InfoAut
Immagine di copertina per il post

LA (S)VENDITA DI TIM AL FONDO SPECULATIVO KKR. L’OPPOSIZIONE DI CHI CI LAVORA

||||

Tim vorrebbe essere comprata da un fondo speculativo USA. KKR ha presentato una manifestazione d’interesse per un’opa sul 100% delle azioni, fissate a circa mezzo euro l’una. Intanto il titolo vola in borsa a oltre 43 centesimi ad azione, sengnando un aumento di oltre il 30%.

Il Ministero dell’economia si è limitato a vincolare la decisione agli investimenti sulle infrastrutture previsti del Pnrr e richiamando blandamente alla salvaguardia e alla crescita dell’occupazione. Su questa operazione finanziaria vi proponiamo il commento di Alessandro Volpi, docente di storia contemporanea e geografia politico-economica all’universià di Pisa. Ascolta o scarica

{mp3remote}https://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2021/11/volpi-tim.mp3{/mp3remote}

 

Unico partito in parlamento al momento a prendere posizione è il M5s che con mille cautele frena sulla vendita e dice “il Governo mantenga la guardia altissima”. Il segretario CGIL Landini chiede di “non lasciare al mercato”  il futuro di un settore strategico come quello delle telecomunicazioni e richiama al progetto della “rete unica”.

Prendono parola anche i Cobas TIM, che contrastano la vendita a questo fondo speculativo e chiedono che TIM torni pubblica e unica. Su questo Alessandro Pullara, dei Cobas Tim. Ascolta o scarica

{mp3remote}https://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2021/11/pullara-TIM.mp3{/mp3remote}

Di seguito anche il comunicato diffuso dai Cobas TIM

Qualche settimana fa, prima della convocazione dello sciopero generale contro le politiche del Governo Draghi e prima del CDA dell’11 novembre scorso, mettevamo in guardia i lavoratori e le lavoratrici dal dormire sonni tranquilli.

Facile fare tali previsioni nella misura in cui una Crisi Mondiale, accelerata dalla pandemia, crea molte opportunità per speculatori sempre in agguato. E chi meglio del mondo della finanza sa sfruttarle? Eccoci quindi a rincorrere voci e articoli di giornale sulla nuova proposta di acquisizione delle Azioni da parte del Fondo Speculativo Americano KKR. Un Fondo che già conosciamo per essere gia’ presente nel settore delle TLC grazie alla sua partecipazione azionaria in FIBERCOP.

Nel frattempo, il solito miope movimento sindacale confederale si appresta a sbattere i piedi per farsi ricevere (con il cappello in mano) dal Min. Giorgetti, per proporre magari la stessa ricetta con la quale sono riusciti ad essere COMPLICI nell’affondamento di Alitalia per esempio. Soluzioni che ovviamente – nel caso di TIM – sono condivise da AD e Soci di maggioranza che si ono succeduti sulle poltrone di Corso Italia in questi ultimi anni…

La vendita (o meglio dire la SVENDITA), della RETE di TIM a CHICCHESSIA – lo vogliamo scrivere una volta per tutte – non risolverà i problemi finanziari dell’azienda, bensì creerà lo stesso meccanismo di BAD COMPANY e GOOD COMPANY visto in Alitalia, che l’ha affossata definitivamente e che è stato accompagnato da tanti accordi firmati dalla Triplice con cui si sono persi quasi 20mila posti di lavoro e ottenuti salari ridottissimi per i “superstiti”.

L’entrata di un Fondo come KKR in TIM potrebbe accelerare un processo come questo proprio per la
natura speculativa stessa di un soggetto come un fondo finanziario. La stessa voracità di VIVENDI (nel 2017) ebbe bisogno di un movimento autoconvocato, vasto e conflittuale come non si era mai visto, per frenarla e convincere lo Stato ad investire PROFICUAMENTE tramite CDP con un 10%.

Mentre i soliti noti ci avevano assicurato che questo non era possibile.
Come un vecchio slogan NOI VOGLIAMO L’IMPOSSIBILE e continuiamo a dire che l’UNICA SOLUZIONE E’ TIM UNICA E PUBBLICA

Facciamo appello a tutti i colleghi e le colleghe che hanno chiaro dove stiamo andando, che hanno visto dove vanno a finire in genere la vane promesse, che sono stufi di accondiscendenze senza una prospettiva di sviluppo. E’ necessario UNIRSI e ORGANIZZARSI con noi per costruire insieme una mobilitazione la quale – come prevedevamo già nel precedente comunicato – sarà necessaria per respingere l’entrata di un altro fondo speculativo in azienda.

