari – del primo prestito concesso un anno fa ad Atene.
Costi della global crisis pesantissimi per i cittadini e le cittadine della Grecia: la nuova manovra, ricorda il quotidiano greco ‘To Vima’, costerà 2.795 euro all’anno per ogni famiglia di quattro persone, pari a una mensilità media in meno; in un anno la vita della gente comune è stata sconvolta da ogni certezza ed abitudine di vita, riduzione dei salari e delle pensioni, caduta dei consumi e dell’occupazione, aumento delle tasse, taglio dell’import e dei diritti sociali, liberalizzazione selvaggia come soluzione.
Insomma, una realtà drammatica che lascia ben poca possibilità alla retorica della nazione e dell’unità sotto il segno del capitale… quindi oggi è partito uno sciopero generale di 48 ore convocato dai sindacati nel settore pubblico e privato, che sta bloccando completamente il paese, a partire dallo stop per tutti i mezzi di trasporto (solo la metro in funzione per permettere la partecipazione alle manifestazioni).
Il corteo principale si è tenuto stamattina in piazza Syntagma, di fronte ad un parlamento militarizzato dal presidio di 5mila forze dell’ordine. Migliaia e migliaia i partecipanti. Piazza ateniese protagonista ed attraversata anche dagli ‘indignados’ che da un mese occupano quel grande fazzoletto metropolitano, programmando per domani una catena umana per asserragliarlo e quindi impedirne l’accesso e l’uscita (con la polizia che teme il ripresentarsi di quanto già accaduto in occasione dell’ultimo sciopero, ovvero del lancio sistematico di oggetti – arance e yogurt perlopiù – con i parlamentari e le loro macchine in transito).
Nella giornata di sciopero generale di quest’oggi si sono verificati anche scontri tra manifestanti e polizia sotto il ministero delle finanze e davanti il parlamento. Al fitto lancio di pietre e bottiglie le forze dell’ordine hanno risposto con il lancio di gas lacrimogeno. Un camion è stato dato alle fiamme nei paraggi delle tensioni di piazza, stessa sorte per cassonetti dell’immondizia. Attaccate le vetrine di negozi, sedi istituzionali e McDonald’s.
Bello lo striscione issato ieri dal Pame sull’Acropoli di Atene: ‘People have the power and never surrender. Organize counterattack’.
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