Abbiamo la pretesa di chiedere e ottenere con la mobilitazione di tutti un consolidamento del capitale
sociale intorno ad una proprietà pubblica, tramite la CDP o altri soggetti istituzionali, gli unici che potrebbero realmente avere un interesse nello sviluppo di una rete di servizi e telecomunicazioni a banda larga, la quale aiuti la ripresa post pandemica in questo paese e che metta al riparo le circa 40.000 persone di TIM e l’indotto.

E’ IL MOMENTO DI DECIDERE DA CHE PARTE STARE, E’ IL MOMENTO DI TORNARE IN PIAZZA A FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE. SPERARE O PENSARE CHE A NOI NON SUCCEDERA’ NULLA, NON E’ POSSIBILE e ce lo ha insegnato la storia degli OPERAI DELLA GKN L’UNICA STRADA PERCORRIBILE E’ LA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI. NOI
COBAS FIN DA OGGI CI IMPEGNEREMO PER QUESTO, CONSCI CHE SIA L’UNICA STRADA PER SALVARE IL POSTO DI LAVORO

Da Radio Onda d’Urto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

privatizzazionetelecom

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Grecia: ampia mobilitazione delle università, occupati la maggior parte degli Atenei contro la creazione di poli privati

Grecia. La lotta del mondo accademico e universitario ellenico si intensifica di giorno in giorno in vista della presentazione del controverso disegno di legge per la creazione di università private.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: università occupate contro la legge che equipara gli atenei privati a quelli statali

Più della metà delle facoltà della Grecia sono occupate da studentesse e studenti contro la scelta del governo conservatore di Kyriakos Mītsotakīs di aprire alle università private con una legge che le equiparerà agli atenei statali. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Hawaii. L’incendio di Maui nel contesto dei conflitti per l’acqua

Nel mese di agosto si sono sviluppati diversi incendi devastanti – estinti completamente solo pochi giorni fa – che hanno distrutto l’isola di Maui, causando ad oggi (ufficialmente) 115 morti fra gli umani e innumerevoli fra gli animali, migliaia di ettari bruciati, territori naturali e centri abitati rasi al suolo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Aggressioni al personale sanitario tra austerity e tagli alla spesa pubblica

Da alcuni mesi tiene banco una sorta di bollettino di guerra che riporta a ritmo serrato le aggressioni ai danni del personale sanitario, soprattutto per quanto concerne le astanterie dei pronto soccorso. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: la svendita del patrimonio pubblico ai privati.

Torino città indebitata, svenduta, privatizzata, il filo conduttore di tutte le amministrazioni comunali che dalle Olimpiadi del 2006 a oggi si sono succedute e che non hanno mai invertito la tendenza.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

PNRR E SANITA’: VERSO UN’ESTREMA PRIVATIZZAZIONE

In un articolo apparso sul Manifesto Edoardo Turi, medico, dirigente Asl e attivista di Medicina Democratica, fa un’attenta analisi sullo stanziamento dei fondi del Pnrr per quanto riguarda l’ambito sanitario. Si legge una tendenza molto chiara e allo stesso tempo inquietante: si va verso la privatizzazione dei servizi con priorità data alla medicina di alta […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Brescia: La salute non è una merce! Difendiamo il civile

Oggi (ieri ndr) pomeriggio dalle 14 a Brescia la rete “Non sta andando tutto bene” è piazza con le numerose realtà di base che ne fanno parte e che hanno fatto appello a manifestare per denunciare la gestione criminale dell’emergenza sanitaria in Provincia, tra le più colpite in termini di numeri di contagi e decessi, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mezzogiorno: L’acqua pubblica gestita da una società privata

Giovedì 27 giugno è stato approvato al Senato, e dunque definitivamente convertito in legge, il cosiddetto decreto Crescita. Come abbiamo più volte denunciato l’art. 24 di tale provvedimento stabilisce la privatizzazione dell’EIPLI, l’ente che gestisce le grandi opere idrauliche come invasi, opere di captazione di sorgenti e centinaia di chilometri di reti di adduzione tra […]